domenica 25 agosto 2013

I fieri contadini di un tempo: Alesio 'a canella!



Alesio e i suoi polli…!


Alesio, soprannominato “'a canella” (chiamato così per il suo attaccamento al lavoro: paradigma che sta per “lavorare come un cane”), era un conosciutissimo e preciso contadino di Piscinola. Coltivava in regime di mezzadria un appezzamento di terreno nella zona di Piscinola chiamata ‘o Canciello, a ridosso della linea ferrata della celebre ferrovia Piedimonte. Egli doveva, per impegno contrattuale, dare al proprietario del fondo coltivato (detto comunemente “'o signore d’’a terra” o semplicemente "'o signore"), tra i vari corrispettivi in natura stabiliti, anche sei polli ruspanti, da spedire al mentovato signore, nel mese di agosto di ogni anno.
Quell'anno Alesio i polli li spedì alquanto mingherlini... !
Il proprietario ebbe motivo di protestare con il suo colono, asserendo che i polli tanto ruspanti, poi, non erano affatto, come era stato convenuto...!!
Alesio, che era un buontempone, con il suo celebre sarcasmo se la prese con spasso anche in quella circostanza e disse al famoso proprietario di non dubitare e, riprendendosi in carica i famosi pollastri, promise al signore che li avrebbe allevati ancora per un po' di giorni, per renderli ruspanti e al gusto desiderato, come meritato dal “padrone"...
Passò del tempo e il signore della terra, incontrando il suo colono, ritornò alla carica, chiedendo ad Alesio notizie sullo stato dei suoi polli....e Alesio, sempre con la sua inconfondibile vena sarcastica, non si sbilanciò più di tanto e replicò più volte al signore, che i polli stavano a crescere secondo le aspettative desiderate…!
Cosi la storiella si ripetette per diverse volte ancora..., finché il vecchio proprietario capì di dover rinunciare per sempre a quei polli, ormai passati sulle altrui tavole...!!

Alessio, così si chiamava all'anagrafe, era un bravissimo realizzatore di pagliai, a Piscinola e nel circondario molti gli chiedevano consigli per la costruzione e lui, molto generoso, non disdegnava mai di dare un aiuto, anche fisico.
In occasione dei festeggiamenti del SS. Salvatore, per i quali tutti gli antichi piscinolesi avevano un attaccamento particolarissimo e ci tenevano molto a festeggiare ogni anno degnamente il loro Protettore..., Alessio consentiva di far allestire, nel terreno coltivato, i numerosi mortai occorrenti per i fuochi pirotecnici e non disdegnava ad accendere in prima persona le micce dei fuochi.
Era una persona minuta di statura, semplice e riservata, ma sempre gioviale, dotata di una forza di volontà fuori dal comune, una persona precisissima. L'ho conosciuto in tenerissima età, quando lui era avanzato negli anni e conservo di lui un ricordo molto bello, specialmente quando veniva a trovarci a casa.
Uomini di altri tempi purtroppo!.
Alessio, mio zio materno, è stato un grandissimo piscinolese, di cui mi reputo di esserne un fiero discendente.

Salvatore Fioretto
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Nelle foto postate sopra, in ordine: a) foto dall'alto della località di Piscinola detta 'O Canciello,  a) Stampa ottocentesca "Costumes de evirons de Naples" e, qui sopra, c) antico vialetto di accesso alle campagne di Piscinola ai giorni nostri.

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