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sabato 9 settembre 2023

Luciano Gargiulo musicista e pittore piscinolese...

Tra i tanti personaggi del mondo dell'arte che sono nati o che hanno vissuto la loro vita nel quartiere di Piscinola, ci piace in questo post ricordare un grande artista, che ha mostrato il suo talento non solo nella musica, ma anche nella pittura e nelle arti grafiche espressive, parliamo del maestro Luciano Gargiulo.
Gargiulo si trasferì fin dalla giovane età a Piscinola, andando ad abitare con la sua famiglia poco distante dalla piazza principale del quartiere. Si iscrisse e frequentò il liceo artistico di Napoli, i suoi riferimenti didattici furono, tra gli altri, i maestri Guido Tatafiore, Goffredo Godi e Raffaele Lippi.
Dopo aver conseguito la licenza, si iscrisse e frequentò la Facoltà di Architettura dell'Università Federico II. In questi anni della sua gioventù risale il suo primo approccio nel mondo dell'arte, nel campo sia musicale che pittorico. Iniziò presto a frequentare lo studio del pittore A. De Stefano. La passione per la musica iniziò ancor prima, quando aveva meno di dieci anni e iniziò a suonare,
con il fratello Renato, i primi strumenti rudimentali; spesso erano strumenti per giochi di bambini. Luciano si dilettava a suonare una rudimentale batteria, mentre il fratello Renato ebbe in dono dai genitori una piccola fisarmonica...
Considerando la dedizione e la passione che Luciano mostrava per la conoscenza musicale, il papà lo iscrisse alla scuola privata impartita da un noto insegnante della zona, allorquando il bambino non aveva ancora compiuto otto anni. Ebbe la sfortuna di perdere in giovane età il proprio genitore e con il fratello Renato si strinse con molto affetto e dedizione alla cara madre.
Conobbe e frequentò gli artisti che erano originari della zona, particolarmente i cantanti Mario Musella, James Senese ed Enzo Avitabile, con i quali, oltre a stringere una bella e sincera amicizia, ebbe anche modo di scambiare importanti esperienze musicali. Partecipò ai primi complessi musicali della zona, con il compless
o "I Fauni", organizzato dal maestro Gennaro Silvestri, poi con "The Bordy Brothers", assieme a Pasquale Santoro, e con il complesso di Lello Caravaglios, dal titolo omonimo.
Ben presto, soprattutto per le sue doti artistiche musicali, si trovò inserito nel giro del grande circuito degli artisti più conosciuti di Napoli e di fuori città, fino a diventare per diversi anni il batterista del complesso musicale del cantante Peppino di Capri. Nella sua abitazione di Piscinola ha impartito lezioni di musica, soprattutto l'insegnamento della batteria, a tanti giovani del territorio. Anche Renato Gargiulo seguì le orme artistiche musicali del fratello Luciano e si diplomò al Conservatorio di Napoli, in pianoforte.
Dal lato pittorico Luciano Gargiulo non è stato da meno. Nell'anno 2000 ha partecipato alla mostra espositiva tenuta al Vittoriano di Roma; successivamente espose le sue opera alla Mostra Biennale di Venezia, su invito dell'allora direttore artistico Vittorio Sgarbi. E nello stesso periodo, sempre su invito di Vittorio Sgarbi, ha partecipato al festival di "Spoleto Arte".
In una intervista rilasciata sul magazine "Informare", dal titolo "Luciano Gargiulo: L’arte tra musica e pittura", ecco come il Maestro rispondeva a una serie di domande del cronista: "Quali posizioni attribuisce alla pittura ed alla musica all’interno della sua vita?
“Esse sono senz’altro delle cose vitali. Potrei quasi definirle come degli elementi naturali che caratterizzano la mia vita. Non un lavoro, o un mestiere che porta ad essere assatanato ed a non cogliere l’essenza e la spiritualità di noi come essere viventi”.
A quale quadro risulta essere più legato?
“Io amo i miei quadri così come amo i miei figli. Nessuno di essi mi è più caro, e viceversa. Questo perché ho sempre fatto della pittura una passione e non un lavoro. Probabilmente il quadro che presenterò a Spoleto Arte è un lavoro a cui tengo moltissimo, forse perché mostra il mio carattere napoletano, e in quanto tale sono legato alla cultura napoletana ed i suoi eterni personaggi, quali Eduardo De Filippo.”
Per concludere, un consiglio per i ragazzi che si avvicinano all’arte, alla pittura ed alla musica.
“Premettendo che io apprendo molto di più dai giovani che dai miei coetanei, dico ai miei alunni, ai ragazzi che si avvicinano al mondo dell’arte, ma in generale al mondo adulto, di non perderei mai il sorriso, dovranno essere sempre sorridenti verso la vita. E nelle avversità. Bisogna sempre cercare di esaltare il lato migliore delle cose”. 
Il maestro Luciano Gargiulo nei tempi recenti si era trasferito con la sua famiglia a Caserta, dove si è spento nell'anno 2021.
Dalle tante persone che lo hanno conosciuto viene ricordato soprattutto per essere stato un vero gentelmen e una persona molto umile, nonostante la sua grandezza artistica.
Nel giornale web "CalvizzanoWeb", diretto da Dino Rosiello, apprendiamo che il maestro Luciano Gargiulo ha partecipato, esponendo le sue opere, anche alla Mostra Internazionale di pittura di Gradara e alla 3^ Triennale dell'Esasperatismo; nel 1975 tenne una prestigiosa personale ad Avellino. Tra il 1976 e il 1977 lavorò come grafico di animazione in Rai. Dal 1973 al 1991 è stato autore di diverse copertine discografiche per la casa editrice "Bideri Splash" e per la "B.b.b.". Si sono occupati della sua produzione le testate giornalistiche di: “Il Mattino”, "la Repubblica”, “Corriere della Sera” e "Roma".

Con questo post, dedicato al maestro Luciano Gargiulo, abbiamo inserito a pieno e meritato titolo il Maestro nella storia di Piscinola, nel lungo elenco di artisti e di uomini di cultura che vi sono nati o vi hanno abitato nei secoli. Unico rammarico è quello di non aver potuto esporre la sua biografia nella recente mostra allestita per la festa del SS. Salvatore: "Piscinola, è la terra del Salvatore", nella sezione dei musicisti del territorio e crediamo che questo post possa aver compensato la nostra lacuna.
Si ringraziano per le informazioni e le notizie storiche: "CalvizzanoWeb" di D. Rosiello, le pagine del magazine "Informare", gli amici e maestri: Mario Cristofaro e Gennaro Silvestri.

Salvatore Fioretto

domenica 6 settembre 2015

Una vita sulle note della musica Soul e del Rythm&blues... Gennaro Silvestri!



Abbiamo sempre affermato che Piscinola, Marianella, Miano e tutta l'Area Nord di Napoli, hanno avuto da secoli una spiccata vocazione musicale, con tanti artisti di talento che, nati o cresciuti in questo territorio, hanno dato dimostrazione della loro passione e della loro arte, esibendosi durante la loro vita in tanti progetti musicali e in kermesse di rilievo, conosciuti ed apprezzati in tutta Italia e anche all'estero. Il personaggio che descriveremo in questo post ne è un'altra validissima dimostrazione.
Tracceremo qui la bella carriera di un bravissimo musicista piscinolese, che ha reso ampiamente merito a questa antica e nobile tradizione di casa nostra, parliamo di Gennaro Silvestri, bassista, cantante, nonché coordinatore artistico, con una lunga carriera alle spalle.
Foto 1 (Gennaro con il maestro Montesano al
 mandolino ed il papà alla chitarra - Piscinola, 1952)
Silvestri è nato a Piscinola, nell'anno 1950, da una semplice famiglia di operai: la madre era figlia di contadini, fine sarta, amata e stimata da tutto il quartiere (conosciuta con il soprannome di Maria 'a ricciulella, per la sua bella e folta chioma). Il padre, prima barbiere e poi ferroviere, aveva una grande passione per la musica e da giovane si dilettava con la chitarra ed il pianoforte.
Foto 2 (Gennaro con la sua fisarmonica
 a 80 bassi - Piscinola, 1963)
La passione musicale di Gennaro s'intravede subito, già all’età di due anni quando, con una batteria giocattolo, dimostra un forte senso ritmico, accompagnando il vecchio maestro Beniamino Montesano al mandolino ed il suo papà alla chitarra, con un tempismo innato, da sbalordire il folto pubblico di amici. (vedi foto 1)
Dopo questa precocissima esperienza musicale, il giovane Silvestri sentirà presto il richiamo della musica e dopo qualche anno comincerà a tirar fuori motivi musicali da una piccola fisarmonica a 24 bassi, avuta in dono dalla “Befana”, strumento che presto permuterà con un'altra fisarmonica più grande, a 80 bassi . (vedi foto 2)
Nel frattempo incoraggiato dal maestro Lino Santoro (Pasquale Santoro, organizzatore di spettacoli molto attivo nel quartiere), partecipa a due concorsi di voci nuove.
Nel 1964 debutta nello storico Teatro Selis di Piscinola, con “Stasera no no no”, di Remo Germani (vedi foto 3) e, alcuni mesi dopo, si esibisce in Piazza Annunziata, a Giugliano in Campania, con “T’amo e t’amerò” , di Peppino Gagliardi.
Foto 3 (Gennaro canta al Teatro Selis di Piscinola, 1964)

All’età di 16 anni si appassiona a suonare il basso elettrico e con alcuni amici del quartiere: Renato Gargiulo (piano) e Luciano Gargiulo (batteria) di Piscinola, Enzo Ruocco (chitarra) e Franco Ciervo (voce) di Miano, formerà un gruppo che, "audizionato" dal pianista Guido Palma di Giugliano in Campania, verrà da questo ingaggiato per un contratto (da aprile a settembre 1967), sul Lago Maggiore. 
I fratelli Gargiulo per motivi di studio non potranno accettare ed il batterista sarà sostituito da Antonio Voglio di Secondigliano. Il gruppo col nome di "Guido Palma e I Favoriti" suonerà con pieno successo, per l'ottimo affiatamento vocale e strumentale, tutte le sere sul lungolago di Stresa, al "Gigi Bar". (vedi foto 4)
Foto 4 ("Guido Palma e i Favoriti", al "Gigi Bar"-Lungolago di Stresa, 1967)
Nei primi mesi del 1968, Gennaro si esibisce a Napoli, con "Rodolfo e i Giullari", prima al "Jolly club" e poi allo “Sci Sci club”. (vedi foto 5)
Pochi mesi dopo accetta la proposta di Nicola Mormone, di entrare a far parte del gruppo “Vito Russo e i 4 con”, insieme al batterista Ino Galluccio e ad una sezione di fiati composta da: Lello Marchese (sax) e Alberto Piatto (tromba). Nell'anno 1969 al sax ci sarà  Mimmo Iavazzo ed il gruppo prenderà il nome "Vito Russo e le Scadenze". (vedi foto 6)
Foto 5 ("Rodolfo e i Giullari" - Sci Sci club di Napoli 1968)
Con questa band Silvestri suonerà nelle balere del nord Italia, per circa due anni, fino a quando conoscerà il pianista-compositore–arrangiatore, Arcangelo Valsiglio di Casavatore, con cui inizierà il progetto del gruppo musicale “La Scadenza 70 condiviso da Ino Galluccio, Alberto Piatto, Franco Ciervo ed i nuovi musicisti Gaetano Capasso (sax) di Frattamaggiore, Renato Giovanile (chitarra) di Napoli. 
Un “supergruppo”, che riscuoterà in breve tempo un
Foto 6 ("Vito Russo e le Scadenze" - 
Castiglio Aragonese di Ischia – agosto 1969)
grande successo, ottenendo consensi immediati da pubblico, discografici ed impresari.
Questa band Rythm&Blues ebbe modo di esibirsi in locali molto famosi, del calibro del "Club 84" di Roma, della "Bussola" di Forlimpopoli e del "Carillon" di Marina di Pietrasanta. (vedi foto 7).
L'inaspettata cartolina della "ferma militare" (inaspettata perché fino a quel contingente gli ultimi figli di ogni famiglia ne erano esonerati) per il nostro Gennaro Silvestri, coordinatore e fondatore del progetto, segna la fine di una bellissima favola e lo scioglimento, dopo pochi mesi, di una interessante formazione, che aveva tutti i requisiti per affermarsi nel panorama della musica pop italiana.
Foto 7 ("La Scadenza 70"-Carillon Dancing 
di Marina di Pietrasanta-nov. 1969)
Durante il servizio militare, svolto a Civitavecchia nel 1° Reggimento Bers. Corazz. sull'Aurelia, viene accolto da subito dal Col. Com. appassionato di musica e sport, ed "ordinato" a suonare nel complesso della Caserma "I Primi". Silvestri, insieme ad altri validi commilitoni musicisti e tra questi il sassofonista Francesco Timbro (già noto col suo gruppo di Benevento "I Freemem"), per tutta la ferma sarà sempre impegnato nell'organizzazione di eventi e spettacoli con ospiti di rilievo come Giuliano Gemma, Duccio e Monica Tessari. (vedi foto 8 e 8a) 
Ma la sua carriera non si arresta con la "ferma di leva", difatti rientrato a Napoli nel maggio 1971, accetta con grande entusiasmo di suonare, seppure per un breve periodo, con Mario Musella, cantante soul, già noto come "Showman" dalla voce straordinaria, anch'egli di Piscinola.
Nel 1972 si riforma il gruppo de "I Nobel" e Gennaro entrerà nella formazione composta da: Roberto Lala (voce-chitarra), Giorgio Piga (organo e tastiere), Mimmo Sepe (piano-violino-trombone), Silvio Rossi ed in seguito Osvaldo Timbro (batteria). (vedi foto 9)
Foto 8 ("I Primi" con Monica Tessari e Giuliano Gemma - Civitavecchia, 1970)
Foto 8a (Ancora una foto del complesso de "I Primi", 1970)









 


La tournée de "I Nobel" è davvero di quelle ambiziose e intense, esibendosi in moltissime balere del Veneto, del Piemonte e tantissime piazze della Sicilia per poi rientrare a Napoli e suonare per un lungo periodo al "Cactus club".
Foto 9 ("I Nobel" - Francofonte agosto 1972)
Tra i vari concerti a Napoli si ricorda il successo strabiliante riscosso insieme a Wess & The Airedales il 24 novembre 1972 al "Teatro Selis" di Piscinola. (vedi foto 10)
Nel 1974, Gennaro Silvestri entra nel complesso de "I Senzanome" fondato dall’amico Nicola Mormone (chitarrista-cantante), insieme a Franco Ciervo (voce), Libero Di Matola (sax e flauto), Silvio Rossi (batteria) e Paolo Rossi (tastiere) con i quali suonerà fino al 1976 stabilmente nel nightclub "San Francisco". (vedi foto 11)
Foto 10 ("I Nobel" al Teatro"Selis", di Piscinola, 1972)
Dopo l’esperienza nei cosiddetti “locali americani” di Napoli (New York club, Cactus club, Number One…), Gennaro nel 1979, convocato ancora una volta da Nicola Mormone, fondatore ed ideatore di un nuovo progetto musicale, inizia a farne parte come bassista e Legale Rappresentante. Il nuovo gruppo sarà  chiamato "Paranza", con Mimmo Barrella (piano-tastiere-autore-compositore-arrangiatore), Franco Ciervo (voce), Silvio Rossi (batteria), lo stesso Nicola Mormone ed in secondo tempo Vincenzo Avella (chitarra). (vedi foto 12)
Foto 11 (Foto dei "Paranza", da sx: Paolo Rossi, tastiere - Franco Ciervo, vox - Libero Di Matola, sax e flauto - 
Silvio Rossi, batteria - Gennaro Silvestri, basso e voce - Nicola Mormone, Chitarra e voce)
Il progetto "Paranza" realizzerà brani melodici in lingua italiana e strofette in napoletano, con la collaborazione di James Senese, nel 1979 entrerà nella distribuzione e nella promozione della "Ricordi SpA", partecipando coi brani "Tu nun me vuo' bene cchiù" e "Canto pe' tte" a trasmissioni come: "Disco Ring", di Gianni Boncompagni, "Teleclassifica Show" ed a tantissime altre trasmissioni, di emittenti radio e TV private italiane. (foto 13)
Foto 12 (Con il gruppo dei "Paranza", 1979)
Ma la musica melodica di gruppi, come: Il Giardino dei Semplici, gli Alunni del Sole, i Collage ed in ultimo i Paranza, ormai era alla fine. Infatti dagli inizi degli anni '80 l’industria discografica punterà prevalentemente su singoli artisti.
Da qui la scelta dei gruppi musicali di abbinarsi ad artisti già conosciuti per poter "rientrare" nel circuito discografico e negli spettacoli programmati, infatti, Gennaro Silvestri viene ingaggiato dal marchese Gerini, un impresario di Roma, dal 1983 al 1985, sempre con i "Paranza". Nel complesso suoneranno alla batteria, Rino Certo di Torre Annunziata (in un primo momento) e, successivamente, Paolo Pirozzi, di Capodichino. I "Paranza" accompagneranno la cantante Rosanna Fratello in serate e concerti in tutta l'Italia. (vedi foto 15).
Foto 13 (Paranza –Tu non mi vuoi bene più, 45 giri, 1979)
Intanto, nell'anno 1987, Silvestri inizia un progetto legato al suo cresciuto interesse per la canzone napoletana, accompagnando e producendo l’amico di sempre, il maestro Nicola Mormone di Miano, cantante-chitarrista e grande conoscitore della canzone classica napoletana.
Un progetto che ha illuminato la carriera di un cantastorie moderno: un musicista che con la sua sensibilità racconta, tra musica e parole, tutte le sfumature dello spirito partenopeo.

Foto 14 (Mistery - Shock the Pubblic - Discomix, 1987)
Nello stesso anno, insieme ad Arcangelo Valsiglio, Gennaro Silvestri con una propria etichetta, denominata "Strike Music", produce due discomix: They Call Me Scorpyo”, cantato da Scorpyo (alias Dino Piacenti) e “Mistery”, con gli "Shok the Pubblic" di Pino Ciccarelli (sassofonista - autore) di Marianella ed Emanuele La Rosa (chitarrista - compositore) di Piscinola, con Brunella Selo (cantante) e Massimo Volpe (tastierista - arrangiatore). (vedi foto 14)
Arrivano gli anni bui della Disco dance, dei floppy disc, insomma della musica "artificiale". In questo periodo Gennaro si dedica con passione alla musica Jazz ed ha la fortuna di conoscere il bravissimo pianista Pierluigi Canzanella, con cui formerà, insieme al batterista Silvio Rossi (altro grande appassionato di Jazz), un trio che si esibirà in vari club jazz come l'"Around Midnight" di Napoli, "Galliano" di Aversa, "Maxim's" di Napoli. 
Foto 15 (Rosanna Fratello e i "Paranza", 1984)
Il trio interverrà poi anche nelle scuole medie superiori: con un progetto del Maestro Gaudiello, rivolto ai giovani studenti, partendo dal primo concerto tenutosi nel Conservatorio di musica Domenico Cimarosa di Avellino.
Il “Trio Canzanellache si ispira a Bill Evans e Michel Petrucciani, è tutt’oggi attivo.
Frattanto, nel 1994, Gennaro, anticipando l’imminente ritorno della musica live, si rimette all’opera e ricostituisce la band Rhythm and blues, con alcuni vecchi amici della "La Scadenza 70", dando inizio, quindi, ad un’altra lunga e fantastica avventura insieme al bluesman di Marianella: Gennaro Chiummariello (voce e sax): la Black Market Band nome suggerito da Tullio De Piscopo amico di Franco Ciervo (primo vocalist del gruppo). (vedi foto 16)
 Foto 16 ("Black Market Band" - formazione 1995)
La band è un'orchestra con un organico minimo di 9 elementi, con sessione fiati, più voci soliste e vocalist. Sotto l'acronimo di "BMB" per oltre 10 anni la formazione diretta da Gennaro si è esibita in numrerosi locali pubblici e Pub-birrerie di Napoli, ha partecipato a diverse manifestazioni e festival blues, cominciando dalla "Festa della Musica" a Napoli, “Music Garden” a Pontecorvo, “Non solo Rock” a Montesarchio, alla "Festa del C.S.I." a Perugia, etc.
La band BMB nel 2005 ha festeggiato, al "Dry Dock" di Napoli, il decennale della sua fondazione: un percorso costellato di soddisfazioni e successi. (vedi foto 17)
Foto 17 ("Black Market Band" - formazione 2005)
Intanto Gennaro Silvestri, che ama tutta la buona musica, non riesce ad allontanarsi per troppo tempo da un genere musicale intrapreso. Infatti, nel 2007 e 2008 torna a suonare canzoni classiche napoletane, nel collaudatissimo spettacolo:"'A luna rossa me parla ‘e te", di Franco Cipriani e Pamela Paris, due voci fra le più espressive ed apprezzate nel panorama della canzone classica napoletana. Con lui nell'orchestra, di cui aveva già fatto parte nel 1998, ci sono i bravissimi amici musicisti: Ino Galluccio (batteria), Luigi Salvati (violino) e Eduardo Mascia (saxofono).

Foto 18 ("Black Market Band" - Teatro Area Nord di Piscinola - marzo 2015)

Nel contempo, intuendone le potenzialità, inizia a dedicarsi alla crescita artistica del cantante della "BMB", Salvatore Guantario e con lui ha fondato un progetto Soul, per la realizzazione di brani inediti col chitarrista-autore Enzo Moio.
L’idea ultima di questo progetto, tutt'ora in piena evoluzione e crescita, è quella di promuovere con forza la musica Soul nella sua massima espressione, ispirandosi all’interpretazione live dei grandi miti: da Otis Redding a James Brown.
Il maestro Gennaro Silvestri
Intanto la Black Market Band continua la sua attività live partecipando esclusivamente ad eventi musico-culturali tra questi quello del febbraio 2012 nell’ambito delle iniziative della rassegnaRock2allestita al PAN (Palazzo delle Arti), a cura di Michelangelo Jossa e Carmine Aymone, ricevendo un ampio successo di critica e di pubblico tanto da essere riconfermata anche nell'edizione Rock5 del febbraio 2015.
Ed ancora a marzo 2015 Gennaro con la sua "BMB" si esibisce nel quartiere di Piscinola in sostegno alle associazioni culturali legate al TAN (Teatro Area Nord). (vedi foto 18)

Gennaro Silvestri continua ancora oggi il suo percorso artistico musicale, onorando l'antica tradizione musicale piscinolese, partecipa infatti a diversi progetti musicali di rilievo, sia in ambito regionale che nazionale. Siamo sicuri che nel futuro continuerà a ricevere altre grandi soddisfazioni, per arricchire il suo già nutritissimo bagaglio artistico e professionale. 

Da un'intervista rilasciata dal maestro Gennaro Silvestri. 
Ringraziamo il maestro Silvestri per la sua generosa collaborazione e per averci fornito il materiale della sua collezione fotografica, utilizzato per la stesura di questo post.
Salvatore Fioretto

Locandina pubblicitaria del concerto di "WESS" con "I Nobel" e S. Nappa, organizzato al Teatro "Selis" di Piscinola, 1972
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Le foto inserite in questo post sono state gentilmente concesse dal maestro Gennaro Silvestri, che ne detiene il Copyright, insieme agli altri autori. E' severamente vietata la loro duplicazione e l'utilizzo per secondi fini.