Tra i tanti personaggi del mondo dell'arte che sono nati o che hanno vissuto la loro vita nel quartiere di Piscinola, ci piace in questo post ricordare un grande artista, che ha mostrato il suo talento non solo nella musica, ma anche nella pittura e nelle arti grafiche espressive, parliamo del maestro Luciano Gargiulo.
Gargiulo si trasferì fin dalla giovane età a Piscinola, andando ad abitare con la sua famiglia poco distante dalla piazza principale del quartiere. Si iscrisse e frequentò il liceo artistico di
Napoli, i suoi riferimenti didattici furono, tra gli altri, i maestri Guido Tatafiore, Goffredo
Godi e Raffaele Lippi.
Dopo aver conseguito la licenza, si iscrisse e frequentò la Facoltà di Architettura dell'Università Federico II. In questi anni della sua gioventù risale il suo primo approccio nel mondo dell'arte, nel campo sia musicale che pittorico. Iniziò presto a frequentare lo studio del pittore A. De Stefano. La passione per la musica iniziò ancor prima, quando aveva meno di dieci anni e iniziò a suonare, con il fratello Renato, i primi strumenti rudimentali; spesso erano strumenti per giochi di bambini. Luciano si dilettava a suonare una rudimentale batteria, mentre il fratello Renato ebbe in dono dai genitori una piccola fisarmonica...
Considerando la dedizione e la passione che Luciano mostrava per la conoscenza musicale, il papà lo iscrisse alla scuola privata impartita da un noto insegnante della zona, allorquando il bambino non aveva ancora compiuto otto anni. Ebbe la sfortuna di perdere in giovane età il proprio genitore e con il fratello Renato si strinse con molto affetto e dedizione alla cara madre.
Conobbe e frequentò gli artisti che erano originari della zona, particolarmente i cantanti Mario Musella, James Senese ed Enzo Avitabile, con i quali, oltre a stringere una bella e sincera amicizia, ebbe anche modo di scambiare importanti esperienze musicali. Partecipò ai primi complessi musicali della zona, con il complesso "I Fauni", organizzato dal maestro Gennaro Silvestri, poi con "The Bordy Brothers", assieme a Pasquale Santoro, e con il complesso di Lello Caravaglios, dal titolo omonimo.
Ben presto, soprattutto per le sue doti artistiche musicali, si trovò inserito nel giro del grande circuito degli artisti più conosciuti di Napoli e di fuori città, fino a diventare per diversi anni il batterista del complesso musicale del cantante Peppino di Capri. Nella sua abitazione di Piscinola ha impartito lezioni di musica, soprattutto l'insegnamento della batteria, a tanti giovani del territorio. Anche Renato Gargiulo seguì le orme artistiche musicali del fratello Luciano e si diplomò al Conservatorio di Napoli, in pianoforte.
Dal lato pittorico Luciano Gargiulo non è stato da meno. Nell'anno 2000 ha partecipato alla mostra espositiva tenuta al Vittoriano di Roma; successivamente espose le sue opera alla Mostra Biennale di Venezia, su invito dell'allora direttore artistico Vittorio Sgarbi. E nello stesso periodo, sempre su invito di Vittorio Sgarbi, ha partecipato al festival di "Spoleto Arte".
In una intervista rilasciata sul magazine "Informare", dal titolo "Luciano Gargiulo: L’arte tra
musica e pittura", ecco come il Maestro rispondeva a una serie di domande del cronista: "Quali posizioni
attribuisce alla pittura ed alla musica all’interno della sua vita?
“Esse sono senz’altro delle cose
vitali. Potrei quasi definirle come degli elementi naturali che caratterizzano la
mia vita. Non un lavoro, o un mestiere che porta ad essere assatanato ed a non
cogliere l’essenza e la spiritualità di noi come essere viventi”.
A quale quadro risulta essere più
legato?
“Io amo i miei quadri così come
amo i miei figli. Nessuno di essi mi è più caro, e viceversa. Questo perché ho
sempre fatto della pittura una passione e non un lavoro. Probabilmente il
quadro che presenterò a Spoleto Arte è un lavoro a cui tengo moltissimo, forse perché
mostra il mio carattere napoletano, e in quanto tale sono legato alla cultura
napoletana ed i suoi eterni personaggi, quali Eduardo De Filippo.”
Per concludere, un consiglio per i ragazzi che si avvicinano all’arte,
alla pittura ed alla musica.
“Premettendo che io apprendo
molto di più dai giovani che dai miei coetanei, dico ai miei alunni, ai ragazzi
che si avvicinano al mondo dell’arte, ma in generale al mondo adulto, di non
perderei mai il sorriso, dovranno essere sempre sorridenti verso la vita. E nelle
avversità. Bisogna sempre cercare di esaltare il lato migliore delle cose”.
Il maestro Luciano Gargiulo nei tempi recenti si era trasferito con la sua famiglia a Caserta, dove si è spento nell'anno 2021.
Dalle tante persone che lo hanno conosciuto viene ricordato soprattutto per essere stato un vero gentelmen e una persona molto umile, nonostante la sua grandezza artistica.
Nel giornale web "CalvizzanoWeb", diretto da Dino Rosiello, apprendiamo che il maestro Luciano Gargiulo ha partecipato,
esponendo le sue opere, anche alla Mostra Internazionale di pittura di Gradara e alla 3^ Triennale dell'Esasperatismo; nel 1975
tenne una prestigiosa personale ad Avellino. Tra il 1976 e il 1977
lavorò come grafico di animazione in Rai. Dal 1973 al 1991 è stato autore di
diverse copertine discografiche per la casa editrice "Bideri Splash" e per
la "B.b.b.". Si sono occupati della
sua produzione le testate giornalistiche di: “Il Mattino”, "la Repubblica”, “Corriere della Sera” e "Roma".
Con questo post, dedicato al maestro Luciano Gargiulo, abbiamo inserito a pieno e meritato titolo il Maestro nella storia di Piscinola, nel lungo elenco di artisti e di uomini di cultura che vi sono nati o vi hanno abitato nei secoli. Unico rammarico è quello di non aver potuto esporre la sua biografia nella recente mostra allestita per la festa del SS. Salvatore: "Piscinola, è la terra del Salvatore", nella sezione dei musicisti del territorio e crediamo che questo post possa aver compensato la nostra lacuna.
Si ringraziano per le informazioni e le notizie storiche: "CalvizzanoWeb" di D. Rosiello, le pagine del magazine "Informare", gli amici e maestri: Mario Cristofaro e Gennaro Silvestri.
Salvatore Fioretto
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