Stemma della città di Napoli in una stampa antica |
Tra i primi ricercatori di storia patria napoletana, oltre al Chiarito e all'illustre prof. Bartolommeo Capasso (*), che per primo trasse la storia dei nobili e antichi Casali di Napoli a partire dal periodo ducale, ricordiamo anche lo storico Domenico Chianese, originario della cittadina di Giugliano, che nel 1938 pubblicò un piccolissimo compendio, dal titolo "I Casali antichi di Napoli", nel quale si tracciavano le origini e soprattutto l'etimologia di alcuni toponimi del nostro territorio. Leggendolo oggi si resta colpiti dalla semplicità dello scritto e soprattutto dalla passione che traspare dalla narrazione di fatti e curiosità.
Singolare è la ricostruzione del toponimo del Garrittone. Riportiamo la breve spiegazione del Chianese: "Anche recente è il nome di Garrittone. Si sa che abolita la cinta daziaria di Napoli che andava per Miano e passava per il Vallicello sul quale vi fu un posto dove gabellavano le merci. Di tratto in tratto, lungo la cinta daziaria, vi erano le garette dove si riparavano i gabellieri, il volgo le dice galette. Si deve ritenere che quel posto che oggi chiamano Garittone vi fosse una garetta più grande delle altre per la vigilanza, onde da galittone ne dovette derivare Garrittone".
Veduta di Napoli da Capodimonte |
Curiosa è invece la ricostruzione del toponimo di Frullone, per altro già da me accennata qualche mese fa in questo blog.
"In tempi non lontani chi da Napoli andava a Marano, vedeva là dove oggi si dice Frullone, in una bottega di farina un frullone, cioè un cassone che faceva da buratto. Senza dubbio quel cassone, che per anni richiamò l'attenzione dei passanti, dovette suggerire il nome dato al gruppo di case intorno alla bottega e la denominazione è rimasta anche oggi che il frullone non si vede più essendovi altri mezzi per abburratare la farina. Se il fatto non fosse recente ma risalisse a un passato lontano, lo studioso, nel rintracciare la detta etimologia, avrebbe i suoi dubbi nell'affermare che la denominazione abbia avuto origine da qualche bottega di farina o da qualche frullone in uso".
Concludiamo con l'etimologia riservata dal Chianese a Piscinola.
"Un po' verso occidente è Piscinola, detta anche Piscinule, la quale dovette pigliare questo nome da piccole piscine, che nei regesti significavano cisterne, e anche oggi hanno tale significato nell'uso dialettale. Potettero essere cisterne di fabbricati e cisterne di campi, perchè pure nei campi si ritrovano piscinule che raccolgono le acque piovane. Vi è un podere nell'agro di Giugliano detto Piscina o Della Piscina. Non diversamente il nome Pozzuoli e di Puezana o Puezano o Puzzano dovette derivare dai pozzi, come il nome di S. Maria del Pozzo in Napoli e della via Pozzillo a Giugliano."
I "regesti" citati da Domenico Chianese sono i registri antichi che raccolgono gli atti notarili di proprietà, i capitoli e altre "carte celebrate".
A Capodimonte (Porta Grande?) |
Purtroppo delle tracce storiche che hanno determinato l'origine di questi tre toponimi oggi non è rimasto niente, perchè qui da noi non esiste la sensibilità della conservazione dei cimeli di "storia patria"; chissà quali giudizi riserveranno di questa epoca superficiale le future generazione che ci seguiranno nel tempo...!
Salvatore Fioretto
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(*) Il prof. Bartolommeo Capasso è autore del motto di questo blog " Se vuoi essere universale parla della tua terra".
(*) Il prof. Bartolommeo Capasso è autore del motto di questo blog " Se vuoi essere universale parla della tua terra".
grazie
RispondiEliminae' molto interessante, grazie!
RispondiEliminaabito al frullone mi e piaciuto molto questo piscinola.blospot.com. Tutto questo legere e vedere le immagine de come eravamo molti anni fa con quei belli luoghi mi e venuto un senzo di commozione e gioia. Pur non essendo di questo luogo, nato al vomero con gli avi di capodimonte. MI e piaciuto molto legerli; congratulazione ciaoooooooo.
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