Desideriamo con questo post ricordare un personaggio piscinolese che è stato un esempio per volontà di riscatto sociale e per crescita artistico-professionale, riuscendo a scalare le vette del successo e dell'affermazione nel mondo dell'arte cinematografica italiana, parliamo di Gaetano di Vaio. Ecco una sintetica biografia che abbiamo scritto in dedica:
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Gaetano di
Vaio, nacque a Piscinola nel 1968, in una famiglia povera e numerosa. Dopo una
infanzia difficile e dopo aver sperimentato la vita in
collegio e anche la detenzione, riuscì a risollevarsi socialmente e culturalmente, iniziando a
intraprendere un impegnativo percorso di studi, sia da
autodidatta che impartito. Tra gli anni 2001 e 2003 partecipò con entusiasmo all’esperienza
teatrale de “I ragazzi del Bronx Napoletano”: una compagnia organizzata e
diretta dall’attore e scrittore piscinolese, Peppe Lanzetta.
Passò a
cimentarsi nel mondo del cinema, inizialmente con comparse e ruoli marginali,
specie nei cortometraggi. Tra le sue partecipazioni ricordiamo il film
"Take Five" (2013) di Guido Lombardi, nel quale interpretò la parte
di Gaetano. Ma il vero successo della sua vita fu intraprendere l’attività
di produttore cinematografico.
Nel 2003 fondò
l'Associazione Culturale "Figli del Bronx", divenuta in seguito una società di produzione cinematografica: “Bronx Film”, dedicandosi anche a una serie di eventi culturali cittadini
legati alle attività sociali, dove cercava di coinvolgere le realtà più dissestate della città. Da quel momento
la sua produzione divenne significativa e coronata di riconoscimenti da parte della
critica e non solo, ricevendo premi e successi. Ecco la presentazione della società:“La Bronx Film di Gaetano Di Vaio è diventata in pochi anni una delle realtà
indipendenti più interessanti nel mondo della produzione cinematografica
italiana. Ha realizzato cortometraggi, documentari e lungometraggi presentati
nei più prestigiosi festival nazionali ed internazionali, ottenendo importanti
riconoscimenti. Sempre attento al tema del sociale, delle ingiustizie e dalla
parte dei più deboli, è un punto di riferimento per la cinematografia
indipendente”.
Di alcune pellicole prodotte, Di Vaio fu anche scrittore, attore, sceneggiatore e regista. Tra i lavori che ha diretto e che ha partecipato anche come attore, ricordiamo: "Sotto la stessa luna"
(2005) di Carlo Luglio, "Il loro Natale" (2010), "Napoli,
Napoli, Napoli" (2010) di Abel Ferrara, "Radici" (2011) di Carlo Luglio,
"Interdizione perpetua" (2012), "L'uomo con il megafono"
(2012) di Michelangelo Severgnini ed "Veleno”
con Luisa Ranieri,
Massimiliano Gallo e Salvatore Esposito. Significativa fu anche la sua
partecipazione come attore nel film “4-4-2
- Il gioco più bello del mondo”, di Roan Johnson.
Ma l’opera
che gli diede il maggior risalto mediatico e riconoscimenti, è stata sicuramente la produzione del cortometraggio "Napoli,
Napoli, Napoli", (prodotto insieme a "PFA Films" e a "Minerva Picture Production & Marketing"),.
diretto da Abel Ferrara (2007)
e presentato alla "Selezione Ufficiale Fuori Concorso", della "66^ Mostra di Arte
Cinematografica di Venezia".
Nel 2010 ha cooprodotto, con "Indigo Film", il corto “Vomero Travel” (Giornata
degli autori 67^ Mostra di Arte Cinematografica di Venezia). Altra pellicola prodotta
è stata: "Take Five", opera seconda di Guido Lombardi, con il quale
ha anche scritto il soggetto del film.
Ancora nel 2010, sempre a Venezia, presentò il documentario "
Il loro Natale", nella sezione "Controcampo Italiano"; in questo progetto, oltre che produttore, fu anche regista.
Nel 2013 si è cimentato anche come
scrittore, con il romanzo autobiografico: "Non mi avrete mai", scritto
insieme a Guido Lombardi (pubblicato da Einaudi Stile Libero, nel 2013), romanzo presentato in tanti talk show televisivi e interviste giornalistiche, nelle quali narrò con orgoglio la sua redenzione sociale e la carriera professionale intrapresa.
Dal 2014 recitò anche nella prima serie di “Gomorra”, tratto dal romanzo di Roberto Saviano, nel quale interpretò il personaggio del “Baroncino”.
Si può dire che il 2015 fu l'anno più ricco di opere e riconoscimenti. Iniziò l'anno con la produzione della pellicola “Largo Barracche”, della quale fu produttore e regista. Seguì il film prodotto "Per amor vostro", diretto da Giuseppe Gaudino, che fu presentato a Venezia nello stesso anno 2015, dove vinse la "Coppa Volpi".
Purtroppo la sua intensa vita si è spenta prematuramente il 22 maggio di quest’anno, all’età di 56 anni, in seguito a un brutto incidente stradale, avvenuto nei pressi di Giugliano e dopo il disperato ricovero ospedaliero in terapia intensiva. Ai suoi funerali, celebrati a Napoli, nella chiesa degli artisti di San Ferdinando, hanno partecipato tantissimi rappresentanti del mondo artistico e culturale cittadino, diversi provenienti anche da Roma e da altre città italiane, rendendogli l’ultimo saluto e un attestato di riconoscenza, per aver ammirato la sua energia, la sua voglia di riscatto e la sua generosità offerta per dare una possibilità anche agli altri.
Nel giorno seguente ai funerali, tutti i giornali italiani hanno dedicato un articolo in ricordo di Gaetano Di Vaio; tra essi "Il Messaggero", sul quale si leggeva un articolo intitolato: “Gaetano Di Vaio, folla ai funerali a Napoli. Martone in chiesa: Qui per inchinarmi all’artista”.
Salvatore Fioretto