Piscinola è
una terra che ha dato i natali a vari personaggi illustri, che sono rimasti
impressi nei nostri ricordi e nei nostri cuori. Quando mi si chiede di parlare
della mia terra, non posso fare a meno, di citare alcune persone che hanno
fatto la storia, portando, ognuno a loro modo, la bellezza di Piscinola nel
mondo. Molte persone, che vivono nei quartieri e comuni limitrofi di Piscinola,
negli anni, hanno avuto il piacere di conoscere da vicino, persone del calibro
di Mario Musella, Beppe Lanzetta, Agostino Cossia, Antonello Cossia, Salvatore
Nappa, Pierino Delisa, Salvatore Fioretto, Don Severino, Padre Bianco e tanti
altri ancora che ora mentre scrivo mi sfuggono dalla mente, ma di sicuro voi
lettori conoscete meglio di me. Di questi appena citati, alcuni, sono ancora
vivi e ho avuto la fortuna di conoscerli. Ma oltre loro, io porto nel cuore tante
altre persone comuni, che sono per me speciali.
La persona che oggi voglio
raccontare è quella che più di tutti ha un'originalità unica. Lui aveva una
prerogativa, quella di camminare tantissimo a piedi. Se dovessimo paragonarlo a
un personaggio cinematografico, io lo definirei il nostro Forrest Gump, tutti
conoscono il personaggio di Forest, di questo significativo film del regista Robert Zemeckis, che ha preso vita con una
bellissima interpretazione di Tom Hanks. Questo è uno dei miei film preferiti,
non a caso, ha vinto il Premio Oscar e tanti altri premi importanti. Orbene, io
sto introducendovi alla persona di Antonio Amato, forse quasi nessuno che sente
questo nome e cognome capisce subito di chi sto parlando. Ma se vi dico un suo
soprannome, capirete subito di chi si tratta. Sì, sto parlando di lui,
alias Antonio "'O luffaiolo". Per chi non lo sapesse, si usa definire “luffiero” una persona che
cammina molto.
Dite tutto quelle che volete, ma Antonio è per me un pezzo importante di
Piscinola che non si può non ricordarlo. Io l'ho preso così a cuore, che gli ho
scritto una poesia, che stesso lui lesse e gradì molto, e ricordo ancora che mi
disse: questo che hai scritto sono proprio io. Vi anticipo, che in un nuovo
libro che sto scrivendo, introdurrò un personaggio, che sarà proprio
Antonio.
Non so se ora vi ricordate del suo incidente... Qualche anno fa,
quando lui ebbe un incidente, fu costretto a camminare con una stampella,
questa cosa lo rendeva impedito nelle sue lunghe camminate, ma nonostante
questo non rinunciava mai a camminare. Credo che questa poesia che condivido
qui non necessiti di spiegazioni, perché riesce a sintetizzare tutta la sua
splendida persona e il suo pensiero.
Daniele Buonpane
Ad Antonio Amato
Quando inizia la mattina verso le cinque
lo trovi già in mezzo alla piazza,
cammina e parla da solo …
forse quella è solo riflessione.
Oramai la vecchiaia l’ha investito,
ora cammina con una stampella
che non è in grado nemmeno di portare,
forse perché il suo cuore non l’accetta,
perché non merita questa sofferenza.
Poverino, sai che dolore sente,
lui che ha fatto tanti chilometri a piedi
ora si vede castigato all’ improvviso.
Per strada ti ferma e ti dice sempre qualcosa
una parola, una parolaccia, una perla di saggezza.
Si racconta che da ragazzo era assai intelligente,
a scuola era uno dei primi della classe,
ora che mi vede mi fa spesso scuola.
Io ho incontrato grandi intellettuali,
persone erudite, ma quando lo sento parlare
potrei prendere carta e penna e segnare tutto,
quelle meraviglie che racconta sono filosofia.
E’ un uomo che si informa di tutto!
Ogni tanto lo vedo leggere anche giornali vecchi,
conosce sport, politica e cultura.
Io lo conosco da quando ero piccolo
e vi dico che è sempre lo stesso del passato,
oggi ha qualche ruga in più e qualche dente in meno.
Chiede sempre una sigaretta ai passanti,
e se la fuma fino al filtro giallo.
Sta ore intere seduto silenzioso e buono
forse perché la solitudine gli dà pace.
Ogni tanto qualcuno del quartiere
gli chiede la gentilezza di comprare qualcosa,
in cambio non cerca mai niente, solo sigarette;
è uno che della vita ha capito veramente tutto,
non pensa al vestito firmato e pulito,
non ha nemmeno idea della tecnologia,
ma pensa solo a ridere e campare.
Percepisce una pensione gestita dalla sorella,
a lui non arriva mai niente di denaro…
solo qualche vestito e un taglio di capelli,
sono le cose che a quest’uomo spettano.
Per me potrebbe recitare sermoni,
perché quando ti arriva ricchezza da una persona
che non ha soldi, passioni e cattiveria,
allora capisci il senso della vita e dell’amore.
Data e luogo del componimento poetico Piscinola -Napoli 08/07/2012
In Fede Daniele Buonpane
Daniele è poeta e scrittore, ragazzo molto preparato culturalmente e laureato in Filosofia.
Ringrazio Daniele Buonpane per questo suo primo intervento a "Piscinolablog", lo ringrazio anche per aver inserito tra i nomi dei piscinolesi illustri, indegnamente anche la mia persona, e lo invito a scrivere in futuro altri post per "Piscinolablog".
S. Fioretto
Nessun commento:
Posta un commento