domenica 6 settembre 2015

Una vita sulle note della musica Soul e del Rythm&blues... Gennaro Silvestri!



Abbiamo sempre affermato che Piscinola, Marianella, Miano e tutta l'Area Nord di Napoli, hanno avuto da secoli una spiccata vocazione musicale, con tanti artisti di talento che, nati o cresciuti in questo territorio, hanno dato dimostrazione della loro passione e della loro arte, esibendosi durante la loro vita in tanti progetti musicali e in kermesse di rilievo, conosciuti ed apprezzati in tutta Italia e anche all'estero. Il personaggio che descriveremo in questo post ne è un'altra validissima dimostrazione.
Tracceremo qui la bella carriera di un bravissimo musicista piscinolese, che ha reso ampiamente merito a questa antica e nobile tradizione di casa nostra, parliamo di Gennaro Silvestri, bassista, cantante, nonché coordinatore artistico, con una lunga carriera alle spalle.
Foto 1 (Gennaro con il maestro Montesano al
 mandolino ed il papà alla chitarra - Piscinola, 1952)
Silvestri è nato a Piscinola, nell'anno 1950, da una semplice famiglia di operai: la madre era figlia di contadini, fine sarta, amata e stimata da tutto il quartiere (conosciuta con il soprannome di Maria 'a ricciulella, per la sua bella e folta chioma). Il padre, prima barbiere e poi ferroviere, aveva una grande passione per la musica e da giovane si dilettava con la chitarra ed il pianoforte.
Foto 2 (Gennaro con la sua fisarmonica
 a 80 bassi - Piscinola, 1963)
La passione musicale di Gennaro s'intravede subito, già all’età di due anni quando, con una batteria giocattolo, dimostra un forte senso ritmico, accompagnando il vecchio maestro Beniamino Montesano al mandolino ed il suo papà alla chitarra, con un tempismo innato, da sbalordire il folto pubblico di amici. (vedi foto 1)
Dopo questa precocissima esperienza musicale, il giovane Silvestri sentirà presto il richiamo della musica e dopo qualche anno comincerà a tirar fuori motivi musicali da una piccola fisarmonica a 24 bassi, avuta in dono dalla “Befana”, strumento che presto permuterà con un'altra fisarmonica più grande, a 80 bassi . (vedi foto 2)
Nel frattempo incoraggiato dal maestro Lino Santoro (Pasquale Santoro, organizzatore di spettacoli molto attivo nel quartiere), partecipa a due concorsi di voci nuove.
Nel 1964 debutta nello storico Teatro Selis di Piscinola, con “Stasera no no no”, di Remo Germani (vedi foto 3) e, alcuni mesi dopo, si esibisce in Piazza Annunziata, a Giugliano in Campania, con “T’amo e t’amerò” , di Peppino Gagliardi.
Foto 3 (Gennaro canta al Teatro Selis di Piscinola, 1964)

All’età di 16 anni si appassiona a suonare il basso elettrico e con alcuni amici del quartiere: Renato Gargiulo (piano) e Luciano Gargiulo (batteria) di Piscinola, Enzo Ruocco (chitarra) e Franco Ciervo (voce) di Miano, formerà un gruppo che, "audizionato" dal pianista Guido Palma di Giugliano in Campania, verrà da questo ingaggiato per un contratto (da aprile a settembre 1967), sul Lago Maggiore. 
I fratelli Gargiulo per motivi di studio non potranno accettare ed il batterista sarà sostituito da Antonio Voglio di Secondigliano. Il gruppo col nome di "Guido Palma e I Favoriti" suonerà con pieno successo, per l'ottimo affiatamento vocale e strumentale, tutte le sere sul lungolago di Stresa, al "Gigi Bar". (vedi foto 4)
Foto 4 ("Guido Palma e i Favoriti", al "Gigi Bar"-Lungolago di Stresa, 1967)
Nei primi mesi del 1968, Gennaro si esibisce a Napoli, con "Rodolfo e i Giullari", prima al "Jolly club" e poi allo “Sci Sci club”. (vedi foto 5)
Pochi mesi dopo accetta la proposta di Nicola Mormone, di entrare a far parte del gruppo “Vito Russo e i 4 con”, insieme al batterista Ino Galluccio e ad una sezione di fiati composta da: Lello Marchese (sax) e Alberto Piatto (tromba). Nell'anno 1969 al sax ci sarà  Mimmo Iavazzo ed il gruppo prenderà il nome "Vito Russo e le Scadenze". (vedi foto 6)
Foto 5 ("Rodolfo e i Giullari" - Sci Sci club di Napoli 1968)
Con questa band Silvestri suonerà nelle balere del nord Italia, per circa due anni, fino a quando conoscerà il pianista-compositore–arrangiatore, Arcangelo Valsiglio di Casavatore, con cui inizierà il progetto del gruppo musicale “La Scadenza 70 condiviso da Ino Galluccio, Alberto Piatto, Franco Ciervo ed i nuovi musicisti Gaetano Capasso (sax) di Frattamaggiore, Renato Giovanile (chitarra) di Napoli. 
Un “supergruppo”, che riscuoterà in breve tempo un
Foto 6 ("Vito Russo e le Scadenze" - 
Castiglio Aragonese di Ischia – agosto 1969)
grande successo, ottenendo consensi immediati da pubblico, discografici ed impresari.
Questa band Rythm&Blues ebbe modo di esibirsi in locali molto famosi, del calibro del "Club 84" di Roma, della "Bussola" di Forlimpopoli e del "Carillon" di Marina di Pietrasanta. (vedi foto 7).
L'inaspettata cartolina della "ferma militare" (inaspettata perché fino a quel contingente gli ultimi figli di ogni famiglia ne erano esonerati) per il nostro Gennaro Silvestri, coordinatore e fondatore del progetto, segna la fine di una bellissima favola e lo scioglimento, dopo pochi mesi, di una interessante formazione, che aveva tutti i requisiti per affermarsi nel panorama della musica pop italiana.
Foto 7 ("La Scadenza 70"-Carillon Dancing 
di Marina di Pietrasanta-nov. 1969)
Durante il servizio militare, svolto a Civitavecchia nel 1° Reggimento Bers. Corazz. sull'Aurelia, viene accolto da subito dal Col. Com. appassionato di musica e sport, ed "ordinato" a suonare nel complesso della Caserma "I Primi". Silvestri, insieme ad altri validi commilitoni musicisti e tra questi il sassofonista Francesco Timbro (già noto col suo gruppo di Benevento "I Freemem"), per tutta la ferma sarà sempre impegnato nell'organizzazione di eventi e spettacoli con ospiti di rilievo come Giuliano Gemma, Duccio e Monica Tessari. (vedi foto 8 e 8a) 
Ma la sua carriera non si arresta con la "ferma di leva", difatti rientrato a Napoli nel maggio 1971, accetta con grande entusiasmo di suonare, seppure per un breve periodo, con Mario Musella, cantante soul, già noto come "Showman" dalla voce straordinaria, anch'egli di Piscinola.
Nel 1972 si riforma il gruppo de "I Nobel" e Gennaro entrerà nella formazione composta da: Roberto Lala (voce-chitarra), Giorgio Piga (organo e tastiere), Mimmo Sepe (piano-violino-trombone), Silvio Rossi ed in seguito Osvaldo Timbro (batteria). (vedi foto 9)
Foto 8 ("I Primi" con Monica Tessari e Giuliano Gemma - Civitavecchia, 1970)
Foto 8a (Ancora una foto del complesso de "I Primi", 1970)









 


La tournée de "I Nobel" è davvero di quelle ambiziose e intense, esibendosi in moltissime balere del Veneto, del Piemonte e tantissime piazze della Sicilia per poi rientrare a Napoli e suonare per un lungo periodo al "Cactus club".
Foto 9 ("I Nobel" - Francofonte agosto 1972)
Tra i vari concerti a Napoli si ricorda il successo strabiliante riscosso insieme a Wess & The Airedales il 24 novembre 1972 al "Teatro Selis" di Piscinola. (vedi foto 10)
Nel 1974, Gennaro Silvestri entra nel complesso de "I Senzanome" fondato dall’amico Nicola Mormone (chitarrista-cantante), insieme a Franco Ciervo (voce), Libero Di Matola (sax e flauto), Silvio Rossi (batteria) e Paolo Rossi (tastiere) con i quali suonerà fino al 1976 stabilmente nel nightclub "San Francisco". (vedi foto 11)
Foto 10 ("I Nobel" al Teatro"Selis", di Piscinola, 1972)
Dopo l’esperienza nei cosiddetti “locali americani” di Napoli (New York club, Cactus club, Number One…), Gennaro nel 1979, convocato ancora una volta da Nicola Mormone, fondatore ed ideatore di un nuovo progetto musicale, inizia a farne parte come bassista e Legale Rappresentante. Il nuovo gruppo sarà  chiamato "Paranza", con Mimmo Barrella (piano-tastiere-autore-compositore-arrangiatore), Franco Ciervo (voce), Silvio Rossi (batteria), lo stesso Nicola Mormone ed in secondo tempo Vincenzo Avella (chitarra). (vedi foto 12)
Foto 11 (Foto dei "Paranza", da sx: Paolo Rossi, tastiere - Franco Ciervo, vox - Libero Di Matola, sax e flauto - 
Silvio Rossi, batteria - Gennaro Silvestri, basso e voce - Nicola Mormone, Chitarra e voce)
Il progetto "Paranza" realizzerà brani melodici in lingua italiana e strofette in napoletano, con la collaborazione di James Senese, nel 1979 entrerà nella distribuzione e nella promozione della "Ricordi SpA", partecipando coi brani "Tu nun me vuo' bene cchiù" e "Canto pe' tte" a trasmissioni come: "Disco Ring", di Gianni Boncompagni, "Teleclassifica Show" ed a tantissime altre trasmissioni, di emittenti radio e TV private italiane. (foto 13)
Foto 12 (Con il gruppo dei "Paranza", 1979)
Ma la musica melodica di gruppi, come: Il Giardino dei Semplici, gli Alunni del Sole, i Collage ed in ultimo i Paranza, ormai era alla fine. Infatti dagli inizi degli anni '80 l’industria discografica punterà prevalentemente su singoli artisti.
Da qui la scelta dei gruppi musicali di abbinarsi ad artisti già conosciuti per poter "rientrare" nel circuito discografico e negli spettacoli programmati, infatti, Gennaro Silvestri viene ingaggiato dal marchese Gerini, un impresario di Roma, dal 1983 al 1985, sempre con i "Paranza". Nel complesso suoneranno alla batteria, Rino Certo di Torre Annunziata (in un primo momento) e, successivamente, Paolo Pirozzi, di Capodichino. I "Paranza" accompagneranno la cantante Rosanna Fratello in serate e concerti in tutta l'Italia. (vedi foto 15).
Foto 13 (Paranza –Tu non mi vuoi bene più, 45 giri, 1979)
Intanto, nell'anno 1987, Silvestri inizia un progetto legato al suo cresciuto interesse per la canzone napoletana, accompagnando e producendo l’amico di sempre, il maestro Nicola Mormone di Miano, cantante-chitarrista e grande conoscitore della canzone classica napoletana.
Un progetto che ha illuminato la carriera di un cantastorie moderno: un musicista che con la sua sensibilità racconta, tra musica e parole, tutte le sfumature dello spirito partenopeo.

Foto 14 (Mistery - Shock the Pubblic - Discomix, 1987)
Nello stesso anno, insieme ad Arcangelo Valsiglio, Gennaro Silvestri con una propria etichetta, denominata "Strike Music", produce due discomix: They Call Me Scorpyo”, cantato da Scorpyo (alias Dino Piacenti) e “Mistery”, con gli "Shok the Pubblic" di Pino Ciccarelli (sassofonista - autore) di Marianella ed Emanuele La Rosa (chitarrista - compositore) di Piscinola, con Brunella Selo (cantante) e Massimo Volpe (tastierista - arrangiatore). (vedi foto 14)
Arrivano gli anni bui della Disco dance, dei floppy disc, insomma della musica "artificiale". In questo periodo Gennaro si dedica con passione alla musica Jazz ed ha la fortuna di conoscere il bravissimo pianista Pierluigi Canzanella, con cui formerà, insieme al batterista Silvio Rossi (altro grande appassionato di Jazz), un trio che si esibirà in vari club jazz come l'"Around Midnight" di Napoli, "Galliano" di Aversa, "Maxim's" di Napoli. 
Foto 15 (Rosanna Fratello e i "Paranza", 1984)
Il trio interverrà poi anche nelle scuole medie superiori: con un progetto del Maestro Gaudiello, rivolto ai giovani studenti, partendo dal primo concerto tenutosi nel Conservatorio di musica Domenico Cimarosa di Avellino.
Il “Trio Canzanellache si ispira a Bill Evans e Michel Petrucciani, è tutt’oggi attivo.
Frattanto, nel 1994, Gennaro, anticipando l’imminente ritorno della musica live, si rimette all’opera e ricostituisce la band Rhythm and blues, con alcuni vecchi amici della "La Scadenza 70", dando inizio, quindi, ad un’altra lunga e fantastica avventura insieme al bluesman di Marianella: Gennaro Chiummariello (voce e sax): la Black Market Band nome suggerito da Tullio De Piscopo amico di Franco Ciervo (primo vocalist del gruppo). (vedi foto 16)
 Foto 16 ("Black Market Band" - formazione 1995)
La band è un'orchestra con un organico minimo di 9 elementi, con sessione fiati, più voci soliste e vocalist. Sotto l'acronimo di "BMB" per oltre 10 anni la formazione diretta da Gennaro si è esibita in numrerosi locali pubblici e Pub-birrerie di Napoli, ha partecipato a diverse manifestazioni e festival blues, cominciando dalla "Festa della Musica" a Napoli, “Music Garden” a Pontecorvo, “Non solo Rock” a Montesarchio, alla "Festa del C.S.I." a Perugia, etc.
La band BMB nel 2005 ha festeggiato, al "Dry Dock" di Napoli, il decennale della sua fondazione: un percorso costellato di soddisfazioni e successi. (vedi foto 17)
Foto 17 ("Black Market Band" - formazione 2005)
Intanto Gennaro Silvestri, che ama tutta la buona musica, non riesce ad allontanarsi per troppo tempo da un genere musicale intrapreso. Infatti, nel 2007 e 2008 torna a suonare canzoni classiche napoletane, nel collaudatissimo spettacolo:"'A luna rossa me parla ‘e te", di Franco Cipriani e Pamela Paris, due voci fra le più espressive ed apprezzate nel panorama della canzone classica napoletana. Con lui nell'orchestra, di cui aveva già fatto parte nel 1998, ci sono i bravissimi amici musicisti: Ino Galluccio (batteria), Luigi Salvati (violino) e Eduardo Mascia (saxofono).

Foto 18 ("Black Market Band" - Teatro Area Nord di Piscinola - marzo 2015)

Nel contempo, intuendone le potenzialità, inizia a dedicarsi alla crescita artistica del cantante della "BMB", Salvatore Guantario e con lui ha fondato un progetto Soul, per la realizzazione di brani inediti col chitarrista-autore Enzo Moio.
L’idea ultima di questo progetto, tutt'ora in piena evoluzione e crescita, è quella di promuovere con forza la musica Soul nella sua massima espressione, ispirandosi all’interpretazione live dei grandi miti: da Otis Redding a James Brown.
Il maestro Gennaro Silvestri
Intanto la Black Market Band continua la sua attività live partecipando esclusivamente ad eventi musico-culturali tra questi quello del febbraio 2012 nell’ambito delle iniziative della rassegnaRock2allestita al PAN (Palazzo delle Arti), a cura di Michelangelo Jossa e Carmine Aymone, ricevendo un ampio successo di critica e di pubblico tanto da essere riconfermata anche nell'edizione Rock5 del febbraio 2015.
Ed ancora a marzo 2015 Gennaro con la sua "BMB" si esibisce nel quartiere di Piscinola in sostegno alle associazioni culturali legate al TAN (Teatro Area Nord). (vedi foto 18)

Gennaro Silvestri continua ancora oggi il suo percorso artistico musicale, onorando l'antica tradizione musicale piscinolese, partecipa infatti a diversi progetti musicali di rilievo, sia in ambito regionale che nazionale. Siamo sicuri che nel futuro continuerà a ricevere altre grandi soddisfazioni, per arricchire il suo già nutritissimo bagaglio artistico e professionale. 

Da un'intervista rilasciata dal maestro Gennaro Silvestri. 
Ringraziamo il maestro Silvestri per la sua generosa collaborazione e per averci fornito il materiale della sua collezione fotografica, utilizzato per la stesura di questo post.
Salvatore Fioretto

Locandina pubblicitaria del concerto di "WESS" con "I Nobel" e S. Nappa, organizzato al Teatro "Selis" di Piscinola, 1972
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Le foto inserite in questo post sono state gentilmente concesse dal maestro Gennaro Silvestri, che ne detiene il Copyright, insieme agli altri autori. E' severamente vietata la loro duplicazione e l'utilizzo per secondi fini.

martedì 25 agosto 2015

Quando i campioni nascono anche in periferia....! Alfonso Di Guida

L'atleta Alfonso di Guida, mentre taglia il traguardo
Ormai è risaputo che questa periferia di Napoli, che si estende come corona, a nord della grande Metropoli, ha dato vita a tanti personaggi delle varie discipline sportive: l'abbiamo dimostrato ampiamente nei tanti post scritti su "Piscinolablog", basti pensare al Pugilato, al Basket, al Calcio, al Ciclismo... 
Il personaggio che stiamo ora per raccontare è un figlio di questo quartiere, nato e cresciuto in questo territorio, dove, fin da ragazzino ha avuto una particolare dedizione e attaccamento per lo sport... 
Gilberto Rocchetti e alcuni suoi atleti nel Bosco di Capodimonte
Parliamo di Alfonso Di Guida, atleta più volte campione italiano nella specialità della corsa dei "400 metri piani".
Alfonso nacque a Marianella, il 1 maggio 1954, in una famiglia semplice, originaria di Piscinola, composta da buoni lavoratori, come ce ne sono tante in questo territorio. Alcuni loro parenti gestivano la trattoria "Di Guida", un tempo esistente in via del Plebiscito a Piscinola.  
Era l'anno 1970 quando, ancora adolescente, fu subito notato da Gilberto Rocchetti, che lo volle come atleta esordiente tra le fila della sua già affermata associazione sportiva: "Fiamma Juvenilia", che aveva sede in Via A. Campano, ai confini tra Piscinola e Marianella. Nello staff dirigente dell'associazione era presente anche il figlio, Oreste Rocchetti, che allenava sapientemente tutti i ragazzi reclutati. Tra i primi atleti partecipanti c'erano Antonio e Salvatore GiordanoPasquale Di Fenzo, anche lui socio fondatore, fungeva da contabile amministrativo dell'associazione. 
A. Di Guida con il campione cubano A. Juantorena
Gli allenamenti degli atleti erano tenuti nei vialoni del bosco di Capodimonte e nelle strade sterrate di campagna, un tempo numerose nel nostro territorio.
Alfonso di Guida, fin dalle prime esibizioni, diede motivo a Gilberto di non essersi sbagliato, d'altra parte come poteva sbagliarsi..., lui che aveva il fiuto per gli atleti promettenti...! Ad Alfonso giovava anche possedere un fisico atletico, possente per l'epoca, infatti era alto 1,81 metri, contro 74 kg di peso.


Ecco in sintesi lo svolgersi della sua bella carriera sportiva:
Nel 29 giugno 1972, a soli 18 anni, Alfonso Di Guida partecipa e vince la medaglia d'oro ai Campionati Under19 di Atletica Leggera, disputati a Firenze, nella sua specialità dei 400 metri piani, con il tempo 48' 2".
Nel frattempo, nell'anno 1973, Di Guida passa a far parte della squadra sportiva rappresentante le Fiamme Gialle, ossia il gruppo sportivo della Guardia di Finanza, sotto il cui vessillo militerà nei vari campionati e gare di Atletica Leggera, praticamente fino alla fine della sua carriera sportiva. 
Nei Giochi del Mediterraneo, disputati ad Algeri, nell'anno 1974, partecipa nella Staffetta 4x400 metri e vince la medaglia di bronzo. 

Articolo di giornale, di S. Maria a Vico
Premiazione a S. Maria a Vico, di Mennea e Di Guida
















Dopo alcuni anni di duro allenamento, a Di Guida incominciano ad arrivare i risultati importanti nel panorama sportivo italiano e internazionale dell'Atletica Leggera.  
Nell'anno 1974, giunse finalmente il primo riconoscimento prestigioso, con la vittoria della medaglia d'oro al Campionato Italiano di Atletica Leggera, nella categoria nei 400 metri piani, con il tempo di 47' 35". In quello stesso campionato il campione Mennea vince i 100 metri, con 10', 35" e i 200 metri, con 20' 53".
La fiamma olimpica nella cerimonia di inaugurale delle Olimpiadi di Montreal
Ancora nell'anno 1974, Di Guida partecipa ai Campionati Europei di Atletica Leggera, che svolgono a Praga, gareggiando nella squadra italiana della "Staffetta 4x400 metri". Tale gara non è ricordata però come una prestazione brillante per la compagine italiana, perché terminava alle batterie di qualificazione, con un tempo di 3'08''05. 
Al "XII Memorial Zauli", disputato a Cagliari, il 24 settembre 1975, Di Guida vince la batteria, sempre dei 400 metri piani, con il tempo di 46' 8" (1° Di Guida, 2° Saunders, 3° Borghi, 4° Magnani, 5° Gisler, 6° Allegri).
Alfonso Di Guida in una gara
Nel 1976 vince la medaglia d'oro al Campionato Italiano Indoor di Atletica Leggera, sempre nei "400 metri piani", con il tempo di 47' 89''. In quell'edizione, il grande Mennea vinceva la specialità dei "60 metri piani"...
Nei campionati italiani di categoria, tenuti l'8 luglio 1976, a Torino, arriva il secondo riconoscimento italiano, con l'oro nei "400 metri piani", nel tempo di 46' 2".
Nell'anno 1979 partecipa alle "Universiadi", tenute in Messico (Città del Messico), nella "Staffetta 4x400 metri", vincendo ancora la medaglia di Bronzo. Quelle Universiadi restano memorabili nella storia dello sport italiano, infatti, proprio qui il campione Pietro Mennea supera il primato mondiale dei 200 metri, con 19' 72", primato durato per ben 17 anni, prima di essere superato.
Nello stesso anno 1979, ai Giochi del Mediterraneo, disputati a Split (Spalato - Dalmazia), Alfonso vince ancora la medaglia di Bronzo, nella specialità della "Staffetta dei 4x400 metri".





Logo delle XXI Olimpiadi di Montreal, 1976
Alla XXI^ edizione delle Olimpiadi di Montrèal (Canada), del 1976, Alfonso di Guida riesce a superare i primi gironi di eliminazione, nella sua categoria dei 400 metri piani, arrivando a disputare le semifinali e ottenendo il tempo di 46' 50", ma nonostante questo, per pochi centesimi di secondo, non riesce a qualificarsi per la successiva finale. Gli rimane la consolazione di aver ottenuto il nono miglior tempo di quel torneo olimpico.
Ormai per lui è una scalata inarrestabile..., infatti per la terza vittoria ai campionati italiani bisogna attendere solo l'anno seguente, il 1977, quando conquista il primo posto di campione italiano dei 400 metri piani, con il tempo di 46' 73". Di Guida è una forza travolgente...!
Negli stessi anni, il 1976 e il 1977, il grande campione Mennea si afferma ancora primo, nella specialità dei 200 metri piani. 
Nel 1978, Di Guida disputa le semifinali di categoria nei Campionati Europei Indoor di atletica, tenuti a Milano con il tempo di 47' 86" e nel 1980, a Simdefingen, in Germania, con 47' 97".
Il 5 agosto nel 1981 vince la gara dei 400 metri piani nel torneo di Atletica disputato a Viareggio.
Il 16 agosto dello stesso anno, ai Campionati Europei di Atletica (Coppa Europa di Atletica), disputati a Zagabria (Yugoslavia), arriva per Di Guida l'oro di categoria, nella staffetta 4x400 metri, insieme agli atleti italiani: Stefano Malinverni, Roberto Ribaud e Mauro Zuliani, con il tempo 3'01"42. Questa prestazione regala alla compagine italiana il primato italiano di categoria! 
Mentre la partecipazione della staffetta italiana 4x400 metri, ai successivi Campionati Mondiali di Atletica (coppa del Mondo) di Roma, sempre nel 1981, consegna alla squadra italiana un onorevole quinto posto, con il tempo di 3'03"23: la squadra italiana in tale gara è composta da Di Guida, Malinverni, Tozzi e Zuliani.
Alfonso di Guida ha conquistato per ben due volte il primato italiano, nella staffetta 4x400 metri.
Alfonso di Guida e Pietro Mennea in una premiazione a S. Maria a Vico (CE)
In qualche articolo di giornale, trovato di recente, si possono vedere le foto della cerimonia che ebbe luogo a Santa Maria a Vico (CE), quando Di Guida, insieme a Mennea, furono chiamati dalle associazioni sportive del posto, per premiare alcuni atleti locali che si erano distinti nelle gare. In quella circostanza ricevettero una medaglia ricordo
Alfonso Di Guida oggi vive a Ostia (Roma). Dopo aver lasciato le competizioni sportive, a metà degli anni '80, svolge la professione di docente di educazione fisica, in una scuola media superiore di Ostia.
Al termine della sua carriera, l'atleta di Marianella risulta aver fatto parte della rappresentativa azzurra di atletica leggera, complessivamente in ben 36 competizioni e gare. 
Anche il figlio di Alfonso è stato uno sportivo affermato, infatti Salvio Di Guida (nato a Napoli, 1979), risulta essere stato, nella stessa specialità atletica del padre, un campione nei 400 metri piani, nelle file del Gruppo Sportivo dell'Aeronautica Militare. Le sue gare risultano essere tra le migliori disputate degli ultimi 10 anni in questa categoria.  
A conclusione di quest'altra bella pagina di storia dello sport del nostro territorio, bisogna dare merito alla tenacia e alla forza di volontà posseduta da Di Guida e anche da Gilberto e Oreste Rocchetti, nonché dagli altri soci fondatori dell'Associazione Fiamma Juvenilia, i quali condussero tantissimi atleti a raggiungere traguardi sportivi ambiti, concretizzando i loro sogni e le aspirazioni giovanili. Ai Rocchetti e alla Fiamma Juvenilia dedicheremo un apposito post futuro. 
Salvatore Fioretto

Ringraziamo calorosamente, per la generosa collaborazione ricevuta, per reperire diverse notizie storiche, gli amici Antonio Lanzuise e Pasquale di Fenzo.

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Olimpiadi di Montreal 1976: La sfilata delle squadre; è la volta dell'Italia




Olimpiadi Montreal 1976: Cerimonia d'inaugurazione


N.B.: Le foto riportate in questo post sono state liberamente ricavate da alcuni siti web, ove erano pubblicate. Esse sono state inserite in questa pagina di storia della città, unicamente per la libera divulgazione della cultura, senza alcun secondo fine o scopo di lucro.