In occasione della ricorrenza della nascita di Sant'Alfonso Maria dei Liguori, che capita il 27 settembre prossimo, pubblichiamo questa bella testimonianza che decrive la cerimonia di inaugurazione dello spazio attrezzato adiacente alla casa natale di Sant'Alfonso a Marianella, denominata "Villa S. Alfonso", avvenuto il 2 luglio 1939, con l'erezione di una statua in marmo a mezzo busto del Santo sul portale d'ingresso del piazzale.
Il racconto è stato tratto dal periodico mensile: “S. Alfonso”, del 2 luglio 1939, anno X, n.7 - pagg. 128-129):
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"Per le feste centenarie di S. Alfonso M. dei Liguori
Marianella.
Cento anni or sono,
il 26 maggio 1839 la S. Chiesa coronava la fulgida fronte di S. Alfonso M. dei
Liguori, il Santo della Preghiera, il Dottore incomparabile, l’Illustre Fondatore
di una Congregazione di Missionari, della più splendida gloria che si possa
dare ad un uomo, della corona della Canonizzazione. E Marianella, ridente
borgata della bellissima Napoli, non doveva essere l’ultima a festeggiare il
glorioso centenario del grande avvenimento, anzi la prima, mentre essa il 27 settembre del 1696 aveva la gloria di fargli i natali, come canta bellamente una
canzonetta popolare:
Venturosa Marianella
Che la culla gli donò.
Per iniziativa del
solerte Superiore P. Egidio M. Centrella si è voluto iniziare la ricorrenza del
sì bel Centenario con la inaugurazione di un villino dedicato proprio a S.
Alfonso, villino che non solo abbellisce questo raro cimelio alfonsiano, ma
serve ancora a bonificare alquanto la zona circostante la Culla del glorioso
nostro Santo Fondatore.
Si è detto che
Marianella doveva essere la prima, ed essa infatti ha anticipato di un mese l’inizio
delle feste centenarie.Il 26 aprile, giorno
sacro alla Madonna del Buon Consiglio, si inaugurava la Villa S. Alfonso. A
rendere più solenne la inaugurazione vi prendeva parte il M. R. Provinciale P.
Biagio Parlato, nonché la massima parte della Comunità di Napoli; il Superiore,
P. Jacovino, P. Javarone, P. Carioti, P. Romano e diversi Fratelli laici. Alla festa
gentile veniva ancora invitata un’eletta schiera di nostri amici e devoti di S.
Alfonso specie quelli con loro contributo avevano cooperato all’erezione del
Villino.
Notavasi fra essi il carissimo Ingegnere Di Maro che più di tutti si era
cooperato con i suoi consigli e con la sua direzione, e tutto l’aveva fatto per
divozione a S. Alfonso. Ci onorò della sua presenza il Console Cuoco che più
munifico era stato nella sua offerta, e con lui il Dott. Landi, Cuozzo, Lambo,
Cristiano, Ciccarelli, Errichiello, Saetta. Anche la Direttrice Magliano, circondata da un’eletta schiera di
Insegnanti, come la Di Maro, Cristiano, Lambo (la prof.ssa Marzia Magliano era
la direttrice scolastica della scuola "Torquato Tasso" di Piscinola e quindi anche il corpo docenti menzionati sono della scuola di Piscinola, che a quei tempi ospitava anche gli studenti residenti a Marianella - n.d.r.), non volle mancare a rendere con
la sua presenza un tributo di ossequio e di venerazione a S. Alfonso.
Intervenne anche la rappresentanza della Stampa e vi parteciparono i
corrispondenti locali del “Mattino” e del “Popolo di Roma”.La cerimonia ebbe
inizio con la benedizione delle due statue, una della Madonna istallata nell’edicoletta
interna del giardinetto e rappresentate la Immacolata Concezione, la seconda un
mezzo busto marmoreo di S. Alfonso, posto sull’arco d’ingresso. La benedizione
liturgica fu data dal M. Rev. P. Superiore Centrella e il sacro rito fu
accompagnato da cantici spirituali eseguiti dalla Schola Cantorum diretta dal
Prof. Saetta. A seguito della Benedizione vi furono poche parole di circostanza
dette dal Rev. P. Di Chio. Con grande soddisfazione ed approvazione degli
uditori il Padre, con parola disinvolta e molto appropriata, esordendo con dire
che la presente cerimonia era come una dolce parentesi alla vita movimentata
del mondo e alla psicosi di guerra che tutti pervade, aggiunse che era dovere
dei Redentoristi ringraziare quanti avevano loro procurato questo sollievo
spirituale e in primo luogo S. Alfonso, che con la sua vita santa, aveva
meritato tanta gloria essenziale ed accidentale; in secondo luogo gl’invitati
che con la loro offerta avevano cooperato all’erezione della Statua e del villino;
in terzo luogo il P. Centrella che con sacrifici e stenti aveva ideato ed
attuato il progetto.
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Lapide marmorea posta sulla facciata del palazzo di Marianella che appartenne alla famiglia Liguori |
Le feste centenarie iniziatesi con tanta solennità si sono continuate e continueranno ancora per tutto l’anno: e l’ultima domenica di Maggio come la più prossima al 26, data precisa della Santificazione di S. Alfonso si è cantata una Messa solenne con Comunione generale, a cui hanno preso parte le Associazioni della Madonna del Perpetuo Soccorso e di S. Alfonso.
Fidenti dell’aiuto del Buon Dio ci auguriamo che dette feste così bene iniziatesi possono seguire e completare con ogni solennità a profitto delle anime nostre e ad onore del gran Servo di Dio e Dottore della Chiesa universale: S. Alfonso M. dei Liguori."
Salvatore Fioretto
Cappella del Tesoro di San Gennaro, statua reliquario d'argento raffigurante Sant'Alfonso M. dei Liguori |