sabato 30 gennaio 2016

Un animo poetico.... Maria Rosaria Zazzaro.

Tante volte l'ho incontrata ai salotti culturali tenuti nel nostro territorio, ma anche ai vari spettacoli in cartellone al teatro piscinolese "TAN", a cui lei ogni anno partecipa con assiduità, e ogni volta ho avuto modo di apprezzare la sua sensibilità di donna e il suo animo poetico: il suo nome è Maria Rosaria Zazzaro, nata nel quartiere di Piscinola.
Maria Rosaria è una donna riservata, discreta, attenta, è molto conosciuta a Piscinola, perché ha ricoperto per diversi anni il ruolo di direttrice dell'ufficio postale, già da quando si trovava ubicato nel prolungamento di via Vittorio Veneto. Molte persone conservano un bel ricordo della ex direttrice Zazzaro, per la sua generosa disponibilità, per la cordialità e le belle maniere mostrate nell'aiutare le persone in difficoltà, soprattutto gli anziani, quando dovevano disbrigare le non semplici, per loro, pratiche burocratiche dell'ente postale.
Il padre Gerardo, piscinolese di antica generazione, è stato grande amico "di musica" di mio padre, conosciutissimo da tutti i piscinolesi di "antico stampo", con il soprannome di Gerardo 'e sapunarella, suonava, infatti, la tromba contralto nella banda musicale di Piscinola, diretta dal maestro Pasquale Santoro. Gerardo fu anche un autentico antifascista e uno spirito libero, alcuni aneddoti, che lo vedono protagonista, sono stati raccontati nel libro dell'amico Luigi Sica, "Il borgo perduto", ed. Marotta & Cafiero, 2012.
Maria Rosaria, dato il suo animo sensibile, si diletta da tempo nella nobile arte della letteratura, componendo poesie, ed ha scritto diversi componimenti, dei quali, sicuro di farle un dono gradito, mi piace presentarli ai lettori di queste pagine di Piscinolablog

Autunno
Alberi spogli fiancheggiano
questo viale ingiallito d'autunno.
Le ultime foglie, spinte dal vento
scompigliano il ricamo del tappeto
che esse stesse compongono.
Anch'io
con le mani nelle tasche, spinte dal vento
rincorro i miei sogni, che ormai,
come le foglie si allontanano,
lasciando spazio solo ai ricordi.




Felicità
La felicità è un miraggio,
è un sogno ricorrente,
è l'ombra che ti precede
sempre e mai viene raggiunta!
Impalpabile ed inafferrabile
come ali di farfalle;
un leggerissimo soffio di vento
di cui ti accorgi solo
quando ti ha già sfiorato!
  


Core mio
Scrollate core mio
de' tutt''e ppene!
Ogni speranza 'e bbene s'è perduta.
'Na vita sana è spise pe' nu suonno
e pe' stu suonno 'e perze a ggiuventù!
Tu nun te faie capace
c''a stu munno
tutt''è cagnato e niente cchiù è sincero.
Chello che tu credive fosse overo,
era buscia ca se burlava 'e te! 


A nnomme 'e Ddio
Na vota si diceva: "A nnomme 'e Ddio"
quanno p''a primma vota se provava
'na pesca, 'na cerasa o 'na percoca.
Era 'nu modo pe' ringrazià
'o Signore, ca pe' n'ato anno
ce l'ha fatto assapurà
Mo' nun se dice cchiù,
stamme distratte;
'e cose ce pigliammo
quasi senza fa' caso,
ma nun pruvammo cchiù
chillu sapore e nun sentimmo
cchiù chillu profumo.
Ma se turnammo a dicere
"A nnomme 'e Ddio"
forse 'o sapore torna
e forse, pure ll'addore!
(luglio 2014) 

Nustalgia
Che nustalgia me sento
dint''o core,
pensanno a tutt''o tiempo
ch'è passato.
Passata è a giuventù,
passata è ammore;
passate sò 'e speranze
passare songo 'e suonne.
Pure 'e delure sò passate
e sò rimasta sola
cu 'e ricorde,
pochi ricorde doce,
ma tante chille amare,
ma sò 'e ricorde miei
ricorde 'e tutt''a vita mia
'e sule ca me fanno cumpagnia.
(maggio 2008)


Nu pensiero
'O viento passa
e nu pensiero vola
dint''a cchest'aria
tennera e addurosa,
Chissà si ammore mio
starrà scetato
o sta durmenno
e sta sunnanno a mme?
Vola pensiero mio
apri 'o balcone;
vola pe' 'ncoppa 'e nnote
'e sta canzone.
Sceta l'ammore mio
ca sta durmenno,
portalo a mme
ca 'o suonno sto perdenno!




A Roberto
Teneramente accarezzo
la tua testina bionda,
ma infastidito
mi scosti furibondo:
Resto a guardare immobile
il tuo gesticolare,
le tue manine
a ritmo sempre uguale:
Vorrei per un momenti
entrare nei tuoi pensieri
e lacerare il velo
che funge da barriera!
Poi d'improvviso
ti giri e fai un sorriso
 e col tuo sguardo muto
mi mandi in paradiso! 


Fermammece nu poco
Fermammoce nu poco
 che 'nce 'mporta,
'o tiempo corre 'o stesso
e nun se po' fermà!
Gudimmece nu poco
'o cielo azzurro,
'o prato verde
e 'a voce d''e criature!
'O viento move 'e fronne
e vola nu cardillo,
ma se 'ntrumette 'o sole
e forma nu ricamo!
Cheste so' 'e ccose belle
c'amma sapè guardà
e Dio ce 'ha dato ll'uocchie
e 'o core p'apprezzà!
(aprile 2015)



Ringraziamo Maria Rosaria per averci fatto dono di queste sue delicatissime liriche e speriamo di presentare presto un suo lavoro di pubblicazione, con una nuova raccolta di poesie.
Salvatore Fioretto 

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venerdì 29 gennaio 2016

Il monsignore che amava la sua terra....Biografia di Don Salvatore Nappa

Arrivare alla soglia dei cent'anni e conservare l'entusiasmo dei bambini, la gioia di vivere e l'amore per la propria terra, non è da tutti... Raccontiamo qui la bella storia di un personaggio che è stato innanzitutto un uomo che ha amato in maniera speciale la sua terra, e poi un pastore zelante, che ha innalzato il livello spirituale delle comunità che ha guidato, soprattutto di Marianella, della quale è stato suo parroco per oltre sessant'anni.  
Ordinazione sacerdotale con il cardinale Ascalesi
Parliamo di mons. don Salvatore Nappa che fu, tra l'altro, un fervido ammiratore e divulgatore della dottrina e della vita di Sant'Alfonso Maria de Liguori, santo marianellese di nascita.
Salvatore Nappa nacque a Piscinola, il 26 agosto del 1919, in una modesta abitazione del centro antico, sita in Via SS. Salvatore. La sua era una semplice famiglia: la madre, Teresa Russo, era casalinga, molto pia e religiosa, mentre il papà, Giuseppe, faceva il barbiere e nel tempo libero suonava abilmente la chitarra; aveva messo su una orchestrina, che comprendeva anche il maestro don Beniamino Montesano, anch'egli piscinolese. 
Altare maggiore della chiesa di Marianella,  anni '50
Da bambino Salvatore accompagnava spesso il caro papà nelle serate musicali, che si protraevano fino a tarda ora, per allietare sponsali e altri festini, organizzati in trattorie oppure in casa, come si soleva fare un tempo. Di quei particolari momenti vissuti insieme con il papà, Salvatore serbò  un dolcissimo e nostalgico ricordo, fino alla vecchiaia.
Salvatore Nappa da ragazzo frequentò con profitto la scuola primaria a Piscinola. Chiamato dalla vocazione sacerdotale, frequentò la Scuola Apostolica di Napoli. Nel percorso scolastico si distinse per il suo attaccamento allo studio e per tal motivo fu un alunno prediletto del mons. Brandi, direttore della scuola. Per le spese scolastiche, Salvatore riusciva a far fronte, senza gravare sul magro bilancio familiare, impartendo ogni anno lezioni di doposcuola agli studenti delle classi successive alla sua.
Chiesa di S. Giovanni Battista e S. Alfonso a Marianella
Per conseguire la licenza liceale e la laurea in teologia, si iscrisse al Seminario Arcivescovile di Capodimonte, frequentando i corsi regolari, dal 1935 al 1942. Il suo padrino di cresima, il mons. Trigilio, volle pagargli la retta per tutta la durata degli studi.
Studente modello, fu sempre apprezzato dagli insegnanti per essere serio, meticoloso, preciso nell'approccio alle varie discipline. Concluse regolarmente il programma di studio, superando con profitto e attitudine tutti gli esami.
Dopo il decanato, fu quindi ordinato sacerdote nella cattedrale di Napoli, dal compianto card. Alessio Ascalesi, il 30 maggio 1942. 
Processione della madonna del Carmine, anni '70
Il giorno seguente, secondo tradizione ancora in corso, celebrò la prima messa nella sua parrocchia di origine, quella del SS. Salvatore in Piscinola.
Fu accolto con giubilo da tutta la comunità piscinolese, che lo attese secondo l'usanza, alle porte del quartiere, in via Vittorio Veneto. C'è da precisare che la gioia mostrata nasceva dal fatto che erano ben 25 anni che mancava un novello sacerdote, originario di Piscinola!!
Restò pochi mesi presso la parrocchia del SS. Salvatore, dedito a prestare assistenza ai giovani della Azione Cattolica di Piscinola. 
Processione della Madonna del Carmine, anni '70
Nel settembre del 1942 fu chiamato dal cardinale Ascalesi a svolgere l'incarico di viceparroco della Cattedrale di Napoli, in aiuto al parroco, che era mons. Giuseppe Muller. Dopo un iniziale periodo di disorientamento, riuscì a farsi stimare dal mons. Muller, che lo ebbe molto a cuore, svolgendo con precisione e impegno il suo ruolo di viceparroco fino al giugno del 1943, in quella che già allora era la Cattedrale della terza Archidiocesi d'Italia. Dopo giugno, Don Salvatore Nappa non potette continuare il suo impegno diocesano, a causa del rapido infuriare del secondo conflitto mondiale e per l'assenza dei mezzi di collegamento e di trasporto, che gli resero praticamente impossibile percorrere il tragitto giornaliero, da Piscinola alla Cattedrale.
Don Salvatore Nappa benedice una cappellina di S. Alfonso
Durante il periodo dell'occupazione nazista e delle Quattro Giornate, Nappa coadiuvò la parrocchia del SS. Salvatore, perché resasi vacante di sacerdoti; nel frattempo impartiva lezioni di lettere presso la Scuola Apostolica.
Al termine della guerra, il 29 luglio del 1945, fu nominato parroco della parrocchia del SS. Rosario, in via Traccia a Poggioreale, compito che svolse fino all'anno 1951.
Don Salvatore Nappa benedice una cappellina di S. Alfonso
Il 13 aprile del 1951 fu chiamato da mons. Contegno presso la chiesa parrocchiale di Giovanni Battista e S. Alfonso a Marianella. Di questa chiesa, poco dopo, fu nominato parroco, dal responsabile apostolico.
Nel 1982, in occasione dei festeggiamenti dei 40 anni di sacerdozio, gli fu assegnata la nomina di monsignore, dal Cardinale di Napoli, Corrado Ursi.
Mons. S. Nappa
Tra i tanti incarichi e nomine ricevute durante la sua lunghissima vita sacerdotale (oltre 70 anni), ricordiamo quelli di: Responsabile decanale di zona (VIII Decanato: Piscinola, Marianella, Miano, Scampia, Chiaiano), membro della commissione per le congreghe laicali, consigliere della FACI, componente dell'Istituto per i ricorsi dei sacerdoti, Decano della Cattedrale di Napoli...
Oltre ai suoi impegni ecclesiastici, mons. Salvatore Nappa è stato anche un attento promotore e sostenitore della crescita sociale e civile del quartiere di Marianella, attraverso il suo costante interessamento e per le attività di sollecito che continuamente effettuava presso le autorità preposte, per la realizzazione di diverse opere pubbliche a Marianella e dintorni.
Ricordiamo la realizzazione di diverse nuove strade del quartiere, che erano fino a quel momento degli antichi scoli di acque meteoriche: via dell'Abbondanza a Marianella (1959), Prima Traversa di via dell'Abbondanza (1968), Cupa Cardovito (1971), Vico I de Liguori (1973), Cupa Marfella (1977) e altre opere ancora.
Chiesa di Marianella e Congrega, foto fine anni '50
Seguì, nel 1971, l'importante realizzazione della cappella cimiteriale a Miano. 
La chiesa di Marianella e i locali annessi hanno ricevuto durante la sua permanenza a Parroco, diversi interventi di restauro e di consolidamento. Nel 1952 fece rimettere in funzione l'orologio del campanile. La chiesa fu restaurata nel 1956, mentre altri interventi seguirono nel 1972, nel 1976 e anche nei decenni successivi.
Nel 1965 fece ricostruire l'edificio della Congrega, che fu adattato per contenere l'asilo parrocchiale e per ospitare un piccolo ritiro di suore. Nel 1966 fu ampliata la casa canonica parrocchiale. 
Complesso musicale di Marianella
Negli anni ottanta, ebbe un'idea geniale, riuscì a salvare le tante opere d'arte conservate nella parrocchia di Marianella, dai furti sacrileghi, all'epoca frequenti: fece collocare le diverse tele presenti nelle varie cappelle, opere di famosi pittori del barocco napoletano, nella parte più alta della chiesa, sistemandole negli spazi liberi tra i lucernari.
Don Salvatore Nappa, coltivò con molta attenzione l'associazionismo giovanile, in particolar modo il movimento dell'Azione Cattolica, promuovendo continuamente l'avvicinamento dei giovani alla comunità ecclesiale. Ma non solo, Egli volle divulgare fermamente tra essi la memoria storica e l'attaccamento per il loro quartiere. Fu tra l'altro ispiratore e promotore del progetto del libro, scritto dai ragazzi del A.C. di Marianella, dal titolo: "Marianella, con la sua chiesa nella storia", libro che ha ricevuto ben tre edizioni. 
Compagnia teatrale
Devotissimo a Sant'Alfonso Maria de Liguori, riuscì con molto entusiasmo ed abnegazione a organizzare molti eventi per celebrare degnamente il Santo marianellese. Ottenne il ritorno straordinario dei Suoi resti, da Pagani a Marianella, in ben tre ricorrenze centenarie alfonsiane, negli anni 1976, 1987 e 1996. 
Promosse la cultura tra i giovani e i meno giovani, come la musica, il teatro e lo sport. Tra le iniziative ed eventi organizzati in parrocchia, ricordiamo le commedie teatrali, i concerti di gruppi musicali esordienti, i concerti bandistici, i concorsi canori di voci nuove, e tanto altro ancora.
Don Salvatore nell'oratorio con i ragazzi, anni '60
Fu tra i fondatori, insieme a sacerdote don Domenico Severino, della squadra di basket Virtus Piscinola. Introdusse il gioco del ping pong tra i giovani dell'A.C., a Piscinola, a Marianella e a Poggioreale. Il tavolo regolamentare di ping pong, che ha sempre portato con sé, nel suo percorso sacerdotale, gli fu regalato dai soldati americani, al momento della loro partenza dalla base di Piscinola.
Nel corso della sua lunga permanenza nella parrocchia di Marianella, grazie al suo incoraggiamento, molti giovani hanno coronato il loro sogno negli studi o nel campo artistico, divenendo apprezzati professionisti e artisti; diversi sono stati i giovani che sono diventati valenti sacerdoti.
Don Salvatore Nappa alla ricorrenza  dei 70 anni di sacerdozio
(foto Gino La Bruna)



Negli ultimi anni della sua vita, per sopraggiunti limiti di età e per gli acciacchi alla salute, fu nominato "parroco emerito" di Marianella.
Dopo una lunga malattia, si spense nella casa canonica di Marianella, il 17 dicembre 2014.
Ai suoi funerali parteciparono commosse tantissime persone di Marianella e di Piscinola.

Salvatore Fioretto 

Ringrazio l'amico Salvatore Nappa, per la sua generosa collaborazione a Piscinolablog, per avermi fornito le notizie utili per questo post e per avermi dato la possibilità di pubblicare alcune foto della vita di suo zio, mons. don Salvatore Nappa.


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Chiesa di Marianella. Foto ricordo alla cerimonia dei 70 anni di sacerdozio (foto Gino La Bruna)
Foto ricordo di Don Salvatore con un gruppo di giovani di Marianella