giovedì 18 settembre 2025

E in onore di San Gennaro, fu istituito un importante Ordine di cavalieri!


E' ormai tradizione di questa pagina omaggiare la ricorrenza di San Gennaro con un post riguardante la storia del Patrono in rapporto alle vicende della sua vita e alla storia di Napoli. Quest'anno abbiamo scelto di descrivere un aspetto particolare delle "vicende san gennariane", che vedono accostato il Patrono di Napoli all'istituzione di un Ordine cavalleresco, quello di "San Gennaro" appunto... Buona lettura!

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Osservando lo stemma della casa reale dei Borboni, che compare anche sulla bandiera del Regno delle due Sicilie, notiamo una serie di collari che ricordano altrettanti ordini cavallereschi, i quali oltre a insignire la casa reale erano concessi ai personaggi notabili che si erano distinti per l'obbedienza e servizio al re, ma anche a sovrani, principi, cardinali e personaggi di alta rappresentatività politica. Tra questi ordini i più celebri e importanti furono l'ordine cavalleresco spagnolo del "Toson d'Oro", istituito da Filippo V re di Spagna e dall'ordine cavalleresco di "San Gennaro", istituito dal figlio di Filippo, Carlo di Borbone, re di Napoli e di Sicilia.

 

L'Ordine di San Gennaro fu istituito da Carlo di Borbone per celebrare il suo matrimonio con Maria Amalia Welburga, principessa di Sassonia e di Baviera, il 3 luglio 1738. L'istituzione fu approvata da papa Benedetto XIV, con bolla del 1741, confermando la sua ispirazione cattolica. Il numero dei cavalieri ammessi era limitato a sessanta, anche se nel corso della storia tale limite è stato diverse volte superato. I principi della casa reale dei Borbone erano da considerarsi cavalieri ammessi al di fuori di tale limite.

I cavalieri appartenente all'Ordine di San Gennaro erano contraddistinti dall'indossare una fascia rossa di fattura ondeggiante, e un collare a maglie d'oro, con a centro un medaglione composto da una croce a quattro braccia, bordata d'oro, con smalti di colore rosso, blu, verde e bianco, e al suo centro l'immagine di san Gennaro raffigurato con mitra e con le ampolline del sangue, mentre nel retro della medaglia sono raffigurate le due ampolline del sangue, poste sul libro del Vangelo e tra due palme; la decorazione è completata da una serie di immagini allegoriche composte da fiamme di smalto rosso e da gigli borbonici in oro. 
Il motto dell'Ordine recita: "IN SANGUINE FOEDUS".

Ed ecco la cronologia dei Gran Maestri dell'Ordine Cavalleresco di San Gennaro:

1 S. M. Carlo Re di Napoli e di Sicilia (I Gran Maestro dal 1738 al 1759)

2 S. M. Ferdinando I Re delle due Sicilie (II Gran Maestro dal 1759 al 1825)

3 S. M. Francesco I Re delle due Sicilie (III Gran Maestro dal 1825 al 1830) 

4 S. M. Ferdinando II Re delle due Sicilie (IV Gran Maestro dal 1830 al 1859) 

5 S. M. Francesco II Re delle due Sicilie (V Gran Maestro dal 1859 al 1894)

6 S.A.R. Principe Alfonso di Borbone delle due Sicilie (VI Gran Maestro dal 1894 al 1938) 

7 S.A.R. Principe Ferdinando Pio di Borbone delle due Sicilie (VII Gran Maestro dal 1938 al 1960) 

8 S.A.R. Principe Ranieri di Borbone delle due Sicilie, duca di Castro (VIII Gran Maestro dal 1960 al 1973) 

9 S.A.R. Principe Ferdinando Pio di Borbone delle due Sicilie, duca di Castro (IX Gran Maestro dal 1973 al 2008) 

10 S.A.R. Principe Carlo di Borbone delle due Sicilie, duca di Castro (X Gran Maestro dal 2008 ...).

L'Ordine di San Gennaro, fin dalla sua costituzione, fu disciplinato da uno statuto che detta i doveri che devono rispettare i cavalieri, tra i quali, di adoperarsi per "...l'accrescimento a qualunque costo della Santissima Religione", "...il virtuosamente operare", e per essere "eroico esempio della pietà verso Dio, e della fedeltà verso il loro Principe". In particolare, i cavalieri si devono impegnare a non duellare e a deferire le contese agli Organi superiori, oltre a partecipare alla Messa e alla Comunione a Pasqua e durante le feste di San Gennaro. Altra limitazione è quella che devono essere tutti di fede cristiana cattolica.

All’Ordine di San Gennaro furono nominati molti personaggi politici e governanti, italiani e anche non italiani (tra cui: 7 imperatori, 22 re, 9 principi sovrani e 33 tra altezze reali e imperiali), mentre, in riferimento alle rinomate famiglie aristocratiche del Regno di Napoli (e anche di fuori Regno), ricordiamo quelle più importanti che hanno avuto alcuni componenti insigniti con tale Ordine, che furono:

n. 6 della famiglia  Acquaviva d'Aragona

n. 3 della famiglia D'Avalos 

n. 3 della famiglia Brancaccio

n. 2 della famiglia Capece Minutolo

n. 2 della famiglia Capece Galeota

n. 11 della famiglia Caracciolo

n. 7 della famiglia Carafa

n. 5 della famiglia Colonna

n. 6 della famiglia Doria

n. 2 della famiglia Filangieri

n. 2 della famiglia Filomarino

n. 5 della famiglia Gaetani

n. 2 della famiglia Giudice Caracciolo

n. 3 della famiglia Gravina

n. 3 della famiglia Grifeo

n. 6 della famiglia Guevara

n. 2 della famiglia Imperiali

n. 4 della famiglia Loffredo

n. 2 della famiglia Mastrilli

n. 3 della famiglia Medici

n. 3 della famiglia Milano Franco d'Aragona

n.5 della famiglia Orsini

n.6 della famiglia Pignatelli


n.7 della famiglia Ruffo

n.7 della famiglia Di Sangro

n.4 della famiglia Sanseverino

n.10 della famiglia Spinelli

n.3 della famiglia Tocco Cantelmo Stuart

Tra i cardinali, compare il compianto cardinale di Napoli, Sisto Riario Sforza. 

Al momento dell'istituzione dell'Ordine cavalleresco, re Carlo di Borbone nominò i seguenti ministri: per il Cancelliere, Don Mondillo Orsini, arcivescovo di Capua e Patriarca di Costantinopoli, per il Gran Maestro di Cerimonie, il marchese don B. Tanucci, per il Tesoriere, don G. Brancaccio, e per il Segretario, don Gaetano Maria Brancone.

Visitando la collezione museale esposta nella Galleria di Capodimonte, risalta particolarmente il dipinto, opera di Vincenzo Camuccini, che raffigura il re Ferdinando I che indossa il bellissimo mantello di color rosso, con il collare e i paramenti dell'Ordine cavalleresco di San Gennaro. La collezione comprende anche alcuni dipinti raffiguranti altri personaggi della casa reale con in mostra il medaglione dell'Ordine di San Gennaro.

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Oggi, 19 settembre, ricorrenza del Martirio di San Gennaro, vescovo e martire, Patrono di Napoli e della Campania, la redazione di "Piscinolablog" porge gli auguri di "Santa festa" a tutti i lettori che si chiamano "Gennaro", a tutti gli abitanti di Napoli e della Regione Campania e, in particolare, a coloro che sono all'estero per motivi di studio e di lavoro. 

Buona festa a tutti!

Salvatore Fioretto 

  


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