giovedì 31 ottobre 2013

Angolo poetico del venerdì: Don Carlucciello... mio padre! - scritto da A. Cascella


A proposito dell'angolo poetico del venerdì, con grande piacere, per l'opportunità di avere questo spazio, desidero pubblicare la poesia, da me arrangiata da una nota poesia di Roberto Benigni dedicata a Massimo Troisi, che scrissi per descrivere mio padre Carlo Cascella (detto mastu Carlucciello), duranti i lunghi e sofferti 17 giorni di terapia intesiva, prima della sua dipartita. 
Papà era molto noto a Piscinola e mi ha lasciato grandi insegnamenti, attraverso l'esempio, il suo modo di vivere e la sua condotta.                                                                   
                                                                                     Anna Cascella
 
Don Carlucciello... mio padre!
(A mio padre, Carlo Cascella)

Non sempre sapevo cosa teneva "dint'a capa", 
intelligente, generoso, scaltro,
per lui non vale il detto che è del Papa,
morto un mastu Carlo, non se ne fa un altro.
Morto Carlucciello muore l’armonia
nascosta in qualsiasi dolce canzuncella,
che parla ‘e Napule, ‘o Vesuvio e Pullecenella.
La gioia di bagnarsi in quel diluvio
di "fuje 'a lloco", "jamme belle", "statte sora",
"’e nuosto", "isd-isd", "vuò balla’ nu tango", "azz’!".
Era come parlare col Vesuvio,
era come ascoltare del buon Jazz.
"...Non facciamolo sedere al primo banco!",
urlavano le dotte camicie nere,
"...Questo Cascella non deve capire,
tanto più che all’ultimo banco non vere quasi niente!".
E, invece, anche se solo qualche anno dopo,
riesce pure 'a studià!
Con lui ho capito tutta la bellezza della vita: 

l’amore per il partner, i figli, la famiglia e Dio,
la passione nel sostenere le proprie idee,
l’importanza di coltivare le proprie passioni,
la dignità del proprio lavoro, l’onestà,
l’amore e il rispetto per la natura,
l’importanza di aiutare chi ha più bisogno di noi,
la cura della propria persona e del vestire,
la pazienza e la capacità di gestire i momenti difficili della vita,
e tante, ma tante altre cose
e non m'ha mai parlato di altrui teorie,
e non m'ha mai raccontato altre storie.

O Papà mio, io ti tengo in serbo
fra ciò che il mondo dona di più caro,
e ti porterò sempre nel mio cuore
e mai mi stancherò di parlare di te
ai miei figli, ai miei nipoti e
a tutti quelli che vorranno sentir parlare di Te !!!!

Con profondo Amore
Tua figlia Anna (da Te detta Annarella)

1 commento:

  1. Molto bella e complimenti ad Annarella. Anche a me, persone come tuo padre hanno insegnato molte cose. Ne ho un ricordo caro e bellissimo. Non potevi fare omaggio migliore ad una persona stimata e fedele ai suoi ideali.

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