Dopo i toponimi medioevali di Piscinola, esaminiamo qui i luoghi e i
toponimi della Piscinola di oggi, tralasciando per ora quelli delle masserie antiche, per le quali dedicheremo un apposito post futuro.
Particolare della mappa del 1778, "Carta de evirons de la Villa de Naples" |
Elenchiamo ora i toponimi più importanti ed
utilizzati:
‘O Cap’
’e Coppa:
Via Vittorio Emanuele. Il toponimo è sicuramente scaturito dalla posizione geografica
di quella zona di Piscinola posta in “elevazione” rispetto alla parte “bassa”
corrispondente alla Piazza B. Tafuri. Nella mappa catastale del 1894, la strada
che attraversa questa zona è denominata “Strada Comunale del Risorgimento”. Questa
mappa catastale (che sarà richiamata più volte in questo libro), rappresenta il
primo rilievo accurato del territorio, eseguito dopo l’Unità d’Italia.
‘O Cap’
’a Chianca:
Via Plebiscito. In questa zona, all’inizio del 1900, fu realizzato dal Comune
di Napoli un luogo pubblico per macellare il bestiame, da cui deriva il
toponimo.
Vico Operaio, 1984, foto di Eduardo Mellone (vico Appagliaro) |
Sott’
’a Chiesa:
Via SS. Salvatore (o Via del Salvatore). Chiaro riferimento alla presenza della
chiesa parrocchiale. La primitiva strada pedonale attraversava con una volta a
botte, il campanile della chiesa: forse da ciò scaturisce l’etimologia del
curioso toponimo.
Abbascio
Miano:
Via Vecchia Miano. Il toponimo si riferisce alla “cupa” che in antichità costituiva l’unico collegamento esistente tra
il Casale di Piscinola e quello di Miano, ancor prima della costruzione di Via
V. Veneto. La conformazione della strada in depressione e la marginalità del
suo sviluppo rispetto all’abitato, hanno caratterizzato la parola “Abbascio”.
Fore ‘o “Trentotto”: Tratto iniziale di Via Vittorio Veneto. L’etimologia del toponimo è da ricondursi alla presenza in questo luogo del vecchio stazionamento del tram “38”, appartenente alla rete tramviaria costruita dalla società “Tramvie di Capodimonte”.
Fore ‘o “Trentotto”: Tratto iniziale di Via Vittorio Veneto. L’etimologia del toponimo è da ricondursi alla presenza in questo luogo del vecchio stazionamento del tram “38”, appartenente alla rete tramviaria costruita dalla società “Tramvie di Capodimonte”.
Cortile di via del Salvatore (Sott' 'a Chiesa) |
‘O Vico
‘a Pagliaro (detto
anche Vico Pagliano o ‘Appagliaro):
Antico toponimo di Vico degli Operai. Forse il termine è correlato alla
presenza nella zona di masserie e pagliai edificati dai contadini (definiti
anche “operai della terra”). In passato, “Via Pagliano” era denominata
anche l‘attuale Via Napoli, come risulta dalla mappa catastale del 1894.
‘A
Maronna d’ ‘e Ggrazie:
Località attraversata dalla Via Madonna delle Grazie. Il toponimo deriva dalla
presenza della chiesetta dedicata alla Madonna delle Grazie. Prima del 1880
esisteva in questo luogo una primitiva chiesa, con annesso un cimitero o “fosse
comuni”, per gli appestati ed i colerosi.
‘A Carrara: Antico vico “cieco” che un tempo si sviluppava in pendenza, con accesso diretto dalla Via Vecchia Miano. Il vico presentava nella parte alta un’edicola che conservava al suo interno una bella statua della Madonna del Carmine. Il vico è stato demolito alla fine degli anni ottanta e rifatto in modo diverso, nel corso della “ricostruzione del dopoterremoto”, collegando Via Vecchia Miano con Via Vittorio Veneto. La nuova strada oggi si chiama Via Luigi Incoronato.
‘A Carrara: Antico vico “cieco” che un tempo si sviluppava in pendenza, con accesso diretto dalla Via Vecchia Miano. Il vico presentava nella parte alta un’edicola che conservava al suo interno una bella statua della Madonna del Carmine. Il vico è stato demolito alla fine degli anni ottanta e rifatto in modo diverso, nel corso della “ricostruzione del dopoterremoto”, collegando Via Vecchia Miano con Via Vittorio Veneto. La nuova strada oggi si chiama Via Luigi Incoronato.
Cortile del palazzo detto "Staviano" in via del Plebiscito ('o Cape 'a Chianca) |
‘A
Cupa ‘e “Nardi”:
Stradina legata alla storia di un personaggio di nome “Nardi”, che secondo una
leggenda popolare sarebbe stato ucciso per ritorsione dai “caprari”, vale a dire dai pastori di capre: personaggi molto rozzi,
un tempo considerati dei veri e propri tiranni. Alcuni anziani identificano
questa strada con la stessa Via Giorgio Amendola.
‘A
Venella areta Vigna:
Antico vico che un tempo collegava Via Vittorio Emanuele con Via Dietro la
Vigna. La strada è stata demolita e rifatta in altro modo, negli anni ‘80. Il
termine “Venella” è un toponimo locale, per indicare in genere una stretta e
breve via pedonale.
‘A Venella d’ ’o Sacramento: Un’altra antica “Venella”, situata tra Via Vittorio
Emanuele e l’attuale Via Nuova Dietro la Vigna, distrutta anch’essa dal
programma di “ricostruzione del dopoterremoto". Era chiamata così per la
vicinanza a un’edicola stradale, dedicata al SS. Sacramento. Nella mappa catastale
del 1894 questa stradina è chiamata Vico De Lino.
‘A Venella di Via del Plebiscito:
Stradina ancora oggi parzialmente esistente, che un tempo permetteva il collegamento
di Via del Plebiscito con il territorio de “Lo
Scampia”.
‘Areto Vigna: Antica stradina, in parte ancora oggi esistente, che permetteva un tempo di collegare Via del Plebiscito con l’attuale zona di Via Nuova Dietro La Vigna. Questo toponimo è forse scaturito dalla presenza nella zona di un corso d'acqua chiamato canale Vigna e, ancor prima, forse, per un antico vigneto.
Via Plebiscito a Piscinola ('o Cape 'a Chianca) |
‘Areto Vigna: Antica stradina, in parte ancora oggi esistente, che permetteva un tempo di collegare Via del Plebiscito con l’attuale zona di Via Nuova Dietro La Vigna. Questo toponimo è forse scaturito dalla presenza nella zona di un corso d'acqua chiamato canale Vigna e, ancor prima, forse, per un antico vigneto.
‘O
Canciello: Attuale
Via Ferrovia Napoli Piedimonte D’Alife. Questo toponimo deriva probabilmente
dalla presenza di una barriera mobile o di un vero e proprio cancello installato
all’estremità della via interpoderale, che un tempo metteva in comunicazione
Piazza B. Tafuri con “Lo Scampia”. Il
toponimo è riportato nella mappa di Antonio Valmagini.
Via Rutigliano
(o
Rovigliano): Attuale Via Vecchia
Miano. Probabilmente il toponimo è scaturito dalla presenza di un possedimento
(Tenimento) appartenuto ad un’antica
famiglia nobile, forse quella dei “Rutigliano”. Il toponimo è stato trovato
anche nella mappa catastale del 1894, anche se modificato con “Strada Comunale
Ruvigliano”. E’ probabile che nei secoli il termine “Rutigliano” sia stato
trasformato, dapprima in “Ruvigliano” e poi in “Rovigliano”.
‘A Fiurella: Toponimo indicante l’incrocio di Via
Miano con Via Napoli a Piscinola. Il termine è scaturito dalla presenza, in
questo luogo, di un’edicola dedicata alla Madonna Addolorata. Nella mappa
catastale del 1894, un tratto di Via Vecchia Miano è denominato “Strada
Comunale Figuretta”.
Via del Plebiscito ('o Cape 'a Chianca) |
Abbascio
ll’Acquarone:
Via Cupa Acquarola di Piscinola. Il toponimo è stato caratterizzato dalla
morfologia della zona, un tempo palustre, ove confluivano e ristagnavano le
acque pluviali provenienti dalla “zona alta” del Casale di Piscinola.
‘O
Prolungamento:
Breve tratto di strada senza uscita, posta al termine di Via Vittorio Veneto.
Costituì la prima parte realizzata del progetto di una strada di collegamento tra
Via Vittorio Veneto e Piazza B. Tafuri, iniziata verso gli anni ‘50 e non più
ultimata.
‘O Saglio
‘e scinno: Località
ubicata sull’antica strada di Via
Cupa Perillo, collegante Piscinola con Mugnano, nei pressi del confine con quest’ultimo
Comune.
Frullone
e S. Rocco: Antichi sobborghi, sviluppati
nella parte meridionale di Piscinola. Sono stati collegati, a partire dal 1861,
dalla nuova strada provinciale S. Maria a Cubito.
L’etimologia di Frullone potrebbe
ricondursi alla presenza di mulini in questa zona. Il termine “frullone” era,
infatti, adoperato per indicare un tipo di setaccio, interno al frantoio.
Cortile antico di Piscinola in fare di ricostruzione |
La nascita del toponimo di San Rocco
risalirebbe, secondo una testimonianza, all’anno 1656, quando un gruppo di
nobili napoletani, scampati miracolosamente alla peste, decisero di erigere le loro
nobili dimore in collina, creando un nuovo piccolo casale, che fu chiamato “San
Rocco”, in onore del Santo protettore contro la peste, al quale avevano fatto un
voto.
‘Ncoppa ‘a Massaria ‘e Miano: Località situata in vicinanza dell’incrocio tra Via Janfolla e Via Vittorio Veneto. E’ chiamata così per la presenza di una vecchia masseria, poi trasformata.
‘Ncoppa ‘a Massaria ‘e Miano: Località situata in vicinanza dell’incrocio tra Via Janfolla e Via Vittorio Veneto. E’ chiamata così per la presenza di una vecchia masseria, poi trasformata.
‘O Viscariello (Boscariello): Toponimo
di luogo ubicato tra l’attuale Via R. Marfella e la località del Frullone. Un
tempo la strada attraversante questa zona era denominata “Via Vecchia di
Piscinola” e, ancora, “Strada Comunale Vecchia di San Rocco” (Rif. G. Doria,
“Strade di Napoli - Saggio di toponomastica antica”).
Abbascio ‘e massarie: Località posta tra Piscinola e Mugnano e così chiamata per la presenza delle antiche masserie: “Epitaffio”, “Splendore”, “Grande” e altre ancora.
Abbascio ‘e massarie: Località posta tra Piscinola e Mugnano e così chiamata per la presenza delle antiche masserie: “Epitaffio”, “Splendore”, “Grande” e altre ancora.
‘A Via
Nova:
Via Vittorio Veneto. Toponimo attribuito alla strada realizzata intorno al 1905-13,
per collegare Piscinola con Miano e per permettere il transito del tram. Questa
strada fu chiamata inizialmente “Via Nuova Miano-Piscinola”, per distinguerla
dalla vecchia “cupa”.
Portale del cortile di Piazza V. Emanuele ('o Cape 'e Coppe) |
Abbascio
‘o Perillo:
Località situata un tempo a nord del Casale e comprendeva anche l’antica
masseria, da cui derivò il toponimo della zona e anche della strada adiacente.
La Filanda: Attuale Via Cupa della
Filanda. Questo toponimo deriva dalla presenza, nei tempi antichi, di molte filande
a sud di Piscinola, dedite alla tessitura del lino e della seta.
‘Ncoppe ‘o Monte: Località situata a nord della Via Madonna delle Grazie. Il toponimo indica la presenza di una cava di pozzolana e di tufo (chiamata ‘o monte), ivi esistente.
C'erano altre Venelle che erano presenti nel centro storico di Piscinola, specie in via del Plebiscito, in Via del Salvatore, in via V. Emanuele e in Via Vecchia Miano, indicate solo con il nome della strada principale di accesso, preceduti dalla locuzione: "a Venella de...".
‘Ncoppe ‘o Monte: Località situata a nord della Via Madonna delle Grazie. Il toponimo indica la presenza di una cava di pozzolana e di tufo (chiamata ‘o monte), ivi esistente.
C'erano altre Venelle che erano presenti nel centro storico di Piscinola, specie in via del Plebiscito, in Via del Salvatore, in via V. Emanuele e in Via Vecchia Miano, indicate solo con il nome della strada principale di accesso, preceduti dalla locuzione: "a Venella de...".
Salvatore Fioretto
L'articolo è stato interamente tratto dal libro "Piscinola, la terra del Salvatore - Una terra, la sua gente, le sue tradizioni", di S. Fioretto, ed. The Boopen, anno 2010. Tutti i diritti sono riservati all'autore.
Le foto che sono state inserite nel post sono state tratte da diverse fonti e siti web, senza alcun fine di lucro, ma solo allo scopo della libera divulgazione della cultura.
La maggior parte delle foto in BN qui inserite sono state recuperate grazie alla certosina e generosa ricerca dell'amico Gino Labruna, che qui ringraziamo con stima.
te si' scurdato 'a venella 'e sott''a chiesa
RispondiEliminaGrazie Vincenzo della segnalazione: certo, c'era anche quella anche se non molto nominata, come c'erano tante altre anche in via V. Emanuele e in via del Plebiscito. Abbiamo integrato il post con queste ulteriori locus. Grazie ancora
RispondiEliminaBuonasera, saprebbe dirmi se esisteva un Palazzo Sesti in via Cupa Acquarola all'incirca negli anni 30 del 1900?
RispondiEliminaLa ringrazio sin da ora per la risposta e, magari ci fossero anche fotografie,se può segnalarmele.
Salve, leggo solo ora. Purtroppo non abbiamo notizie di questo palazzo da lei segnalatoci. La parte edificata della cupa acquarola è rimasta praticamente immutata anche dopo lo sbarramento praticato con la costruzione delle due ferrovie. Comunque appena sarà possibile chiederò notizie a qualche abitante o anziano della zona. Intanto grazie per la segnalazione e per averci letto. Buone cose. S.F.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaBuongiorno il nome della ex caserma Boscariello deriva dal toponimo o dal un nome di un militare, del quale però non trovato riscontro?
RispondiEliminaGrazie
Ti sei dimenticato di ZICHIBAC , PUliva le pentole di rame, lo so che non è una via ma sarebbe bellissimo ricordare anche le persone che né hanno e quelle che ne fanno parte. Pensiero nostalgico e personale
RispondiEliminaSalve, abbiamo diverse volte ricordato l'artigiano della Carrara che tutti chiamavano "Zicchibbacco", deformazione del suo nome che era "Sinibaldo", come in questo dei commercianti di Piscinola, del dicembre 2015:
Eliminahttps://www.blogger.com/blog/post/edit/4831116784894940048/249366224312060510; oppure nel post "racconto di una anziana di Piscinola", che troverai sfogliando i post del blog. Zicchibbacco è stato anche menzionato in una poesia di S. Fioretto: "Chillu vico d''a Carrara". saluti e grazie per essere un lettore di Piscinolablog, continua a seguirci.
Chillu vico d"a Carrara...!
EliminaRicordo, quann'ero giuvanuttiello,
Ca 'nce passavo spisso cnnanz"a `stu vico,
E me giravo sempe, comme pe' abbetudine,
A guardà `stu posto, ca era assaje speciale...
Era `na stradulella corta, corta...,
Quase ‘na meza sagliuta...
`Nu vicariello piccerillo, ma senza asciuta...
Ca tutti cca' chiammavane, 'a Carrara!
Nun 'nce stevane negozi, no! Ne tratturie,
Ma solo case, cu cammere e cu vascie
Addo 'ace stevane ce case `na chiorma 'e gente...
Tanti operai, faticature e... poveri Cristi...
Cchiu cncoppa, `mponta 'a `sta sagliuta,
'Nce steva `na cappella d"a Maronna,
Ca teneva n'abbetiello mmano...,
Ca me pareva quase 'nu saluto...!
Giranno l'angolo, vedive 'nu vascio,
Cu 'na specie d'officina, tutt'anneruta,
Addo 'ace stave 'e case e faticave,
`Nu viecchio, ca chiammavene 'on Zichibbacco...
Vesteva sempe elegante 'o vecchiariello:
Cu 'nu panciotto e catenella argiento,
Se metteve `nnanze'a 'nu bancariello
E cu 'nu mantece, ardeva `na fiamma lenta...
E accussì cunciato,
Sia 'a vièrno, ca dint"a staggiòne,
Arrusteva 'a ramma...
E po', doppo, ìncoppa,ìnce passava ‘o stagno!
Cchiù 'nnanze, tanti piccerille
Pazziavane 'a semmana e 'a guainella
Chi a ‘nnascunnarella;
E ‘nce steva pure chi faceva 'a cucenella...!
Saglienno ‘na scalinata,
Appesa, appesa,
Se jeva a fa 'a visita addu 'nu duttore...
‘Nu mièreco condotto, assaje famoso!
Po', cchiù 'nnanze, ‘na purticella s'arapeve...
E,’ntrasatta, te purtava
Dint"a 'nu ciardinièllo
Ca pareva 'nu frisco paravisièllo...!
Tanti àrbere d'arance e d"e limoni,
Chiusi dint"a 'nu fazzulètto ‘e terra...
‘Na friscura e 'nu prufummo fino,
Ca te arrecriàvano dint"a ‘stu ciardino!
E quanno stive pe' turnà arèto,
Sempe dint'’a chella girata d"a Carrara,
Vedive, accumparè sott"a cappelloccia
‘On Giuvanne, c'ascevadint'’a ‘na gròtta...!
Traseva e asceva’o cristiano,
Cu carrate e cu mezavotte ‘mmano,
Speciarmente dint"o mumento d"a vennègna...
E accussì cunciato, cu 'nu surriso, te faceva 'nu saluto...!
Oggie, 'stu vico antico nun ce sta cchiù,
‘Nce bastaje 'nu terremoto quarant'anne fa,
Pe' distruggere tulle ‘sti bellì ccose:
Cammere, vascje e 'sti casarelle antiche...!
Fumette tutto: 'a gente schietta,
‘O verde d"o ciardino, `o viècchio Zichibbacco,
‘O mièreco, 'on Giuvanne,
Cu 'e vòtte e damiggiane, cu `o mantece e gravune...!
`E purtajene tutti assaje luntano,
Spartuti, dint"e "case popolari"...
Pure 'a povera Maronna jette luntano...
E nisciuno turnàje cchù… Nisciuno cchiù!
Buongiorno, tra via Vittorio Veneto e via Janfolla c'è un edificio con pilastri azzuri ed una curiosa soluzione d'angolo. Qualcuno ha notizie circa la sua costruzione?
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