sabato 15 febbraio 2025

Una villa con il suo giardino delle delizie..., ecco il palazzo Grammatico!

Via del Salvatore, facciata del palazza Grammatico
Camminando per il centro antico di Piscinola (ci riferiamo a quella parte sopravvissuta dopo gli interventi del "dopoterremoto degli anni '80"), s'incontra l'austero ed elegante edificio che si erge in via del Salvatore, poco discosto dalla chiesa parrocchiale, intitolato "Villa Vittoria", edificio che risulta essere, come vedremo nel seguito del racconto, molto importante nella storia di Piscinola. Pur portando il nome di uno degli ultimi proprietari, l'edificio è però conosciuto col toponimo di "Palazzo Grammatico". Possiamo sfidare chiunque, anche il più anziano piscinolese, ad indicarci l'etimologia che faccia risalire alle origini del nome di questo antico palazzo, ma siamo sicuri che non troveremo nessuna risposta che chiarisca il dilemma... In effetti questo nome è tutt'oggi un mistero...! Sicuramente l'edificio sarà stato in tempi antichi la residenza di qualche famiglia nobile o di un personaggio notabile cittadino che, come avveniva nei secoli passati, qui da noi fissavano la propria residenza di vacanza, per trascorrere i caldi periodi estivi. Lo possiamo affermare quasi con certezza, perché la facciata dell'edificio, che appare in stile tardo cinquecentesco, è semplice e austera, e presenta equilibrate e giuste proporzioni tra le dimensioni e gli spazi occupati dalle finestre e dal portone dell'ingresso principale. E poi, come tutte le dimore appartenute alle famiglie nobili del territorio, esso presentava un ampio giardino annesso, di tipo fortificato, perché un tempo delimitato da un'alta cortina di muro in tufo, chiamato "Giardino delle Delizie". In particolare, la presenza del dislivello esistente tra il giardino della villa  con via del Salvatore e via Vittorio Emanuele (già via Risorgimento), ha comportato l'edificazione di una cortina di mura, alta ben oltre cinque metri (misurata dalle sedi stradali). 
Stemma nobiliare un tempo esistente sul portale d'ingresso (disegno S. Fioretto)

Ancora oggi ammiriamo il bel portale esistente, arricchito da un elegante ed alto cancello in ferro battuto, che porta inserito alla sommità le sigle iniziali "CM" (forse le iniziali della famiglia Cocle), mentre il battente a terra in ghisa porta inciso l'anno "1894". Il portale, realizzato ad arco a  sesto ribassato, un tempo era contraddistinto dalla presenza, in corrispondenza della chiave di volta, di un bellissimo stemma in marmo bianco, sormontato da una corona, sul quale erano rappresentati, in bassorilievo, le figure di due cavalieri con armature, in atto di sfidarsi a duello, con le lance impugnate. I cavalieri erano situati sopra a un piccolo ponte, sotto cui scorreva un fiumiciattolo. In mancanza di foto antiche, che mostrassero oggi questa bella testimonianza storica piscinolese, abbiamo provveduto a disegnare le fattezze a matita, anche se in maniera grossolana, basandoci sui nostri ricordi. Purtroppo è tutto quello che ci resta per ricordare questo gioiello...! Lo stemma fu miseramente sottratto al palazzo, intorno all'anno 2003, proprio nel periodo in cui la facciata dell'edificio era coperta da un alto ponteggio, eretto per i lavori di ristrutturazione.

Il cancello d'ingresso in ferro battuto, con le iniziali "C M"

Ritornando alle origini del toponimo del palazzo, non nascondiamo che il nostro intuito ci ha portato a indirizzare la ricerca verso la famosa famiglia di giureconsulti, chiamata "Grammatico": famiglia originaria della città di Aversa, il cui massimo esponente fu il grande Tommaso Grammatico, riconosciuto autore di diversi trattati di diritto, poeta, scrittore e apprezzato giureconsulto presso il Regio Tribunale della Vicaria, nonché componente del Sacro Regio Consiglio.
Non è assurdo infatti ipotizzare che uno dei rampolli di questa famiglia, se non proprio Tommaso, abbia scelto la propria dimora nel Casale di Piscinola, luogo all'epoca ameno, prossimo alla città, per rendere agevoli i continui viaggi, necessari per il raggiungimento della sede di lavoro al tribunale di Napoli o in altri uffici. Ma questa nostra ipotesi, seppur affascinante e verosimile, non ha comportato finora alla scoperta di indizi e di prove testimoniali che ne potessero avvalorare la nostra ipotesi; tuttavia abbiamo sempre la speranza che prima o poi scopriremo la chiave di lettura di quello che cerchiamo...!
E... qualcuno scrisse sul muro: “Viva i garibaldini”…! 

L'esedra di accesso al giardino, vista dalla villa Mario Musella
Una scritta anonima, tracciata con vernice rossa, richiamava la frase patriottica di “VIVA I GARIBALDINI” e si poteva leggerla ancora chiaramente, fino alla metà degli anni ’80, sull’imponente muro di tufo in via del Salvatore. Una volta demolito il muro, intorno al 1988, la scritta è entrata a far parte a pieno titolo tra i misteri e le leggende che accompagnano la storia di Piscinola. Nessuno sa dire con certezza se essa sia stata scritta per mano di qualche filo-garibaldino piscinolese che, nel lontano 1860, acclamò in questo modo la venuta di Garibaldi a Napoli, oppure fu uno slogan elettorale del partito “Fronte Democratico Popolare”, scritta forse durante le elezioni politiche del 1948, quando questo partito presentò come suo emblema elettorale il volto Garibaldi. Anche questo mistero resta…!
Il palazzo risulta ben evidente nelle mappe antiche ottocentesche, tuttavia erano presenti solo i due corpi di fabbrica, distinti e separati, uno situato lungo via del Salvatore e l'altro su via V. Emanuele, mentre il cortile interno si apriva alla piazza di Piscinola, che aveva per scenografia l'architettura di ingresso della villa, con l'attuale esedra. Lo "zoccolo" che lega i due corpi di fabbrica (ci riferiamo alla parte che si erge su piazza B. Tafuri), è stato realizzato nei primi anni del secolo scorso.
Questo lato del palazzo, più recente, è caratterizzato da una serie piccoli balconi sottesi ad eleganti archi di volta. Mentre l'ampio loggiato sovrastante è delimitato da una semplice ed elegante ringhiera in ferro, un tempo sorretta con pilastrini sormontati da vasi con piante.
Il corpo di fabbrica che si affaccia sulla via Vittorio Emanuele presentava il tetto a capriata, delimitato da una "coronazione" realizzata con una specie di merlatura in piperno. Questo elmento architettonico, assieme al bugnato presente nella parte bassa dell'edificio, rappresentano altri indizi che fanno risalire alle origine antiche e nobiliari dell'edificio descritto. Questi particolari architettonici del palazzo sono ben evidenziati nelle prime foto cartoline di Piscinola, intorno agli anni '20, nelle quali è raffigurata la piazza B. Tafuri, all'epoca denominata Piazza del Municipio, con ai lati i due edifici emergenti, che sono, appunto, il Municipio e il Palazzo Grammatico.
L'interno del palazzo risulta discretamente  conservato rispetto alla sua conformazione architettonica originaria, con qualche evidente trasformazione; il tutto sempre contraddistinto dalla semplicità dello stile e delle decorazioni. Sicuramente l'elemento più caratteristico è rappresentato dall'esedra di accesso al "Giardino delle delizie" annesso al palazzo, realizzata con una brevissima doppia rampa  e un bel cancello in ferro battuto, sostenuto da due pilastri in muratura posti ai due lati.
Altro elemento caratteristico è costituito dalla cosiddetta "Colombaia", ovvero una struttura in muratura completamente suddivisa con finestrelle ad arco acuto; le cui fattezze architettoniche e i fregi richiamano le forme di un tempietto cinese in miniatura.
Colombaia, foto elaborata digitalmente (S. Fioretto)
Il curioso manufatto era adibito all'allevamento dei colombi, un tempo utilizzati per lo scambio dei messaggi tra persone ed erano anche apprezzati in cucina, per la prelibatezza della loro carne, utilizzata per preparare le pietanze destinate a bambini anemici e ai malati debilitati. Il tempietto un tempo era sormontato da un tetto in lamiera argentata con le punte delle falde rivolte verso l'alto, che riproducevano proprio quelle presenti nei templi cinesi. Purtroppo il tetto è andato perduto negli anni scorsi.
Il giardino era chiamato "delle delizie", perché in esso venivano coltivate varietà di frutta ricercate e prelibate, apprezzate soprattutto durante il periodo estivo, quando i proprietari solevano trascorrere lunghi periodi di vacanza. In esso si producevano principalmente agrumi, fichi, uva da tavola, cachi, gelsi, pesche e prugne. Nel giardino era presente anche un'area adibita ad orto, nella quale si seminavano ortaggi e cereali, destinati all'utilizzo familiare. 

La colombaia
Nella parte centrale della villa si ergeva una cappella che conteneva l'immagine in altorilievo di una natività, realizzata  in gesso. L'opera fu salvata e recuperata dalla distruzione durante la trasformazione del giardino, grazie all'interessamento del compianto ex pugile Pasquale di Stazio e oggi si trova protetta dall'intemperie, sotto a un arco situato a lato del cortile del palazzo. Lo stile e le dimensioni della scultura richiamano quelle della Pietà, che si trova incastonata sulla facciata della Arciconfraternita del SS. Sacramento in Piscinola, è molto probabile che entrambe le sculture siano state realizzate dallo stesso artista.
Nel lato del palazzo prospiciente alla sacrestia della chiesa del SS. Salvatore è stato posto un pilastrino di marmo di granito, a forma cilindrica, le cui fattezze richiamerebbero alla sua antica provenienza.
L'elemento, che serviva a
proteggere lo spigolo del palazzo dal logorio dei carri trainati da equini (le carrette), potrebbe infatti trattarsi di un "elemento di spoglio", tratto da qualche architettura tardo antica presente in zona...

Tra i proprietari del palazzo Grammatico troviamo anche la famosa famiglia Cocle, il cui massimo esponente fu il cardinale Celestino Cocle, che fu superiore redentorista, arcivescovo di Pratasso e confessore ufficiale del re Ferdinando I e della famiglia reale borbonica.
L'edificio nel secolo scorso è stato anche sede dell’istruzione pubblica, infatti alcuni locali furono adibiti ad accogliere la sezione maschile della scuola elementare di Piscinola (la sede della sezione femminile ci risulta che sia stata realizzata in via del Plebiscito).
Questa scuola nel palazzo Grammatico era intitolata a "Guglielmo Pepe".
Foto ricordo di una classe della scuola elementare "Guglielmo Pepe"

Bisognerà attendere l’anno 1929, ossia in pieno periodo fascista, per vedere inaugurata l’imponente mole dell’edificio scolastico intitolato a Torquato Tasso, edificata in un’area prospiciente l’antica Via Plebiscito.
In un locale esistente al piano terra del palazzo fu allestita, verso la metà degli anni '50 del secolo scorso, la sala di musica della banda musicale di Piscinola, che fu anche sede dell'associazione che la gestiva. Sappiamo che la sede della banda di Piscinola subì nel tempo diversi spostamenti, oltre il palazzo Grammatico, l'ultima sede fu il locale situato nel palazzo “Chiarolanza”, oggi diventato il teatrino dell’oratorio della chiesa del SS. Salvatore. Spesso, specie nei giornate di bel tempo, si solevano organizzare le prove musicali all’aperto, nel cortile interno del palazzo “Grammatico”, in queste circostanze la banda di Piscinola era sempre attorniata da molti Piscinolesi, che accorrevano ad ascoltare della “buona musica”!
Cortile interno del palazzo (2010)
I locali posti sul lato che guarda alla piazza B. Tafuri hanno ospitato i celebri negozi di Piscinola antica, tra i quali: il presidio di "Sali e Tabacchi" (che ebbe il primo telefono pubblico installato a Piscinola), la "Cantina di don Lorenzo" (poi diventata "Cantina Pippotto"), la sede del Partito Comunista, il "Circolo dei Cacciatori" e altri negozi, i cui titolari sono stati ricordati negli anni scorsi, in altri post pubblicati in questo blog.
All'interno del palazzo Grammatico fu installato anche un laboratorio di analisi cliniche, dal compianto dottore Giuseppe Lapenna, che qui ebbe anche il suo primo studio medico e la sua abitazione.
Piazza B. Tafuri, cantina e lato del palazzo grammatico, angolo via V. Emanuele, 1971
Con gli interventi di ristrutturazione urbanistica e la ricostruzione avvenuta dopo il sisma del 1980, i giardini della Villa Vittoria furono requisiti per diventare una villa municipale. L'alto muraglione, un tempo esistente, fu demolito e al suo posto fu realizzata una recinzione in cemento armato, sormontata da un'alta cancellata in ferro. Sono stati poi realizzati i tre ingressi pedonali: in via del Salvatore, in via V. Emanuele e in via Gustavo Hermann (con accesso da Via Napoli). In corrispondenza dell'ingresso di via Hermann è stata realizzata anche un'area di parcheggio per auto. Il giardino è stato riorganizzato con una interconnessione di vialetti, spazi e aiuole.
L'area posta a lato di via del Salvatore fu inizialmente piantumata con un folto palmeto (delle varietà Phoenix e Washingtonia), mentre quella prospiciente alla via V. Emanuele, con alberi di Lecci, Cercis Siliquastrum (detti "Sangue di Giuda") e con altre essenze botaniche ad alto fusto.
Facciata e portale del palazzo Grammatico (foto tratta da Google maps)
Sul lato del vecchio ingresso del palazzo Grammatico è ben conservato un poderoso e secolare albero di Eucalipto (chiamato da qualcuno "Nonno Vecchio"), ed è  un albero originario dell'antico giardino delle delizie del palazzo, le cui cime svettano tutt'oggi sopra i corpi di fabbrica e sono ammirabili da lontano, fin dalla via del Plebiscito... Altre essenze sopravvissute dell'antica dimora sono alcuni alberi di agrumi e un altro antico e raro albero, anch'esso secolare. Al centro della villa è stato realizzato un collegamento pedonale tra le due zone poste a diverse quote, costituito da un corpo di fabbrica a due livelli, alla cui sommità è presente un pergolato realizzato in struttura metallica. Il piano inferiore
di questo piccolo edificio è adibito ad accogliere gli uffici dei custodi, il deposito attrezzi dei giardinieri, i servizi igienici e gli spogliatoi, mentre nel livello superiore è stato realizzato il camminamento pedonale. Ai lati di questa zona è presente anche una piccola fontana e una scala in muratura. 
Nell'area meridionale della villa municipale sono presenti anche alcuni manufatti in muratura e acciaio, dedicati agli svaghi ludici del bimbi, quali una torretta di avvistamento, delle scalette a ponte, degli scivoli, ecc.
Purtroppo l'epidemia botanica del "Punteruolo rosso", che ha imperversato negli scorsi anni, ha distrutto quasi tutte le palme Phoenix, un tempo esistenti, soprattutto nelle aree vicine alla via del Salvatore e a via Gustavo Hermann. Quest'ultima area è stata pavimentata e attrezzata con altalene, scivoli e giostrine per bimbi.
La Villa municipale di Piscinola, dopo diversi anni dalla  sua inaugurazione, nel 2002, è stata intitolata  al cantante piscinolese Mario Musella, che ebbe i natali in un'abitazione adiacente proprio al palazzo Grammatico, nell'anno 1945. La dedica marmorea si trova affissa ai lati dell'ingresso su via V. Emanuele.

Salvatore Fioretto


Ecco un breve video della visita guidata eseguita all'interno del palazzo Grammatico, realizzata nell'anno 2019.

Il palazzo Grammatico 

Villa Mario Musella, palmeto andato poi distrutto a causa del Punteruolo rosso, foto risalente all'anno 2003

 

venerdì 7 febbraio 2025

marzo 1929: Il passaggio delle Tramvie del Nord all' Azienda Tramviaria Comunale

E' questa la cronaca di un avvenimento storico accaduto nell'anno 1929, allorquando, in base alle disposizioni del governo fascista, tutte le compagnie di servizi straniere, che avevano investito e gestivano gli impianti e le reti di trasporto nelle città italiane, furono espropriate e gli stessi impianti passarono sotto la gestione delle amministrazioni comunali e provinciali locali. Anche gli impianti e la rete dei trasporti napoletani delle "Tranvie di Capodimonte", divenute "Tramvie del Nord" (gestite dalla società belga S.A.T.N.: Sociètè Anonyme des Tramways Napolitains), passarono sotto il controllo dell'Azienda Tranviaria del Comune di Napoli (A.T.C.N.). L'articolo contenuto nel periodico comunale dell'epoca descrive sinteticamente la giornata inaugurale della nuova gestione, festeggiata con una corsa speciale di un convoglio di tram imbandierato, che attraversò la tratta Dante-Garrittone-Miano-Piscinola, tra sventolii di bandiere, di applausi e con i vari discorsi tenuti dai responsabili e dagli amministratori nelle piazze di Miano, Piscinola e Marianella. La cronaca rispecchia un po' il clima dell'epoca, durante il quale la stampa era assoggettata dalla propaganda fascista, con slanci patriottici e di parte... Abbiamo a lungo temporeggiato sulla pubblicazione dell'articolo, purtuttavia è prevalsa la decisione di farlo, perchè l'evento appartiene, nonostante tutto, alla nostra storia, anche se non è stato quello un periodo edificante per la città e soprattutto per il nostro territorio.

Dal "Bollettino del Comune di Napoli di rassegna illustrata di storia, arte..." pubblicazione marzo 1929, Anno 55° n.3, pag. 40. - Tip. F. Giannini e F., via. Cisterna dell'Olio.

"Il 17 marzo (1929) si é inaugurato ufficialmente il servizio delle tranvie del Nord passate al Comune.
Nelle prime ore del mattino alla sede dell'Azienda è propriamente nel gabinetto del subcommissario si svolse una simpatica cerimonia a iniziativa degli impiegati e del personale delle tramvie di Capodimonte, che vollero rendere atto di omaggio al comm. Giove per l'opera attiva da lui svolta per il passaggio della rete tramviaria del Nord al Comune di Napoli.
Nel pomeriggio poi, alle ore 16, prendevano posto in un treno riservato composto di una motrice con rimorchio e partente da Piazza Dante, il R. Commissario Almansi, l'on. Sansanelli, il sub commissario Giove, il direttore dell' Azienda Tramviaria comm. Pernice, il segretario provinciale dei Sindacati ferrotramvieri avvocato Biancardi, l'ingegnere capo dell' Azienda Eller, il dott. Spiezia, fiduciario dei gruppi rionali, un gruppo di giornalisti e numerosi altri invitati.
Il treno imbandierato giungeva dopo una ventina di minuti al deposito del Garittone dove numeroso personale dell'Azienda, con la musica dei tramvieri, fece alle autorità una caldissima manifestazione.
A Miano grande quantità di gente attendeva il trenino. II R. Commissario Almansi e l'on. Sansanelli visitarono la sede del Circolo rionale dove parlò il tenente Cassarà. Rispose l'on. Sansanelli, compiacendosi per la fusione degli spiriti e la disciplina dei fascisti della zona. Il viaggio proseguì quindi per Marianella. Quivi formatosi un magnifico corteo di migliaia di persone con musiche e bandiere, le autorità furono accompagnate a Piscinola, alla sede del Municipio. Da un balcone di questo, alla immensa folla di fascisti, cittadini, balilla e giovani italiani, riunita nella vasta piazza, parlarono vari oratori. Il dott. Ubaldo Spiezia, fiduciario dei gruppi rionali fascisti alla cui fervida attività si deve il successo del passaggio delle tramvie del Nord al Comune, parlò con molto slancio e con grande fede. Il R. Commissario Almansi rivolse quindi parole di grande lode al sub Commissario Giove, qualificandolo uno dei più valorosi suoi collaboratori, [...].
Parlò poscia l'on. Sansanelli, rivolgendosi specialmente alle magnifiche centurie di balilla."

Le tramvie cittadine furono duramente colpite durante i bombardamenti del 1943, da parte delle incursioni aeree delle truppe alleate angloamericane, ma furono poi ricostruite pochi anni dopo. Anche il vastissimo parco dei convogli tramviari subirono la stessa sorte. Dobbiamo arrivare all'inizio degli anni '60, per vedere notevolmente ridimensionata la rete tramviaria cittadina e ridursi così al lumicino, per favorire una politica dei trasporti che incentivava l'utilizzo massiccio dei mezzi su gomma, e non solo nei trasporti pubblici. 

Salvatore Fioretto









giovedì 30 gennaio 2025

Della serie i personaggi famosi del territorio.... Ecco l'attore poliedrico Antonello Cossia!


Continuando con le biografie di personaggi illustri, nati o vissuti nel quartiere di Piscinola, che si sono distinti nei vari campi sociali e nelle discipline artistiche e sportive, oggi illustreremo quella di un altro "piscinolese doc" che ha svolto e svolge ancora oggi il suo impegno professionale e artistico nel campo del Teatro, della produzione cinematografica e non solo, parliamo di Antonello Cossia, bravo e riconosciuto attore, apprezzato anche come regista, mattatore, intrattenitore teatrale, scrittore, ecc.

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Antonello Cossia è nato a Piscinola, intorno alla metà degli anni '60, da una famiglia  stimata e conosciuta nel quartiere, nella quale emerge suo padre Agostino, famoso pugile italiano degli anni '50, che ha vinto due titoli nazionali e ha partecipato alle Olimpiadi di Melbourne, nell'anno 1956.
Antonello Cossia scoprì presto la sua indole artistica, e intraprese fin dalla gioventù la sua passione per l'arte della danza e della recitazione, con la formazione e lo studio. Iniziò a frequentare la scuola di danza moderna nel 1984, in compagnia proprio del cugino Antonio, del quale già abbiamo dedicato lo scorso anno un post biografico.
Contestualmente alla danza, iniziò anche un percorso di scuola di recitazione, per poi divenire la sua principale aspirazione artistica. Ebbe modo di partecipare a diversi laboratori e master di teatro e recitazione, infatti iniziò nel 1988
con la "Fondazione  laboratorio itinerante", diretto da Antonio Neiwiller, con la quale, per sei anni consecutivi, partecipò a diverse manifestazioni e spettacoli teatrali in ambito nazionale e internazionale. Seguì negli anni seguenti la sua partecipazione a diversi seminari e master nel settore. Come nel biennio 1996-97, quando ha conseguito la specializzazione di attore, con il corso organizzato dall'Ente Teatrale Italiano, diretto da Marco Baliani, coadiuvato da Maria Maglietta e Mamadou Dioume .
Antonello Cossia ha quindi continuato il suo percorso artistico, lavorando poi con diverse compagnie italiane. 
Come attore ha collaborato con i grandi registi italiani, tra i quali Mario Martone, Claudio Collovà, Alfonso Santagata, Marco Baliani, Ninni Bruschetta, Cristina Pezzoli, Toni Servillo, Renato Carpentieri e altri ancora.
Significativa anche l'attività di regista, che ha svolto in collaborazione con Raffaele Di Florio e Riccardo Veno; ricordiamo gli spettacoli: "Il passaggio delle ore", "Fratelli", "Io muoio Orazio", "Segni", "Qui davanti a una notte sul Mare", "La Discesa", "Lo s-guardo escluso", "Penultimi", "OrO primo movimento" – "il viaggio, Géza".
Al cinema e in televisione ha lavorato con Mario Martone, Stefano Incerti, Paola Sangiovanni, Carla V. Rossi, Gian Luigi Calderone, Claudio Bonivento.
Ma è nel teatro che Cossia ha raggiunto l'eccellenza artistica, soprattutto come attore di prosa e nella recita dei classici. Ricordiamo: "Edipo Re", di Sofocle, "I persiani" di Eschilo, "Giulio Cesare" di W. Shakespeare e, poi, 'O Tuono 'e marzo", di E. Scarpetta, "Le voci di dentro", di E. De Filippo, "Sabato, domenica e lunedì", di E. De Filippo, "Filumena Marturano"  di E. De Filippo, ma anche nel genere moderno, come "Un tram che si chiama desiderio", di Tennessee Williams, ecc.
Ricordiamo anche la sua partecipazione nelle
popolari fiction televisive dell'ultimo decennio, tra le quali "Il posto al sole", "l'Amica Geniale", "Mare Fuori", "I bastardi di Pizzofalcone", "Mina Settembre", ecc. 

Per ammirare la poliedricità dell'artista, ecco il suo percorso artistico-professionale in dettaglio, tratto direttamente dalla sua biografia pubblicata:

CINEMA
2024 VOGLIO GUARDARE dir. Stefano Incerti (in postproduzione)
2023 NATA PER TE – dir. Fabio Mollo
2023 GLI ATTASSATI – dir. Lorenzo Tiberia
2021 LE SEDUZIONI – dir. Vito Zagarrio
2017 NATO A CASAL DI PRINCIPE – dir. Bruno Oliviero
2017 AMMORE E MALAVITA – dir. Manetti Bros
2013 SONG’E NAPULE – dir. Manetti Bros
2011 GLI SFIORATI – dir. Matteo Rovere
2010 NOI CREDEVAMO – dir. Mario Martone
2003 GLI INDESIDERABILI – dir. Pasquale Scimeca
2002 AMORE CON LA S MAIUSCOLA – dir. Paolo Costella
1998 TEATRO DI GUERRA – dir. Mario Martone
1995 IL VERIFICATORE – dir. Stefano Incerti
1992 MORTE DI UN MATEMATICO NAPOLETANO – dir. Mario Martone.

CORTOMETRAGGI
2024 VOLEVO ESSERE UN DIAMANTE DI GOULD – dir.
2013 COME STATE PER UN DOLCETTO – dir. Luigi Scaglione
2012 NON C’E’ ALTRA ALTERNATIVA – dir. Luigi Scaglione
2012 IL PRINCIPIO DEL TERZO ESCLUSO – dir. Luigi Scaglione
2011 IL CONSENSO – dir. Luigi Scaglione
2011 CONDANNATO A MORTE – dir. Alessio Perisano
2010 EROICO FURORE – dir. Francesco Afro De Falco.

FILM TV
2024 NAPOLI MILIONARIA – dir. Luca Miniero (Raiuno)

SERIE TV
2024 ROBERTA VALENTE – NOTAIO IN SORRENTO – dir. Vincenzo Pirozzi (in lavorazione)
2024 MINA SETTEMBRE 3 – dir. Tiziana Aristarco (in postproduzione)
2024 INGANNO – dir. Pappi Corsicato (Netflix)
2024 MARE FUORI 4 – dir. Ivan Silvestrini (Raidue)
2023 RESTA CON ME – dir. Monica Vullo (Raiuno)
2022 MINA SETTEMBRE 2 – dir. Tiziana Aristarco (Raiuno)
2018 L’AMICA GENIALE – dir. Saverio Costanzo (Raiuno)
2018 I BASTARDI DI PIZZOFALCONE – dir. Alessandro D’Alatri
2017 1993 – dir. Giuseppe Gagliardi
2016 SOTTO COPERTURA – dir. Giulio Manfredonia
2015 L’ISPETTORE COLIANDRO – dir. Manetti Bros – ep.2
2014 GOMORRA – dir. Claudio Cupellini – ep.8
2008 UN POSTO AL SOLE – regia Vari
1999 LA SQUADRA 6 – dir. Gianni Leacche – ep.143
1999 SQUADRA MOBILE SCOMPARSI – dir. Claudio Bonivento.

TELEVISIONE
2014 LE VOCI DI DENTRO – dir. Paolo Sorrentino
2004 SABATO DOMENICA E LUNEDI’ – dir. Paolo Sorrentino.


TEATRO
2022 EDIPO RE (di Sofocle) – dir. Robert Carsen, rappresentato c/o Teatro Greco di Siracusa
2021/22 FATHER&SON (di Chet Baker) - dir. in collaborazione con Raffaele Di Florio
2020 ‘O TUONO ‘E MARZO (di E. Scarpetta) -dir. Massimo Luconi
2019 LA BROCCA ROTTA – dir. Giuseppe Di Pasquale
2018 MASANIELLO (
di Porta/Pugliese ) - dir. Lara Sansone
2018 IL SENSO DEL DOLORE  – dir. Claudio Di Palma
2018 I FAZZOLETTI DI TUTTI GLI ADDII – dir. Antonello Cossia
2017 SMITH&WESSON – dir. Paolo Cresta
2017 DENTRO I SECONDI – dir. Antonello Cossia
2016 UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO – dir. Cristian Plana
2016 IN PRINCIPIO FU VORAGINE – dir. Antonello Cossia
2016 DALLA PARTE DI ZENO (di Valeria Parrella) – dir. Andrea Renzi
2014 SOLO ANDATA – dir. Antonello Cossia
2015 PROMETHEUS (da Robert Lowell) - dir. Raffaele di Florio
2013-15 LE VOCI DI DENTRO – dir. Toni Servillo
2013 L'INGEGNO SULLA LUNA (da - Orlando Furioso - di Italo Calvino) - dir. Antonello Cossia e Paolo Crosta
2007 LA SALA SCURA (di Tommaso Landolfi) -dir. Renato Carpentieri
2006 EDIPO A COLONO – dir. Mario Martone
2002 SABATO DOMENICA E LUNEDI’ – dir. Toni Servillo
2000 FILUMENA MARTURANO – dir. Cristina Pezzoli
1998 TEATRO IN GIARDINO - dir. Renato Carpentieri
1998 GIULIO CESARE (da W. Shakespeare) - dir. N. Bruschetta
1997 GIUFA' - GIOHA'-NASHREDDIN OGGIA' (da leggende del Mediterraneo) - dir. Marco Baliani
1997 LA NASCITA DEL TEATRO 
Nātyaśāstra - dir. Renato Carpentieri
1996 I SETTE CONTRO TEBE - dir. Mario Martone
1996 WEEK-END (Di Annibale Ruccello) - dir. Daniele Segre
1995 TERRA DOVE NON ANNOTTA (per il Museo della Guerra di Rovereto) - dir. Marco Baliani
1994 TERRA SVENTRATA (Festival di Santarcangelo), dir. Alfonso Santagata
1993  LA CASA VERDE (di M. V.  Llosa), dir. Claudio Collovà
1992-93 
CANAGLIE (di V. Majakovskij), dir. Antonio Neiwiller
1992 
REGINASTRACCIA (da Calvino), dir. Marco Baliani
1992
  ANTIGONE NELLE CITTÀ (per la strage di Bologna del 1980), dir. Marco Baliani
1991-92 
DRITTO ALL'INFERNO (di P. P. Pasolini), dir. Antonio Neiwiller
1991-92
SALVARE DALL'OBLIO (di M. I. Cvetaeva), dir. Antonio Neiwiller
1990-91 UNA SOLA MOLTITUDINE – dir. Antonio Neiwiller
1990 I PERSIANI (di Eschilo - rappresentato al Teatro Greco di Siracusa) – dir. Mario Martone
1989 
LA NATURA NON INDIFFERENTE (di J. Beyus), dir. Antonio Neiwiller
1985 ANIMALI INCANTATI - Dir. cor. Gabriella Stazio ("LaStazioMovDanza").


REGIA TEATRALE

2018 I FAZZOLETTI DI TUTTI GLI ADDII – Autore V. Majakovskij – F. Pessoa
2017 DENTRO I SECONDI – Autore Franco Esposito – Dario Torromeo
2016 IN PRINCIPIO FU VORAGINE – Autore Esiodo – J. P. Vernant
2014 SOLO ANDATA – Autore Erri De Luca.

INSEGNAMENTO:
Nell'ultimo triennio l'attore è impegnato presso il teatro nazionale "Mercadante" di Napoli, a curare il progetto di recitazione con i giovani diplomati alla Scuola Nazionale di Teatro, incentrato sulle opere giovanili di Eduardo De Filippo, portati in scena dai tre fratelli De Filippo,  negli anni '30.


LIBRI

2023 L'ATTORE E L'ANIMALE - scritto da Cossia dopo l'esperienza teatrale condotta nella rappresentazione dell'opera omonima, andata in scena con la regia di Renato Carpentieri. E' un paragone con la precisione, il ritmo, l'elasticità e la capacità di reazione, mostrati alla pari, dagli attori agli animali in gabbia, scritto sulle esperienze delle avanguardie artistiche russe dei primi anni cinquanta del '900.

2007 A FRONTE ALTA - scritto da Cossia (diventata anche opera teatrale e rappresentata con successo nelle sale teatrali italiane, dallo stesso autore Cossia). E' stata rappresentata anche a Piscinola, nel Teatro TAN e in occasione della kermesse annuale del "Maggio dei Monumenti" ed. 2014, intitolata "O_Maggio a Piscinola".

Ecco come Antonello Cossia commenterà, in un intervista, questo suo lavoro letterario e teatrale, che narra l'esperienza sportiva del genitore, ex pugile olimpionico: "Il neorealismo ha raccontato molto bene le tante storie, i drammi e le ambizioni di questi piccoli grandi sognatori. Io ho solo avuto il desiderio di aggiungerne un’altra, quella di un uomo normale, semplice, che ha affrontato la vita a fronte alta e che per fortuna è mio padre."

In questo anno l'attore festeggia il quarantennale di attività teatrale, iniziati da giovane autodidatta, rapito da ostinazione e da passione e perseguiti con spirito di tenacia e di determinazione!
L'
attività artistica lo ha portato a viaggiare molto e a stare lontano dal suo quartiere natale, ma il suo attaccamento a Piscinola è rimasto immutato negli anni, soprattutto per gli affetti e l'arricchimento umano ricevuto.

All'amico Antonio Cossia, che conosciamo da tanti anni, rivolgiamo un meritato applauso per la sua brillante carriera e formuliamo l'augurio per il prosieguo della suo percorso artistico, raccogliendo sempre la palma del successo!

Salvatore Fioretto