giovedì 21 dicembre 2023

Il Santo, cantore del Natale... che ha contribuito per primo alla diffusione della lingua Italiana...

E' ormai tradizione di questo blog, in occasione del Santo Natale, di dedicare un pensiero al Santo che tanto amò Gesù Bambino, e il Presepe, dedicando a essi opere, scritti e canzoni. Ci piace quest'anno ricordare un aspetto che forse è stato messo poco in risalto, anche nei tanti scritti biografici a Lui dedicati, ovvero lo sforzo compiuto da Sant'Alfonso per diffondere i suoi pensieri, le preghiere e gli scritti di ascetica, a tutti, fino agli ultimi del popolo...
In questi giorni ci è capitato di leggere un bel trattato riguardante la vita del Santo, dove si evidenzia questo aspetto di Alfonso, in particolare di come Egli abbia contribuito alla diffusione della lingua Italiana verso tutti i cittadini e i fedeli, non solo tra i nobili, i facoltosi e i letterati, ma e soprattutto, anche a quelli non eruditi... agli ultimi! Questo sforzo compiuto da Alfonso si manifestò almeno un secolo prima che il grande Alessandro Manzoni abbia pubblicato il suo capolavoro letterario dei Promessi Sposi, ritenuto il capolavoro di diffusione della lingua italiana moderna.  Ci piace farlo ancor di più oggi, perchè si ricorda l'anniversario dell'ordinazione sacerdotale di Sant'Alfonso, infatti fu ordinato nel Duomo di Napoli, il 21 dicembre del 1726...!
Ecco una parte del testo considerato, che è molto interessante e s'intitola "Sant'Alfonso cantore dell'umanità di Cristo - Un ricordo in occasione del terzo centenario della nascita", l'autore è Alessandro Andreini (pubblicaz. del 1996).

[...] All’interno della Congregazione delle Apostoliche Missioni egli (S. Alfonso) conduce anche un’intensa, feconda riflessione circa il modo più efficace per parlare al popolo ignorante e analfabeta.
Noi non possiamo oggi renderci esattamente conto di cosa significasse, per quei tempi, la frantumazione della lingua in innumerevoli dialetti. La lingua italiana come noi la parliamo, allora, non esisteva affatto. Si trattava soltanto di una lingua colta, letteraria, conosciuta solo dalle classi elevate, carica di toscanismi e, di fatto, inutilizzabile. Se c’era un’emarginazione davvero drammatica per quel tempo, essa era l'emarginazione dell'ignoranza, del non possedere una lingua comune, con la quale poter comunicare e, dove necessario, far valere i propri diritti.
Alfonso de Liguori sarà di fatto colui che forgerà l’italiano che noi usiamo correntemente. Se si aprono le sue pagine di meditazione, le sue indicazioni ai confessori, le sue preghiere, si è stupiti di incontrare un italiano vicinissimo al nostro, semplice, elegante nello stile, e tuttavia, già allora, perfettamente comprensi
bile. La lingua di Alfonso supera per molti aspetti tanta prosa letteraria anche di decenni più tarda, ed è, a pieno titolo, la nostra lingua.
Non si tratta, tuttavia, di un risultato magico o improvvisato: Alfonso studiò a lungo e lavorò per anni alla definizione della lingua, sempre guidato dall’intenzione di poter comunicare ciò che gli urgeva dentro. Più di un secolo prima della fatica di Alessandro Manzoni, che nelle nostre storie letterarie è indicata come la prima consapevole elaborazione di un italiano parlato, l’urgenza apostolica aveva già dato vita alla nostra lingua moderna. Ed è ad Alfonso de Liguori che la dobbiamo, nonostante si continui ad ignorarlo, più o meno consapevolmente. Sarà la straordinaria e immediata diffusione dei suoi testi a trasmettere al popolo della penisola quell’unità della lingua che tanti sforzi letterari non erano ancora riusciti a creare. [...]

Aggiungiamo ancora, le Sue opere, che sono state in tutto 111, risultano aver ricevuto numerosissime edizioni e ristampe e sono state tradotte in moltissime lingue, tanto che si dice che le opere scritte da Sant'Alfonso sono, per edizioni e traduzioni ricevute, seconde solo a quelle della Sacra Bibbia, e parliamo a livello planetario... e tale secondo primato risulta essere da tempo irraggiungibile e insuperabile...!
Il nostro Concittadino è stato veramente un personaggio ammirabile, oltre che per la sua Santità, ma soprattutto per la lungimiranza, l'intelligenza, lo spirito di sacrificio e l'abnegazione, possedute nel cercare, nella Sua lunghissima vita, di raccogliere sempre i risultati dell'eccellenza e sempre con molta umiltà...!

Buon Natale a Tutti e sereno Nuovo Anno!

Salvatore Fioretto