| Foto della banda sul sagrato della chiesa del SS. Salvatore a Piscinola, 1953 |
Più volte nei racconti di questo Blog
abbiamo fatto cenno al corpo musicale di Piscinola, vale a dire a quell'organismo musicale
che per tanti decenni del secolo scorso e per diverse generazioni, fu vanto e
onore del quartiere di Piscinola, che fu chiamata semplicemente "Banda
Musicale di Piscinola", adesso è giunto il momento di descrivere in maniera
più completa e, per quanto possibile dettagliata, tutte le notizie storiche riguardo l'attività, i direttori musicali,
i musicisti componenti e gli aneddoti raccolti in questi anni di ricerca, il tutto per ricordare questa bellissima
esperienza artistica dei giovani dell'epoca, che a distanza di più lustri, ancora oggi ci
inorgoglisce, per grande merito, per audacia e dedizione!
Iniziamo con dire che della vocazione musicale radicata nel nostro territorio si trovano diverse
tracce antiche, come ad esempio nel poemetto in vernacolo, scritto nel 1787 da Nunziante
Pagano, dal titolo: “Mortella D’Orzolone, Poemma Arrojeco”. Nel
canto II, troviamo la seguente strofa, nella quale è citata Piscinola e la sua vocazione musicale:
[…] A Ppasca, e ffuorze fuorze a Carnevale,
Chella respose, e nce vo fa no nvito
De quanta nce nne stanno a sto Casale,
Pe fa fa annore a mmene, ed a lo Zito:
E ppe nce fa na festa prencepale,
Nce vo chiammà li suone de Melito,
De Pescinola, Polleca, e Cchiajano,
e dde Marianella e dde Mugnano.
Mmperzò, Petrillo mio, conto le juorne
Pe nzi che non se fa sta parentezza;
Uh se navimmo d’allommare forne!
Uh se nce perzo moro d’alleggrezza! […]
Per avere una testimonianza storica successiva, dobbiamo arrivare all'anno 1902,
quando in una recensione giornalistica, sulla testata napoletana: "La
Propaganda", dell'anno 1902, si fa riferimento a un certo Natale Bonaurio (o Bonagurio),
che aveva rivestito il ruolo di capobanda nel disciolto complesso musicale di Piscinola, e
che costui si fosse adoperato anche alla sua rifondazione. Questa notizia,
molto significativa, è la dimostrazione storica che la banda di Piscinola era già presente
nel decennio precedente, ovvero alla fine dell''800, e che dopo avere avuto un
suo ciclo di attività più o meno florido, sarebbe giunta al declino e al suo scioglimento. In un'altra
notizia, ricavata sempre dal giornale "La Propaganda", vengono
menzionati anche alcuni dei componenti della banda di Piscinola, tra questi,
oltre al citato capobanda musicale Bonaurio, anche Montesano B., Esposito e
Filippo Palladino. Di questi componenti, Montesano, è sicuramente il maestro don
Beniamino, personaggio eclettico piscinolese, a cui abbiamo già dedicato un
post negli anni trascorsi, descrivendo le sue composizioni e le attività musicali, oltre che dell'insegnamento musicale ai giovani di Piscinola. Deduciamo che potrebbe essere stata la sua
partecipazione, fin da giovanissimo al complesso bandistico ad aver stimolato
e aiutato a scoprire il suo estro musicale.Onofrio Piccolo, nato a Piscinola, era stato maresciallo e musicista in carriera nella banda della Regia Marina Italiana (suonava la tromba). Una volta congedato e ritornato a Piscinola, aveva dedicato il suo tempo libero alla formazione di giovani aspiranti musicisti e alla direzione del complesso bandistico locale. All’epoca era motivo d’orgoglio per una comunità o un paese avere una propria banda musicale e Piscinola, che conservava ancora i caratteri originari di borgo agricolo, era uno di questi.
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| La banda posa sulla banchina della stazione di Piscinola della Piedimonte d'Alife, anno 1929 |
Sempre osservando questa foto, si può notare la presenza di alcuni strumenti musicali particolari che erano in dotazione della banda, come i due timpani in rame, le campane e il triangolo, sono questi degli strumenti specialistici, la cui presenza dimostrano il particolare livello artistico musicale raggiunto dal complesso musicale, e che consentivano a questo di poter eseguire sinfonie e brani scelti di opere liriche anche complesse.
Durante la gestione del maestro Onofrio Piccolo iniziò a formarsi, e fu allievo prediletto, il maestro Natale Ciccarelli che era originario di Marianella, fino a diventare, nei decenni seguenti, il capobanda del complesso musicale. Del maestro Ciccarelli descriveremo nel seguito del racconto altri aspetti della sua vita legati al complesso bandistico musicale.
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| Scuola "Torquato Tasso" nell'anno 1929, foto cartolina |
Trascorsero altri anni di esercizio musicale della nostra banda e sopraggiunse il triste periodo della seconda Guerra Mondiale e dell'occupazione Aglo-americana; durante questi anni l'attività della banda musicale fu sospesa, così come avvenne per ogni attività cittadina, in attesa di tempi favorevoli.
La Banda musicale fu ripresa e ampliata nel Dopoguerra dal maestro Pasquale Santoro e fu intitolata “Concerto Musicale Onofrio Piccolo”, in onore del maestro Piccolo, ormai scomparso.
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| La banda di Piscinola a Secondigliano, anno 1946. Al centro della foto il maestro Pasquale Santoro |
Il maestro Santono, oltre alla banda di Piscinola, diresse altri complessi da lui formati, tra i quali ricordiamo: la Banda di Pianura (Napoli), "Città del Vesuvio", "Città di Vietri sul Mare", "Città del Mediterraneo" e tante altre. E' stato un abile organizzatore anche di tanti concerti lirici e di concorsi di "voci nuove".
Il maestro Santoro creò per essa una ricca e nuova divisa, unica per tutti i componenti del “corpo”, costituita da un abito completo nero, con giacca a doppio petto, bottoni dorati e berretto nero, con effigie dorata rappresentante una "medusa" sopra a una lira musicale (che appare come fiamma mossa dal vento), simile a quella degli ufficiali dei Bersaglieri. Altre mostrine dorate a forma di ramo d’ulivo erano poste ai due lati del bavero, mentre sul braccio sinistro era applicata una lira dorata. Sotto la giacca doveva era indossata una camicia bianca con cravatta nera. L’ordine nel vestire e nello sfilare era d’obbligo. Pare che Santoro usasse infliggere addirittura delle multe per gli inadempienti! Il Maestro si adoperò soprattutto nella formazione dei giovani musicisti, fornendo a questi lezioni serali gratuite, utili per far apprendere la teoria musicale e lo studio strumentale. Le sue capacità didattiche furono sbalorditive, considerando che riusciva proficuamente a formare giovani che lavoravano tutto il giorno, che esercitavano in gran parte mestieri faticosi, come contadini o muratori.
La gestione del maestro Azan durò fino al 1950, quando passò a dirigere la Banda musicale del suo paese, a Frignano Maggiore.
Dopo Azan, ci fu una brevissima parentesi di due anni con la conduzione del maestro Romanelli e, poi, la direzione della banda fu di nuovo affidata all’ormai veterano maestro Santoro, che la diresse fino al 1957.
A metà degli anni '50 la Banda fu scelta dal comitato di festeggiamenti di Procida per sfilare durante l'annuale e celebre processione dei “Misteri”, che si svolge ancora oggi del periodo pasquale. La banda di Piscinola partecipò, poi, al raduno bandistico interegionale tenutosi a Salerno, sempre in quel periodo (intorno al 1952), concorrendo con le più prestigiose bande campane e di fuori Regione.
Il maestro
Santoro non usava mai camminare in “testa” alla banda, ma si limitava a
seguirla a distanza. Solo a Salerno, egli sfilò subito dopo
il cartello “Corpo Musicale di Piscinola”. Al termine del raduno, la
città di Salerno consegnò al maestro e alla Banda una targa ricordo.Spesso si organizzavano le prove all’aperto, sul sagrato della chiesa o nei cortili dei palazzi “Grammatico” e “Chiarolanza”. Le prove generali si tenevano, oltre che sul sagrato della chiesa, anche nel cortile della scuola "T. Tasso"; la banda in queste circostanze era sempre attorniata da molti Piscinolesi, che accorrevano ad ascoltare della “buona musica”.
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| Foto della banda che sfila durante una processione per le strade di Piscinola, anno 1956 |
-Cuore
Abruzzese;
-Ernani;
-Gigliona;
-Mosè;
-Sant'Eliana
(Sarappo);
-La
campana di S. Giusto;
-La
Leggenda del Piave;
-Cuore
Siciliano;
-Vogliamo
a Dio;
-Capricciosa;
-Sfilata.
Mentre i "pezzi scelti", eseguiti durante il concerto serale sul palco, erano le Ouverture e i brani (arie) celebri delle opere liriche:
-Nabucco,
-Trovatore,
-Rigoletto,
-Norma,
-Pagliacci,
-La
forza del Destino,
-Boheme,
-Traviata,
-Madame
Butterfly,
-Vespri
Siciliani,
-Barbiere
di Siviglia,
-Carmen,
di Bizet,
-Cavalleria
Rusticana.
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| Cassa Armonica ed esibizione di una banda (foto repertorio) |
Alla conclusione di ogni concerto, svolto sul palco, veniva sempre esibita la celeberrima "Rapsodia Partenopea", arrangiamento composto dal maestro
Raffaele Caravaglios, chiamato comunemente "Canzoniere napoletano". Il "Canzoniere" è
un riassunto in musica di brani e ritornelli celebri, scelti dalle
canzoni classiche napoletane e adattate per essere suonati dalla banda.
La banda di Piscinola fu sempre amata e
apprezzata dai Piscinolesi e dal suo circondario, tantissimi sono coloro che la ricordano ancora oggi con immutabile
affetto, tanto che durante le tombolate natalizie, al numero “55”, che nella
smorfia napoletana simboleggia “la musica”, si suole qui usare l’espressione di: “‘A
musica ‘e Piscinola!”.
(segue nella seconda parte)
Salvatore Fioretto
Questo post è dedicato alla memoria di mio padre, Luigi Fioretto, appassionato e bravo sassofonista della banda di Piscinola, dal 1946 al 1960, che ha conservato per tutta la vita, nel cuore e nella mente, la sua esperienza musicale nella banda di Piscinola. Questa dedica vuole essere un personale riconoscimento per avermi trasmesso quei preziosissimi valori che sono l'umanità e la passione per le nostre tradizioni, un complesso di emozioni che arricchiscono il mio animo e mi conducono a perpetuare la comune passione per la banda musicale!
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