Gli amici della Piedimonte (G.A.F.A. - Gruppo Amici Ferrovia Alifana) mi conoscono bene, perché sono trascorsi oltre dodici anni che frequento gli eventi “Alifani”, e sanno per quanto tempo abbia cercato invano le foto che riprendessero la vecchia stazione di Piscinola. Sanno anche che, ironia della sorte o per sfortuna, abbiamo trovate tante foto della Piedimonte, con quasi tutte le stazioni della Tratta Bassa: ebbene tutte, ma tranne quelle con la stazione di Piscinola. Della stazione di Piscinola sono riuscito a trovare una solo foto, con ripresa parziale dell'edificio stazione, grazie alla generosità di un mio amico di Piscinola, che si chiama Gino. Gino una sera mi fece la sorpresa, condividendo sulla sua pagina di Facebook la foto della stazione in bianco e nero, risalente ai primi anni '70.
Stazione di Piscinola, anni '70 , foto recuperata da Gino Labruna |
Tanto era il desiderio di rivedere la "mia" stazioncina, che ogni volta un amico donava o mostrava foto inedite della ferrovia, io recitavo una sorta di "tifo propiziatorio", pronunciato ad alta voce, in continuo, il nome della stazione di Piscinola (...Piscinola, Piscinola…, stazione di Piscinola…!) e non descrivo la delusione provata quando la ricerca si concludeva infruttuosa perché, come avveniva in altre occasioni, erano sempre le stesse le stazioni a essere trovate, mai una di Piscinola…!
Cominciai a coltivare l'idea di far realizzare una stazione della Piedimonte, in scala più grande, con tutti i particolari. Un plastico coloratissimo e realistico che facesse rimanere tutti a bocca aperta, soprattutto i giovani che non avevano mai vista la Piedimonte. Ricordo che la stazione o meglio i ruderi di quella che rimaneva della stazione di Piscinola, furono abbattuti intorno al 1986, con l’apertura del cantiere per realizzare la stazione della “Metropolitana Linea 1.
Un altro giorno, poi, ci recammo alla volta di Mugnano, dove è presente ancora oggi la stazione di Mugnano-Calvizzano. La stazione era però abitata. Appena iniziammo a prendere le misure, ci chiesero preoccupati i motivi del nostro insolito rilievo; noi rispondemmo semplicemente che eravamo degli studenti e che stavamo studiando la stazione per scrivere una tesi... A spiegare loro che volevamo riprodurla in scala, sarebbe stato difficile...
Ricordo che ogni volta che mi recavo a visitarlo a casa sua, dove aveva una loggetta attrezzata come laboratorio, mi accoglieva sull’uscio della porta che si immetteva nel locale e piazzandosi davanti alla stazione, come davanti a una scena da mostrare, con una mano spiegata verso l’opera, mi presentava lo stato del suo lavoro, molto compiaciuto... e ogni volta mi brillavano gli occhi...!
Ricordo le interminabili discussioni intercorse tra noi, soprattutto nella chat di “Facebook”, specie quando si doveva decidere sul rifacimento di alcuni particolari. Dialogavamo a distanza per serate intere, a volte accompagnando la discussione con particolari di foto, recenti o antiche. Credo che io e Ciro abbiamo sperimentato lo “Smart Working” molti anni prima della sua diffusione… siamo stati come dei pionieri del "telelavoro"…!
Le statuette risultavano ben sagomate e curate nei più piccoli particolari. Tre erano del personale ferroviario, uno fu posto in biglietteria e due all’esterno della stazione. C'erano bambini che giocavano, anziani, giovani... La loro posa fu davvero molto realistica, sembrava che tutte stessero realmente attendendo l’arrivo del treno. Addirittura il capostazione era in posa sull'uscio della stazione come per richiamare da lontano delle persone….!
La bravura di Ciro è stata notevole! Da vero maestro dell’arte della miniatura, ha dato risultati eccellentissimi, soprattutto nel realismo della riproduzione e nelle decorazioni della stazione. Ha escogitato delle tecniche di pittura, utilizzando mix di sostanze, capaci di "anticare" le pareti e gli oggetti e farli apparire come il risultato dell’esposizione al logorio meteorologico e al trascorrere degli anni. Non sto qui a descrivere le tecniche, ma dico solo che alcune di esse sono frutto di trovate geniali e anche di osservazioni personali!
Particolarmente belli e anche molto curati nei particolari sono i quattro lampioncini di illuminazione in stile Liberty appesi alle pareti esterne della stazione. Ciro li realizzò in ferro battuto in ogni componente elementare. I cavetti elettrici e le lampadine nei lampioni furono inseriti dal bravo Sabatino. Mentre le saldature dei pezzi furono realizzate da Marco. Al termine dell’operazione, Ciro completò il loro inserimento sulle due pareti della stazione.
Giunti a casa, lo sistemammo su un carrello che avevo intanto realizzato, munito di ruote orientabili. Già era pronta la grande teca in plexiglass, che aveva realizzato un artigiano della Doganella, sempre su indicazione di Ciro.
Devo dire però che il tetto è stata la parte che più mi ha fatto soffrire…!
Intanto con l’arrivo di settembre, l'edizione del mio libro a colori sulla Piedimonte era a buon punto, pronto per la stampa, che fu affidata a un famoso centro tipografico di Vicenza.
Già avevo visitato tutte le bancarelle di San Gregorio Armeno per cercare delle tegole in scala che facessero al mio caso. Ma devo dire che nel celebre mercatino dei presepi si trovavano diversi tipi di tegole: di terracotta o di plastica, di forme e scale diverse, ma tranne quelle che mi occorrevano...! Necessitavano infatti tegole rigorosamente del tipo “marsigliese”, in scala 1:25 perchè così presenti nella vecchia stazione. Non nascondo che ero un po’ scoraggiato...
Pensammo di chiedere il suo aiuto per realizzare un prototipo di tegola marsigliese, in scala, da cui poi avremmo potuto riprodurre in serie tutte le tegole che ci occorrevano. Ci recammo quindi a casa di questo artista di San Leucio. Nella sua bella casa aveva esposte molte delle sue creazioni, di una bellezza che ci fecero incantare…! Lui realizzava ogni cosa che fosse "arte"… dipinti, sculture, presepi, modellini di navi, automobili, e in particolare personaggi in scala di fumetti o di avventure per ragazzi, soprattutto quelli che escono periodicamente in edicola. Un altro grande artista!
Appena Bruno l’ebbe in consegna, iniziò il procedimento di riproduzione in serie delle tegole, con stampi e colate di resina in successione. Ne riprodusse tantissime…! Occorreva ora un "ingegnere" capace di realizzare il supporto delle tegole, ovvero un tetto di legno, a due falde, con la particolarità di essere asportabile tutto d’un pezzo, per permettere di accedere all’interno della stazione…
A corredo del tetto sistemammo le due grondaie per l’acqua piovana, le scritte, e altri particolari che dovevano completare il tetto. Mentre per le tubazioni di scarico dell’acqua mi misi anch'io in gioco, modellando un filo di ferro zincato di grosso spessore.
Dopo manco un’ora mi telefonò ancora e mi disse che dovevo reperire una cosiddetta “Polvere degli artisti”, di colore “Seppia” e “Giallo Napoli”, che avremmo distribuita, a secco, spennellando sulle tegole lucide… per cercare di avere un risultato apprezzabile.
Ci mettemmo in quattro attorno a un tavolo della cucina di casa, con Biagio che faceva da regista... e io gli scongiuri...! Bruno procedeva con il pennello distribuente il giallo, mentre Marco il colore seppia, "accavallando" e mischiando ripetutamente i due colori, con più passate incrociate. Riuscirono finalmente, dopo tanto tempo, ad avere la tonalità e l'effetto desiderato sulle tegole…
Alla fine dell'operazione, imbrattammo anche il tavolo della cucina…! Chissà cosa avrà pensato sua moglie…! Ma eravamo tutti felici, la stazione di Piscinola era finalmente pronta!!
Fui felice che il mio sogno, dopo varie peripezie, risultava finalmente realizzato, ma fui ancor più felice per aver ricevuto un aiuto collegiale e accorato da parte di un gruppo di amici, che hanno collaborato con entusiasmo e affiatamento al progetto, affinché si potesse materializzare il ricordo della bella e romantica stazioncina di Piscinola!!
Altri amici diedero il loro contributo alla presentazione della serata, alla lettura dei testi e alla presentazione dei filmati.
Fu un successo indimenticabile!
Salvatore Fioretto
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Il "team" della stazione della Piedimonte quasi al completo, posa attorno all'opera, al traguardo...! |