L'abbiamo affermato al termine della
splendida serata di "Piano City Napoli 2015", tenutasi al Teatro Area
Nord di Piscinola, quando consegnammo l'attestato di partecipazione al
bravissimo maestro piscinolese: Sasà Priore, dicendo: "Piscinola
e Marianella sono la terra delle musica"!
Clavicembalo di Sant'Alfonso M. De Liguori, conservato nel museo Alfonsiano di Pagani (Nocera Inferiore) |
Si! Piscinola e Marianella sono
effettivamente "La terra della musica", perché qui la musica
ha una tradizione antichissima, possiamo dire senza enfasi, secolare!
Le testimonianze storiche al riguardo si perdono nella
notte dei tempi, ciò spiega perché nel tempo i suoi abitanti hanno
manifestato questa specialissima attenzione, diremo passione, verso la musica;
non solo come soggetti fruitori di opere musicali, ma, soprattutto, come
musicisti e anche compositori di buona musica...!
La musica rivive ancora oggi tra gli
abitanti e questa passione non è affatto sopita ... Si può dire che essa è
impregnata nelle strutture porose di tufo che compongono i vicoli e le venelle
di questi antichi borghi, tra gli antri e i cortili di un tempo e, ancor di più,
nel DNA e nel sangue della gente!
Alfonso de Liguori, in un ritratto giovanile (convento di Ciorani) |
Ma al di là delle cosiddette "canzoncine spirituali", che poi sono dei piccoli capolavori di musica barocca, Alfonso compose quell'opera che è considerata il suo capolavoro musicale, vale a dire il Duetto tra l'Anima e Gesù Cristo, opera così bella e penetrante, che fino al secolo scorso era stata impropriamente attribuita al celebre Pergolesi, fin quando non fu scoperto il manoscritto originale nel British Museum di Londra, a firma autografa di Mons. Alfonso de Liguori.
Il musicista Johann Adolf Hasse |
Anche Piscinola, nel Seicento e nel
Settecento, ha dato un contributo non indifferente al panorama musicale Barocco
e Roccocò italiano; il patrizio Carlo Carmignano, ad esempio, che fu
giudice del tribunale durante il Viceregno Austriaco, commissionò e fece rappresentare due opere musicate dal compositore
tedesco, Johann Adolf Hasse (1699 - 1783).
La prima opera, è una serenata dedicata a
Carlo VI di Asburgo, intitolata "Marc'Antonio e Cleopatra",
musicata su libretto di Francesco Ricciardi. La serenata è considerata il primo
capolavoro italiano dell'artista e fu cantata dal celebre castrato Carlo
Broschi, noto con lo pseudonimo di Farinelli, nel 1725, nel teatrino
del casino dello stesso Carmignano, teatrino molto conosciuto e apprezzato all'epoca, sia in città che nel Regno. Secondo la testimonianza del Castelli,
in una lettera indirizzata a Bernardino Tafuri, questo casino, con il celebre
teatro, era situato nel casale di Piscinola (forse, più correttamente, in un
tenimento sito tra Piscinola e Capodimonte).
Il cantante Carlo Broschi, detto il Farinelli |
Il compositore Pietro Metastasio |
Diversi rappresentanti della nobile arte si distinsero ancora in quel periodo nel nostro territorio, ma, per brevità di spazio, rimandiamo la descrizione in
un altro racconto.
Altra espressione di questo amore per la musica la troviamo nella costituzione
delle bande musicali, in particolare quelle di Piscinola e di Marianella. Non sappiamo ancora
l'effettiva origine di queste due formazioni, una cosa è certa però, la loro
fondazione è antichissima. Una bella e interessante testimonianza (*) ci viene
fornita nel poemetto in vernacolo, scritto nel 1787 da Nunziante Pagano, dal titolo:
“Mortella D’Orzolone, Poemma Arrojeco”. Nel canto II, troviamo la
seguente strofa, nella quale sono citate Piscinola, Marianella, Polvica e
Chiaiano:
[…] A Ppasca, e ffuorze fuorze a Carnevale,
Chella respose, e nce vo fa no nvito
De quanta nce nne stanno a sto Casale,
De quanta nce nne stanno a sto Casale,
Pe fa fa annore a mmene, ed a lo Zito:
E ppe nce fa na festa prencepale,
Nce vo chiammà li suone de Melito,
De Pescinola, Pollica, e Cchiajano,
e dde Marianella e dde Mugnano.
Mmperzò, Petrillo mio, conto le juorne
Pe nzi che non se fa sta parentezza;
Uh se navimmo d’allommare forne!
Uh se nce penzo moro d’alleggrezza!
[…]
A inizio del '900 (almeno fino agli anni '30), la banda musicale di
Piscinola era diretta dal maestro Onofrio Piccolo. Troviamo nei decenni
successivi la presenza della formazione musicale di Marianella, guidata dal
maestro Di Lorenzo, forse nata a seguito della separazione di alcuni
musicisti dal complesso piscinolese.
La banda musicale di Piscinola posa fuori alla chiesa del SS. Salvatore a Piscinola, anni '50 |
Componenti della banda musicale di Piscinola |
Diversi componenti del complesso musicale si distinsero per bravura e divennero bravi professionisti, a parte il
capobanda, primo clarinetto, Luigi De Rosa, segnaliamo il maestro Orazio Russo, che fu
assunto nell'orchestra della RAI, come professore di sax, e altri musicisti ancora.
Dopo il maestro Santoro la direzione
fu assegnata al maestro Gaetano Azan, originario di Frignano Maggiore,
che diede al complesso di Piscinola le caratteristiche di "Banda di
giro". Seguì ancora la direzione del maestro Salvatore Longo.
Banda musicale di Piscinola Marianella, diretta dal M° Ciccarelli |
Delle due bande musicali, dei solisti e del maestro Natale Ciccarelli parleremo ancora, in dettaglio, nei prossimi post.
Oggi, nell'era di Internet e della musica
elettronica, sbalordisce pensare a come, oltre settantanni fa, dei ragazzi, che
erano contadini e muratori, ma anche artigiani e commercianti, dopo una estenuante
settimana di duro lavoro, avessero questa speciale passione e dedizione per la
musica, al punto di riunirsi con assiduità tutti insieme la sera, con grande spirito di sacrificio, nella sala di
musica che si trovava in via del Salvatore, nel palazzo Grammatico, prima,
e nel palazzo Chiarolanza, dopo. In queste sale erano dediti a provare e riprovare marce e pezzi
sinfonici, imparando tutti i segreti del "pentagramma"!
Tra le sue composizioni, alcune scritte per
le cosiddette "Audizioni per la Piedigrotta" (Concorsi canori
eseguiti a settembre di ogni anno, per la festa della Piedigrotta, a cui
aderivano molte case discografiche napoletane e anche di fuori città), citiamo: “Vase annascuse” e “S’io
mo vasasse a tte!”. Insieme a G. F. Miccio compose la canzone “Pecchè sì
‘nfama?”, mentre con A. Ventriglia compose: ”‘Nu cunziglio!".
Nel 1934 rese omaggio alla nascita della
principessina Maria Pia di Savoia, componendo la marcetta, per piano e canto: “A
principessina d’ ‘a Casa Riale ‘e Napule!”.
Il maestro Don Beniamino Montesano nacque a Piscinola nel 1875 e
si
estinse alla veneranda età di 93 anni, nell'anno 1968, nella sua casa di
Piscinola, in via Vittorio Emanuele (*).
(segue nella seconda parte)
Salvatore Fioretto
(*) Alcune notizie storiche sono state tratte dal saggio "Piscinola, la terra del Salvatore. Una terra, la sua gente, le sue tradizioni", ed. The Boopen, anno 2010, di Salvatore Fioretto.
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Carlo Broschi, detto il Farinelli |
Johannes Adolf Hasse |
Molto interessante è pieno di storia, questo racconto ci fa riflettere sulle radici orami perdute ma che vivono nei cuori di pochi paladini
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