(Segue dalla prima parte)
Il fiore all'occhietto di Scampia è stata la sua variegata produzione ortofrutticola; sicuramente le sue eccellenze sono state le rinomate produzioni di pesche, canapa e noci. Tuttavia nei secoli passati è stata fiorente anche la produzione della seta e del cotone.
La pesca "Mimì del Forno", in un "Mare verde"...!
(19 luglio 2013)
A Piscinola, il cotone o un acquedotto...!? I Meuricoffre
(25 gennaio 2015)
Le coltivazioni di Canapa, Lino, Gelso e Cotone attraverso i secoli, nell'Area Nord di Napoli....
(28 marzo 2017)
Tra l'800 e il '900 il territorio divenne luogo preferito per organizzare le scampagnate e per le gite fuori porta, specialmente da parte degli abitanti della città. Qui sorsero molte trattorie, specie ai confini con la vicina Secondigliano. Una di essa, in particolare, chiamata "Trattoria dell'Aurinale", situata ai confini con Mugnano, è stata immortalata nella raccolta di fiaba di G. B. Basile, del "Cunto de li Cunti".
Scampagnate e trattorie
(16 luglio 2013)
"Li Cunti" di Basile, tra Miano e Piscinola...!
(11 settembre 2013)
La rete stradale che attraversava il territorio era formata da assi stradali principali e secondari che permettevano di collegare i quartieri limitrofi e di raggiungere i vari fondi agricoli. Le strade erano per la maggior parte realizzate in terra battuta; solo negli ultimi tempi le principali arterie furono pavimentate e asfaltate.
I toponimi delle strade di Piscinola a inizio dell' '800... curiosità e nuove scoperte...
(4 febbraio 2023)
Nei
primi anni del XX secolo il territorio è stato caratterizzato dallo sviluppo delle reti di trasporto pubblico.

Nel 1913, la compagnia francese
Chemin de fer de midi et Italie, inaugurò la ferrovia secondaria "Napoli
Piedimonte d'Alife", il cui tracciato dei binari scorreva tra l'abitato di Piscinola e la piana dello Scampia. La ferrovia univa il centro cittadino
(piazza Carlo III) con Aversa, Santa Maria Capua Vetere, Capua e
Piedimonte d'Alife. Le strade tra Piscinola, Miano e
Scampia vennero quindi riorganizzate e ove necessario deviate; dove non fu possibile furono realizzati una
serie di ponti in mattoni rossi. Mentre i camminamenti interpoderali che
collegavano in precedenza i vari appezzamenti di terreni non furono modificati, anche se furono gestiti con dei sistemi di segnalazione rudimentali, realizzati con
pilastrini e catene oppure con cancelli (sbarre di ferro) apribili a mano. 

Nel
tratto napoletano la ferrovia era esercita con la trazione elettrica, anche
se non era raro osservare il transito di convogli trainati con locomotive a vapore.
Sicuramente il passaggio di questi convogli a vapore avrà conferito un aspetto
molto suggestivo e affascinante al paesaggio di Scampia dell'epoca...!
Esattamente cent'anni....il 30 giugno 1914 il treno a vapore giungeva a Piedimonte!
(28 giugno 2014)
Dopo la Guerra, bastò uno sbuffo di un treno a vapore per far ritornare un po' di normalità…!
(21 marzo 2023)
Quel "treno della Piedimonte, pigrone e ciondolone come un tramvai"...!
(22 gennaio 2022)
Oltre alla ferrovia Napoli Piedimonte d'Alife, anche la società belga “Societé
Anonyme de Tramways Provinciaux” (denominata con la sigla S.A.T.P.). esercente
le tramvie provinciali di Napoli
realizzò, nei primi anni del '900, una nuova linea che si snodava per il Corso di Secondigliano, attraversando tutta Scampia, per proseguire per la città di Aversa. Questa linea si attestava in città, a Piazza Ottocalli prima, e a porta Capuana dopo, ed era servita inizialmente con la trazione a vapore. Nei primi anni del '900 la rete fu progressivamente elettrificata e ulteriolmente estesa, fino a raggiungere la cittadina casertana di Albanova.
Con la soppressione della rete tramviaria, avvenuta verso la fine degli anni '50, si eseguì la conversione della linea tramviaria in linea filoviaria. Inizialmente la filovia fu gestita dalla società TPN (Tranvie Provinciali di Napoli), poi passò alla ACTP (Azienda Consortile Trasporti Provinciali) e poi ancora alla CTP (Consorzio Trasporti Provinciali). A supporto della soppressione tramviaria e ferroviaria, il trasporto pubblico nel territorio fu riorganizzato prevedendo alcune linee, sia comunali che provinciali, gestite con mezzi su gomma.
Con la soppressione della rete tramviaria, avvenuta verso la fine degli anni '50, si eseguì la conversione della linea tramviaria in linea filoviaria. Inizialmente la filovia fu gestita dalla società TPN (Tranvie Provinciali di Napoli), poi passò alla ACTP (Azienda Consortile Trasporti Provinciali) e poi ancora alla CTP (Consorzio Trasporti Provinciali). A supporto della soppressione tramviaria e ferroviaria, il trasporto pubblico nel territorio fu riorganizzato prevedendo alcune linee, sia comunali che provinciali, gestite con mezzi su gomma.
Scampia e Secondigliano, tra tram a vapore, tram elettrici e filobus...!
(19 agosto 2014)
La
Seconda Guerra Mondiale ha inflitto danni ingenti al territorio a Nord
di Napoli, con molte distruzioni materiali e perdite di vite umane. Anche Scampia ebbe danni e morti.
Con la Guerra di Liberazione, molte campagne tra Scampia e Piscinola furono occupate dalle
truppe Angloamericane che qui realizzarono i loro accampamenti militari per lo stanziamento delle truppe e dei mezzi.
Purtroppo in quel periodo si ebbero anche episodi di violenza verso la popolazione civile, come avvenne con l'uccisione della
giovane Giuseppina Bianco, avvenuta nella campagna posta al confine con il comune di Mugnano.
Giuseppina, la fanciulla del perdono...! 1^ parte
(7 giugno 2015)
Giuseppina, la fanciulla del perdono...! 2^ parte
(26 giugno 2015)
Dove passò lo straniero...! Giovanna Altamura
(10 febbraio 2015)
Negli anni '50 il territorio di Scampia vide sorgere una bella realtà socio assistenziale privata che fu chiamata fondazione "Raffaele Ruggiero", nata per curare ed assistere i giovani cerebrolesi.
Don Raffaele Ruggiero crea a Piscinola una fondazione per i fanciulli svantaggiati..."
(9 aprile 2017)
Il territorio è stato anche sede di incontri sportivi estemporanei, come la corsa campestre provinciale organizzata nel 1971, e diversi tornei ciclistici.
L'atletica leggera: una bella pagina di storia sportiva del territorio... (I^ parte)
(29 settembre 2021)
Bike and passion...! La bella storia del ciclismo a Piscinola e nell'Area Nord di Napoli!
(2 giugno 2015)
Su Scampia e i suoi personaggi sono nati anche cunti e leggende popolari, tramandati di generazione in generazione, che ancora oggi fanno parte nell'inventario collettivo popolare.
I personaggi leggendari del mondo magico-sacrale della cività contadina piscinolese...
(10 ottobre 2020)
La piana di Scampia (chiamata un tempo dello Scampagnato) era famosa per la produzione di frutta prelibata che veniva commercializzata nei vari mercati provinciali e regionali e soprattutto nella città di Napoli.
Esisteva in questo territorio un cultivar molto variegato, sia per generi di frutta e sia per qualità, che derivavano da una selezione molto attenta avvenuta nei secoli: infatti molte specie impiantate erano state tramandate nel corso dei vari passaggi generazionali, tuttavia non mancavano qualità di frutta che erano selezionate da alcuni coltivatori, specializzati, che partecipavano anche ai concorsi nazionali di genere.
Quella terra gentile e fertile, ci donava prodotti di prima classe! Il ciclo biologico già ecosostenibile (prima parte)
(5 novembre 2022)
Quella terra gentile e fertile, ci donava prodotti di prima classe! I prodotti dell'orto (seconda parte)
(11 novembre 2022)
Quella terra gentile e fertile, ci donava prodotti di prima classe! Frutta e primizie... (terza parte)
(18 novembre 2022)
Purtroppo, con il programma residenziale, che prese il nome dal numero di una legge che lo ratificò: "167", intere estensioni di territorio, all'epoca ancora agricolo, furono espropriati, a iniziare dai primi anni '70. Il programma comportò la nascita di molti insediamenti abitativi, prevalentemente di tipo "popolare", prevedendo pochissimi spazi di aggregazione e quasi l'assenza dei servizi primari... La costruzione dei caseggiati a forma di vele è stato l'emblema eloquente di questa urbanizzazione smisurata, per niente realizzata "a misura d'uomo"...!
Questa metamorfosi, subita massivamente dal territorio, ha segnato un drastico passaggio da un territorio con prevalente valenza agricola, a un territorio con caratteristiche residenziali di tipo popolare, senza prevedere strutture di supporto e nemmeno strumenti di compensazione per le soppresse attività agricole preesistenti. Il nascente insediamento fu dotato di una ramificata rete stradale, con ampi vialoni e sottopassaggi. Il collegamento con la città venne assicurato da un asse a scorrimento veloce, collegato con l'"Asse Mediano", dal lato di Melito e con la "Tangenziale di Napoli", dal lato di Capodichino, anche se per vederlo completato e in funzione sono trascorsi ben quarant'anni...!
Là dove c'era l'erba... ora c'è una città....!
(12 maggio 2023)
Durante la fase di esproprio delle campagne si ebbero anche episodi di resistenza da parte dei contadini, per contrastare l'occupazione dei terreni da loro condotti, che privava loro di un futuro certo...
La Piedimonte “insurrezionale” a Piscinola... una cronaca di 52 anni fa...
(11 marzo 2023)
Purtroppo nel 1976 la ferrovia Napoli Piedimonte D'Alife venne sospesa dal servizio, e una gran parte del territorio di Scampia confinante con Piscinola rimase desolato e abbandonato, con conseguente devastazione e saccheggio delle strutture e degli impianti.
Ascoltando il treno...! Della serie "Un "trinomio" indelebile: "Musica, Campagna e Piedimonte.."! (III^ parte)
(8 aprile 2020)
Seguì il terremoto del 1980, che causò diversi danni al territorio e soprattutto l'occupazione di molti edifici residenziali, che erano in avanzata fase di costruzione. Il programma edilizio di costruzione degli alloggi fu ulteriormente rielaborato per assicurare un alloggio ai senzatetto cittadini, con la costruzione di altri grandi edifici non previsti nei piani realizzativi iniziali.
Nell'anno
1990 il papa Giovani Paolo II, oggi Santo, visitò Scampia e incontrò i fedeli del quartiere, nel vasto spazio pubblico dove era ancora in corso la
costruzione della villa comunale. Oggi la piazza prende il
nome di Piazza Giovanni Paolo II.
Quella visita segnò una svolta epocale per il quartiere. Le immagini di quell'evento hanno fatto il giro del mondo e hanno contraddistinto la storia moderna di Scampia. Il Papa esortò a coltivare la speranza e a cambiare il nome di "Scampia", con "Santa Maria della Speranza".
Quella visita segnò una svolta epocale per il quartiere. Le immagini di quell'evento hanno fatto il giro del mondo e hanno contraddistinto la storia moderna di Scampia. Il Papa esortò a coltivare la speranza e a cambiare il nome di "Scampia", con "Santa Maria della Speranza".













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