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San Francesco d'Assisi, patrono d'Italia e compatrono di Napoli |
La città di Napoli, che vanta una storia tre volte millenaria, con tante bellezze monumentali, artistiche e paesaggistiche, ha anche tanti primati che la rendono unica al mondo, tra questi annovera forse quello più curioso e unico nel suo genere, ovvero di aver scelto nel corso dei secoli una schiera di santi definiti "Compatroni" da affiancare al protettore principale della città, San Gennaro, realizzando una specie di corte d'onore... Questi santi, che superano i cinquanta, sono stati scelti per far fronte alle diverse criticità del momento, che affliggevano la città, come i problemi socio-economici (carestie, rivoluzioni), le calamità naturali (eruzioni, terremoti, siccità e inondazioni), oppure le epidemie (peste, colera, tifo) o le guerre. Spesso erano anche i conventi, le arciconfraternite oppure le famiglie nobili che avevano a cuore un "proprio" santo da fare eleggere a "compatrono di Napoli", specie se appartenente all'ordine monastico oppure se un discendente familiare della propria linea genealogica aristocratica; a tal fine bastava far realizzare a proprie spese una statua
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Santa Chiara |
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Santa Maria Maddalena |
Nell'anno 1646 fu inaugurata la nuova Cappella del Tesoro di San Gennaro (13 dicembre), che fu chiamata "Tesoro Nuovo", per distinguerla dalla precedente, con l'accesso diretto, in linea con la Cattedrale; e qui furono trasferiti tutti i reliquari e le statue contenute.
Nell'anno 1672 la Deputazione di San Gennaro affidò all'argentiere Aniello Treglia l'incarico di cesellare il "corpo" in argento delle sei statue preesistenti, sostituendo le parti antiche di legno.
Dopo i sei compatroni preesistenti nel "Tesoro Vecchio", la prima statua a essere realizzata interamente in argento fu quella di San Tommaso d'Aquino, dichiarato compatrono di Napoli nel 1605.
Nei secoli seguenti il numero di compatroni aumentò in maniera considerevole, si passò dai trenta santi del XVII secolo, ai sei del XVIII secolo, ai dodici del XIX secolo, ai quattro del XX secolo e a uno soltanto nel primo quarto del XXI secolo.
Molto bella e suggestiva era la cerimonia che si svolgeva per accogliere un "nuovo santo" eletto compatrono di Napoli. Si allestiva per l'occasione un sontuoso catafalco nella piazza principale del Sedile dove si trovava la chiesa o il monastero proponente il compatrono, con sopra esposta la nuova statua del santo in argento. Poi si svolgeva una solenne processione, a cui partecipavano tutte le statue d'argento dei santi compatroni, con le reliquie di San Gennaro (Imbusto e reliquario del sangue), accompagnate dall'arcivescovo e dal vicerè di Napoli in carica.
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Santa Patrizia |
Per descrivere l'elenco delle statue d'argento dei Santi Compatroni, abbiamo preso in prestito la trattazione contenuta nel libro: "GUIDA STORICO-ARTISTICA DELLA R. CAPPELLA MONUMENTALE DEL TESORO DI S. GENNARO", compilata dal Cav. Luigi Stabile, Professore onorario dell'Istituto di Belle Arti di Napoli, dell'anno 1877. Il libro, oltre a contenere le date di realizzazione delle statue e, in alcuni casi, il nome dell'argentiere cesellante l'opera, sono riportate anche il peso in libbre e una valutazione estimativa nei Ducati del tempo, per ciascuna statua.
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Medaglia celebrativa coniata in occasione dell'elezione di S. Maria Francesca delle Cinque Piaghe (1901) |
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"STATUE DI ARGENTO DELLA CAPPELLA DEL TESORO DI SAN GENNARO.
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Sant'Andrea Avellino |
La Statua di S. Tommaso di Aquino fu eseguita nell'anno 1605: il suo peso è di libbre 93; ed il valore si stima ducati 1400.
La
statua di S. Biagio, fatta nel 1690 venne rubata, mentre trovavasi
nella sua Chiesa nel 1810. Nel 1816 fu sostituita di legno e nel 1856
nel morire il Giudice Sig. Francesco Sorrentino, lasciò un legato di
ducati 2000 per eseguirsi in argento , quindi col modello dello scultore
Francesco Citarella si eseguì, e costò ducati 2140.
La statua di S. Andrea d'Avellino, lavoro eseguito nel 1625, peso libbre 62 più once 7, ed il suo costo è di ducati 1000.
Idem di S. Patrizia, opera di Leonardo Carpentiero, realizzata nel 1625, di peso libbre 67, costo ducati 1000.
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Santa Rita da Cascia |
La statua di S. Domenico, eseguita nel 1641 (secondo alcuni su disegno del Sammartino): il peso è di libbre 85 e trappesi 15, e costò ducati 1360 .
Idem di S. Giacomo della Marca, di peso libbre 56 di valore ducati 848 .
Idem di S. Antonio di Padova, fatta nel 1650; di libbre 66 ed once 7; stima ducati 922 .
La statua di S. Teresa, eseguita nel 1664 con disegno di G. Giacomo Vaccaro eseguita dagli argentieri Fratelli Blasio; il peso è di libbre 101 più once 11 il costo ducati 2000.
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Sant'Anna |
Idem di S. Francesco Saverio, (eseguita da Giandomenico Vinaccia, tra il 1663 e il 1692), peso libbre 63 ed once 11 valore ducati 900.
Idem di S. Filippo Neri, peso libbre 76 ed once 4, costo ducati 1200.
Idem di S. Gaetano, peso libbre 82 once 5 e trappesi 15 valore ducati 1360.
La statua di S. Agnello, il peso libbre 72 costo ducati 1200.
Idem di S. Attanasio (o Atanasio), eseguita nel 1673, il peso è di libbre 52 più once 6, il valore ducati 800.
Idem di S. Aspremo, fatta nel 1673 , il peso libbre 57 ed once 5 costa ducati 909.
Idem di S. Agrippino, eseguita nel 1673, il peso è di libbre 71 : più once 4; il valore ducati 1200 .
Idem di S. Eufebio , fatta nel 1673, il peso libbre 54 once 11 ; stima ducati 800.
Idem di S. Severo, lavoro del 1673, peso libbre 61 once 10 trappesi 15: costo ducati 950.
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Sant'Antonio Abate |
Idem di S. Nicola di Bari, eseguita nel 1675, peso libbre 75 più once 9 valore ducati 1230.
La statua di S. Gregorio Armeno, lavoro del 1676, peso libbre 104 ed once 6: stima ducati 1500 .
Idem di S. Chiara, fatta nel 1689 (da Lorenzo Vaccaro), peso libbre 57 once 6 e trappesi 15: costo ducati 790.
Idem di S. Giuseppe, fatta nel 1690 (da Giandomenico Vinaccia), peso libbre 95,
once 11 trappesi 7½ valore ducati 1460 .
Idem di S. Pietro Martire, eseguito nel 1690, peso libbre 48 once 6 trappesi 15 costo ducati 780 .
Idem di S. Francesco di Assisi , eseguita (da Giandomenico Vinaccia) nel 1691 peso libbre 75 ed once 2 valuta ducati 1230.
Idem dî S. Michele Arcangelo; fatta nel 1691 il peso è di libbre 101 e trappeso 1 stima ducati 1465.
Idem di S. Maria Maddalena dei Pazzi, é seguita nel 1692 , prezzo ducati 850.
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Santa Geltrude |
Idem di S. Giovanni Battista, eseguita nel 1695, (da Lorenzo Vaccaro), peso libbre 83 ed once 7, costo ducati 1400.
Idem di S. Francesco Borgia, fatta nel 1695 peso libbre 67 once 5 trappesi 15, valore ducati 960.
Idem di S. Maria Egiziaca, eseguita nel 1699 (da Lorenzo Vaccaro), peso libbre 77 ed once 9 costo ducati 1250.
Idem di S. Candida juniore, fatta nel 1699 peso libbre 75 più once 10; valore ducati 1651.
Idem di S. Antonio Abate, eseguita nel 1707 peso libbre 71 ed once 3 , costo ducati 1230.
Idem di S. Ignazio, fatta nel 1754 peso libbre 100 ed once 9 stima ducati 1560.
La statua di S.ª Maria Maddalena penitente, eseguita nel 1757 peso libbre 77 ed once 9. Il suo valore si stima di ducati 1250.
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Santa Lucia |
La statua di S. Irene, fatta nel 1760, peso libbre 103 e trappesi 15, valutata ducati 1468 .
Idem di S. Emiddio, eseguita nel 1760, peso libbre 91 ed once 4, costo ducati 1360.
Idem di S. Raffaele Arcangelo, fatta nel 1797, peso libbre 188 ed oncia 1, valore ducati 2850 .
Idem di S. Luigi Gonzaga, eseguita nel 1835 , costo ducati 1800.
Idem di S. Agostino fatta nel 1836, valore duc. 2000 .
Idem
di S. Vincenzo Ferreri, fatta nel 1838 dall'Artefice Luigi Capozzi con
disegno del Cav. Camillo Guerra , valore ducati 3000 .
Idem di S. Alfonso de Liguori, eseguita nel 1840, il suo costo fu di ducati 1610.
Idem di S. Anna fatta nel 1842 con modello del professore Francesco Citarella: valore ducati 3000
Idem di S. Francesco Caracciolo, eseguita nel 1843 con modello dello scultore Francesco Citarella, costo ducati 2300.Idem di S. Pasquale, eseguita nel 1845, lavorata dall'argentiero Vincenzo Caruso, stima ducati 3000.
La statua di S. Giovan Giuseppe della Croce, fu fatta nel 1845 lavorata da Raffaele Capozzi, valore ducati 3000.
Idem di S. Rocco, eseguita nel 1856 in Argento da
Mariano Florio; valore ducati 1765.
Idem di S. Francesco di Geronimo, fatta nel 1840, costo ducati 1121.
Volendo
ora dare una cifra totale di tutte le somme delle Statue di Argento,
esistenti nel tesoro di S. Gennaro; diremo che ascendano a ducati 73.118.
A questa somma però bisogna aggiungere la statua della Immacolata Concezione, di proprietà esclusiva della Cappella, fatta realizzare nell'anno 1659 (dalla Città di Napoli - Capitolo Metropolitano): il suo peso è di libbre 171 ed oncia 1. di argento, ed il suo costo è di ducati 3600.
La quale somma aggiunta alla precedente, si ha il totale di ducati 76.718".
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San Giovanni Battista |
Le statue dei "Santi Compatroni" descritte nel libro di Luigi Stabile sono in totale "47", mentre quelle che oggi compongono il cosiddetto "Tesoro di San Gennaro" sono in tutto "53", infatti nell'elenco redatto nel 1877 mancano "6" statue aggiunte negli anni seguenti, ossia:
-San Gioacchino, 1895
-Santa Maria Francesca delle cinque piaghe, 1901
-Santa Geltrude, 1927
-Santa Rita da Cascia, 1928
-Santa Lucia, 1903
-Santa Giovanna Antida Thouret, 2009.
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Sant'Emiddio |
Risulterebbe, inoltre, che per San Gerardo Majella, pur comparendo nell'elenco dei santi compatroni di Napoli, non è stato completato l'iter previsto, con la realizzazione della statua d'argento da depositare nel "Tesoro di San Gennaro".
Nei secoli passati le statue argentee dei Compatroni erano portate tutte in processione, accompagnando l'imbusto di San Gennaro e il tabernacolo con la reliquia del sangue; per tale usanza occorrevano almeno 200 portatori, senza contare gli ausiliari pronti a dare il cambio e che trasportavano anche le quattro forcelle di sostegno provvisorie in legno, tuttavia nei tempi moderni il numero delle statue che sfilano in processione è andato a diminuire sensibilmente, anche se negli ultimi anni
alla "processione di maggio" (che è fissata secondo la tradizione nel sabato che antecede la prima domenica di maggio), vengono fatti sfilare solitamente una ventina di santi, portati come sempre a spalla, per le strade di Napoli antica, dalla Cattedrale, fino alla basilica di Santa Chiara. Singolari sono stati un paio di episodi capitati nei primi anni '80 del secolo scorso, quando per il trasporto di tutte le 52 statue dell'epoca, in mancanza di portatori, furono impiegati dei Taxi cittadini..., diciamo che la fantasia dei napoletani non conosce mai limiti...!
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San Severo |
Oggi pomeriggio, già a partire dalle ore 16:30, si rinnova questa tradizione napoletana, in ricordo delle varie traslazioni delle reliquie di San Gennaro, ricorrenza che già era festeggiata nell'VIII-IX secolo, e che nel Rinascimento ebbe il suo massimo splendore, quando era chiamata "Processione degli Inghigliardati", perchè i sacerdoti, i diaconi e i canonici che partecipavano alla processione usavano ornarsi di frasche, fiori e cingendosi il capo con ghirlande. Le rose d'argento, che ancora oggi ornano il reliquario che trasporta la teca del sangue, sono un retaggio di questa antica tradizione napoletana. Alla processione parteciperanno le statue d'argento del santi compatroni che, come si è visto, da oltre quattrocento anni danno onore e lustro al patrono San Gennaro e protezione alla città di Napoli. Buona festa a tutti!
Salvatore Fioretto
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Santa Giovanna Antida Thoudret |
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San Rocco |
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San Francesco Caracciolo |