sabato 8 febbraio 2014

Il Torricelli, da sepolcreto romano a masseria fortificata....


Ubicata ai confini tra Mugnano e Chiaiano, "scorre" ancora ai nostri giorni l'antica strada consolare romana, di origini osche, chiamata col toponimo di "Via Antica Chiaiano". L'arteria è stata nei tempi antichi una delle poche strade di collegamento esistenti nel territorio a nord di Napoli, capace di assicurare le comunicazioni tra la Neapolis greco-romana è le Ville o Vicus esistenti nell'ampio circondario settentrionale. Come consuetudine praticata dai romani, anche qui è stato edificato un sepolcreto cinerario a forma di torre, risalente al I secolo d.C., costruito proprio ai margini del ciglio stradale, forse per accogliere i resti di qualche valoroso combattente o un notabile della gens romana. La struttura è in opus reticolatum a forma di torre cilindrica, che un tempo era sormontata da una volta a catino, poi purtroppo crollata nel corso dei secoli.
A partire dal XVI secolo alla torre romana vennero ad aggiungersi diversi corpi di fabbrica, fino a formare una masseria fortificata, chiamata appunto Masseria Torricelli, chiaramente in riferimento al preesistente mausoleo romano.

La masseria fortificata del Torricelli è attestata sin dal 1628, quale proprietà’ dei duchi di Melito, appartenenti alla casata dei Juliis Caracciolo. La masseria è un esempio di architettura rurale, con tipologia a corte chiusa, largamente diffusa nella pianura napoletana fin dal XV secolo e in particolare nel corso del XVII secolo.

Accanto alla Masseria si erge anche una piccola cappella in stile gotico, risalente al periodo angioino, denominata Santa Maria di Campo d’Isola. Questo tempietto purtroppo oggi non e’ più agibile, infatti il portale di ingresso è stato murato dopo che ha subito l'espoliazione di un antico affresco bizantino raffigurante la Madonna, risalente all’anno di costruzione, forse all'anno mille come attesta qualche fonte autorevole.
Il sepolcreto o Ciaurro di Mugnano non è il solo esistente nella nostra zona, infatti a Marano esiste una struttura simile, anche se più articolata dal punto di vista archeologico, oggi conservata al centro della villla comunale. Altri esempi li troviamo anche a Pozzuoli (contrada San Vito) e a Santa Maria Capua Vetere. Un tempo anche allo Scudillo (Colli Aminei) era presente un mausoleo detto Canocchia, purtroppo, miseramente abbattutto durante la speculazione edilizia degli anni sessanta del secolo scorso.
Per impedire l’ulteriore degrado e l'incuria al mausoleo di Mugnano, nonché le attività edilizie improprie, la Soprintentenza dell'area nord di Napoli ha apposto nel 1994 il vincolo conservativo alla storica struttura, estendendolo anche agli immobili circostanti. 
Purtroppo sia il mausoleo romano, sia la masseria di Mugnano e sia l'antica strada osco-romana, versano in condizioni di estremo degrado, con rischio di crolli imminenti. Si auspica un decisivo intervento da parte delle autorità preposte, con azioni di ripristino e consolidamento statico conservativo, sollecitate anche dalle associazioni culturali e dalla società civile. 
Un dolcissimo ricordo della mia infanzia mi lega a questi luoghi, così belli e incontaminati, un tempo attraversati dalla mitica ferrovia Napoli-Piedimonte d'Alife...
Il Torricelli non deve morire!!
Salvatore Fioretto
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