domenica 3 gennaio 2016

Nicola, un'insolita guida per gli anziani di Piscinola....!

Dipinto tratto dal Web
Quando ho ascoltato questa storia raccontatami qualche tempo fa dal rag. Giuseppe Silvestri, che dall'alto dei suoi ottantadue anni, sprizza tanto entusiasmo ed energia da vendere, mi sono a dir poco commosso, non tanto per la storia in sé, che è comunque bella, quanto per l'umanità e per la semplicità degli abitanti del nostro antico borgo di Piscinola.
Il rag. Silvestri, Geppino per gli amici, è anche un apprezzato poeta, ha infatti scritto diversi componimenti e ha partecipato a dei concorsi di poesia, coronando spesso il primo premio, come dimostrano le coppe che fanno bella mostra nel suo studio piscinolese.
La storia che stiamo per raccontare è ambientata a Piscinola, verso la fine degli anni sessanta.
Fuori all'antica trattoria della famiglia Sarnacchiaro viveva da tempo, libero, un cane randagio, adottato dai frequentatori della cantina, che erano anziani contadini e pensionati. 
Il suo nome, alquanto insolito per un cane, era Nicola: un nome comune che la dice lunga sul grado di familiarità raggiunto tra questo cane e i frequentatori della Piazza e della trattoria Sarnacchiaro
Questo cane era amato da tutti e, pertanto, continuamente gli veniva offerto del cibo e, a volte, strano a dirsi, anche del vino..., insomma era considerato un amico commensale a tutti gli effetti...!
Il livello di confidenza e di familiarità era diventato così profondo, che Nicola aveva preso l'abitudine di accompagnare a casa quei bevitori incalliti, spesso anziani, che la sera avevano esagerato col polso e, barcollando, non riuscivano più a ritrovare la strada di casa... 
Foto di repertorio
Nicola dimostrava di assolvere appieno a questo compito, diremo sociale, ed erano in molti a poter beneficiare delle sue generose prestazioni. Bastava che gli si dicesse "Nicola, accompagna a casa questa persona!" e lui non se lo faceva ripetere due volte... 
Tutto questo era avvenuto spontaneamente, senza che il cane fosse stato addestrato; diremo grazie alla forza della natura e grazie anche all'affetto innato che hanno questi animali verso gli uomini...!
Un giorno il cane Nicola si allontanò da Piscinola e per diversi giorni fu cercato per tutto il circondario, ma invano. In tanti, specie i ragazzi che popolavano la piazza si organizzarono per la ricerca della loro mascotte, che fu estesa per tutto il borgo e anche oltre. Per le strade di Piscinola non si diceva altro: "Avete visto Nicola?", "Nicola non si trova, è passato per questa strada?"...
Foto di repertorio
La ricerca andò avanti senza pause, finché il povero cane Nicola fu ritrovato, ma ahimè... barcollante e in stato confusionale, perché... era ubriaco...! 
Insomma, come si dice "...a praticare lo zoppo si impara a zoppicare...!"
La notizia del ritrovamento subito si diffuse tra gli abitanti e in tanti accorsero con gioia per rivederlo, specie quegli anziani che avevano appreso con ansia la scomparsa del loro beniamino... Così il cane fu subito rifocillato e accudito. 
Altra volta che Nicola sparì fu per opera degli "accalappiacani" comunali, che agendo sul territorio di Piscinola, catturarono il cane mentre attraversava la Piazza Tafuri, chiudendolo nel loro furgone. La notizia della cattura del cane subito raggiunse gli anziani che erano radunati in quel momento nella cantina Sarnachiaro. Questi si unirono in tanti per organizzare qualche forma di protesta, al fine di recuperare il loro amico a quattro zampe. Incominciarono a meditare di bloccare la circolazione veicolare in Piazza...
Foto di repertorio
Per fortuna il camioncino degli operatori cinofili ripassò in quel luogo e fu quindi riconosciuto e bloccato dagli anziani. Il vigile sanitario che uscì dal furgone chiese sconcertato ai protestanti cosa volessero da loro, e questi, insieme risposero: "...vulimme 'a Nicola, datece 'a Nicola...!". Il vigile confuso, replicò: "...ma noi trasportiamo cani e non persone..." e loro ancora: "...ma Nicola è nu cane...!!". Nel frattempo il cane avendo riconosciuto le voci dei suoi amici, iniziò ad abbaiare dentro il furgone, con tutto il fiato che gli era rimasto e così fu subito liberato. Intontito per la cattura, fu rifocillato dagli anziani, anche questa volta in modo su generis: infatti uno di loro esclamò: "dammece 'nu poco 'e vino, ca Nicola se repiglie subbeto...!", e così, anche stavolta, il cane si riprese...
Nicola continuò il suo compito sociale di accompagnare a casa gli anziani poco sobri (da noi si dice "fatti a vvino")..., visse per molti anni ancora, adottato dagli anziani piscinolesi e dai proprietari della trattoria Sarnacchiaro, che lo ebbero tanto a cuore.
Salvatore Fioretto 

(La storia di Nicola mi è stata gentilmente raccontata dal caro rag. Giuseppe Silvestri, che qui saluto grato per la sua generosa collaborazione a "Piscinolablog" e per avermi fornito due dei suoi componimenti poetici che ho qui sotto pubblicati. Ringrazio anche l'amico Vincenzo Tomo per la sua collaborazione).


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Foto di repertorio


Ecco la poesia scritta da Giuseppe Silvestri per ricordare questo particolare cane di Piscinola.


Nicola
(Dedicata a tutti i cani randagi)
Conosco 'nu cane senza 'mpurtanza
nun è di razza, nè tene padrone,
si chiamma Nicola, vive 'nmmiez''a piazza
e campa p''a bontà 'e chi tene core;

Dint''a ll'osteria accanto 'a cchiesa
Nicola è comme fosse 'e casa,
'nzieme e pensionati e ll'osteria
se sparta 'a vita, 'o vino e 'a casa.

Quanne 'a sera qulcuno fatto a vvino
stente a truvà 'a strada giusta,
Nicola comme 'nu cristiano
se mette a fianco e l'accumpagna a casa...
                 Giuseppe Silvestri 








Ancora il poeta Giuseppe Silvestri con un componimento dedicato alla campagna piscinolese scomparsa...
Campagna di Periferia
(Ai miei amici di infanzia)
Campagna di periferia
ricordo di un'infanzia 
tormentata, cancellata
per sempre dalla mente
da mostri d'acciaio e 
torri di cemento.
              Giuseppe Silvestri 

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N.B.: Le foto riportate in questo post sono state liberamente ricavate da alcuni siti web, ove erano pubblicate. Esse sono state inserite in questa pagina di storia della città, unicamente per la libera divulgazione della cultura, senza alcun secondo fine o scopo di lucro.

Piscinola, piazza G. B. Tafuri e l'edificio comunale (ex scuola T. Tasso)

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