venerdì 14 ottobre 2022

Quel legame di affetto e di fede per il "Cuore di Gesù" di Mugnano. Una tradizione secolare...!

Un tempo non lontano, l'approssimarsi della festa del Cuore di Gesù di Mugnano rappresentava l'evento dell'anno molto sentito nel nostro territorio; simbolicamente essa era come uno spartiacque tra il periodo estivo, con la libertà e le belle giornate spensierate di vacanze e l'approssimarsi dell'inverno, con gli impegni scolastici e quelli lavorativi... C'è poi da considerare anche che dopo "l'evento mugnanese" mancavano poche settimane alle "feste cloud dell'anno", che erano quelle del Natale, del Capodanno e della Befana... La festa di Mugnano era come una preparazione per tutti, una grande prova generale...!
Un tempo erano tantissimi, soprattutto le donne anziane residenti a Mugnano, a Piscinola, a Marianella e in altri posti vicini, fino nella provincia di Caserta e anche oltre, che avevano una devozione particolarmente sentita per il Cuore di Gesù.
Quando era la domenica della festa, che cade la terza domenica del mese di ottobre, già la mattina presto si udivano, distintamente in tutto il circondario, i fuochi della “Diana”: era quello l'annuncio che la processione era iniziata e avrebbe percorso per l'intera giornata, fino a tarda sera, l'esteso territorio di Mugnano, raggiungendo ogni suo vicoletto, cupa e masseria.
Anche io ho avuto un rapporto molto familiare e ravvicinato con questa festa, essendo stata mia madre originaria di Mugnano: lei mi parlava spesso dei festeggiamenti e della processione del Cuore di Gesù, di cui era molto devota. Ricordo che appena un paio di anni dopo la sua prematura scomparsa, quando avevo pressappoco dodici anni, decisi di andare a vedere la processione del Cuore di Gesù da solo…, tuttavia non sapevo quale strada prendere, perché non c'ero mai stato da solo...! Allora ricordai le tante volte che eravamo andati a Mugnano dai nonni, prendendo la Piedimonte...

Non ebbi paura e così, senza dire niente a nessuno, per la prima volta mi incamminai seguendo i binari della Piedimonte, pensando: "Sicuramente mi porterà lì....a Mugnano"...!
La Piedimonte, per mia fortuna e per la mia incolumità, già non funzionava da qualche anno..., così riuscii ad arrivarci in sicurezza... Ricordo che fu quello un percorso a piedi lunghissimo e anche estenuante..., fu come un'avventura per me! Una bella avventura!!
Attraversai una sterminata campagna (a quell'epoca), senza mai incontrare una casa o un viandante... gli unici incontri furono con qualche timida biscia, con le tante colorate farfalle e con dei passerotti. Diversi furono i ponti, gli strapiombi e i terrazzamenti attraversati, che oggi non saprei neppure indicare dove si trovassero...! Incontrai purtroppo anche diversi cumuli di detriti riposti ai margini dei binari e dei tubi per l'irrigazione che attraversavano a raso la linea ferrata... La ferrovia purtroppo già si avviava al suo inesorabile destino di abbandono e di saccheggio...!
Ricordo la processione di quell'anno, la banda con le majorette, le tante suore che seguivano l'Immagine del Gesù, tutte italiane..., i numerosi orfanelli che all’epoca erano ancora accuditi nell'Orfanatrofio di Mugnano.
La cosa che mi sorprese e anche affascinò, fu quello di vedere che alcuni anziani, tutti ben vestiti con giacca e cravatta, attendevano la processione, ognuno in dei punti stabiliti del paese, assieme ad altre persone (credo loro amici e conoscenti). Ognuno di essi, poi, chiedendo di fermare la processione, si posizionavano sopra una sedia, in piedi, di fronte alla statua del Cuore di Gesù e leggevano ad alta voce un discorso scritto, che finiva sempre con una dedica e l'invocazione di protezione per Mugnano! Pensai che dovevano essere delle persone notabili di Mugnano, come  dei professionisti o degli ex combattenti...
Negli anni seguenti, altre volte ho ripetuto questo viaggio a piedi, tutto personale e avventuroso, sempre seguendo la linea della Piedimonte, alcune volte anche assieme ad alcuni amici d’infanzia, ma la linea ferroviaria (che fu) diventava anno dopo anno sempre più impraticabile, per la presenza dei rovi infestanti, che finirono per ricoprirla tutta, definitivamente!
Ricordo la pausa che la processione faceva a metà giornata, quando alcune ditte di Mugnano ospitavano nei loro capannoni o nei locali tutti i suoi partecipanti, offrendo un pranzo o un abbondante rinfresco. E ricordo pure che gli orfanelli facevano a gara per accaparrarsi tutti i dolci disponibili...
Altra usanza che mi colpì particolarmente fu l'uso di una grande cassa, che era portata a mano avanti alla processione, lasciando intravedere dall'esterno, attraverso i vetri, le tantissime banconote (di grosso taglio!) che erano contenute, tutte donate in segno di devozione dagli abitanti di Mugnano al momento del passaggio della processione del Cuore di Gesù. Tutti sapevano che quei soldi erano destinati al sostentamento degli orfanelli.

Notavo i tanti anziani ed i malati che si affacciavano dalle finestre delle loro abitazioni, spesso con fatica, sorretti da parenti, per salutare l'immagine del Cuore Gesù. Tanti piangevano per la commozione e tanti pregavano, facendosi il segno della croce...
  E, ancora, le tante belle coperte ricamate esposte ai balconi e i tanti fiori e coriandoli che venivano fatti cadere sulla Statua, come una pioggia colorata... Tutti partecipavano e avevano una gioia incontenibile che traspariva dai loro volti...!
Tanti poi erano i mortaretti che venivano fatti esplodere dagli abitanti in segno di giubilo e di accoglienza all'immagine del Cuore di Gesù, quando sopraggiungeva davanti alle loro abitazione.
Solo gli spari di questi mortaretti coprivano, incessantemente con il loro rumore, l'interminabile giornata della processione, senza un attimo di tregua…, facendo eccezione solo il periodo della pausa meridiana! Durante la giornata, poi, erano anche fatti esplodere saltuariamente i fuochi pirotecnici, quelli professionali, con bombe di tiro (senza colore); questi però erano offerti dalle associazioni cattoliche o da qualche imprenditore locale... Altro fragore che si sommava ai primi fuochi descritti e fino a sera inoltrata...!
I fuochi che si ammiravano invece nel corso della gara pirotecnica, che si teneva il lunedì successivo alla processione, erano veramente qualcosa di sorprendente e di straordinario...!
Un rumore e un frastuono intenso di bombe e di mortai, di giorno e di notte... Quelli notturni, colorati, duravano almeno quattro ore, fino e oltre mezzanotte. Tanto erano possenti, che vibravano i solai e le mura delle case, lontane anche diversi chilometri da Mugnano e sembrava di stare in mezzo a una guerra...! E poi una girandola di tanti colori fatti brillare nell'oscurità del cielo, così come in un grande caledoscopio...!
I mugnanesi, soprattutto gli anziani, erano visibilmente contenti e fieri di questo evento, e giudicavano quel fragore con compiacimento, perché per loro era la dimostrazione di quanto i concittadini ci tenessero ancora per il Cuore di Gesù, nel ringraziarlo per la Sua benevola protezione.
Mugnano, come si sa, è stata la patria dei "fuochisti", che erano dei veri e propri artisti specializzati nella preparazione dei fuochi e nelle esibizioni in gare pirotecniche (alcuni continuano l'attività anche oggi) ed erano famosi e conosciuti in tutto il meridione d'Italia e anche all’estero. Come è logico pensare, esibirsi nella loro terra natia era per essi motivo di vanto e ci tenevano con orgoglio anche a gareggiare tra loro; per questo motivo i fuochi a quell'epoca diventavano interminabili...!
Mia mamma raccontava che un tempo a Mugnano veniva eseguita anche la funzione del “Volo dell'angelo”, sia all'inizio che al termine della processione.
Anche mio padre aveva dei ricordi nitidi della festa di Mugnano. Raccontava che quando si faceva la questua per la festa del SS. Salvatore a Piscinola, spesso il comitato dei festeggiamenti, che andava questuando per raccogliere doni e offerte per la festa, accompagnato dalla Banda di Piscinola, si inoltrava per le tante masserie distanti da Piscinola e spesso  oltrepassava il confine con Mugnano, andando a raccogliere offerte nelle masserie mugnanesi. Gli abitanti offrivano piccoli doni, in natura o in denaro, anche se si trattava della festa di Piscinola.
La cosa bella è quella che lo stesso capitava anche per la festa del Cuore di Gesù di Mugnano: anche in tale circostanza il comitato, accompagnato dalla banda musicale, oltrepassava il confine e si spingeva fino alle masserie di Piscinola.
Anche per loro c’erano piccoli doni e offerte in denaro. Era quello una sorta di gemellaggio, che oggi possiamo considerare come un bell'esempio di solidarietà e di vicinanza tra comunità antiche contigue...!
Probabilmente la banda di Piscinola non fu mai chiamata a suonare a Mugnano, perché mio padre, che suonava nella banda, non l'ha mai ricordato.
Papà raccontava ancora che quando nella loro stalla, che stava a Piscinola, una mucca partoriva un vitellino, la nonna per devozione e anche per ringraziamento, donava il primo latte raccolto agli orfanelli del convento del Sacro Cuore di Gesù a Mugnano. Spesso era il nonno Salvatore, accompagnato da mio padre o da altri figli, a portarlo al convento.

Fino a pochi anni fa, erano in tanti a Piscinola, specie le donne anziane, ad avere la devozione e l’abitudine di recarsi ogni anno a Mugnano, nella domenica mattina della festa, per assistere all'uscita della Statua del Gesù dal Santuario e alla celebrazione della prima messa, che iniziava rigorosamente alle 5:30 del mattino. Una "levataccia" che però era considerata da essi salutare per lo spirito e anche beneaugurante per affrontare con serenità i tanti sacrifici che si presentavano nel corso della loro vita. Era anche un'occasione per ritrovarsi con i tanti devoti del Cuore di Gesù, diventati ormai tutti come una grande famiglia.
Purtroppo con il trascorrere dei decenni molte di queste tradizioni che ho raccontato sono terminate, oppure affievolite; la nostra società, cosiddetta moderna, con le sue corse frenetiche e prototipi, cancella molti ricordi, tuttavia permane ancora oggi e in tante persone la grande devozione per il Cuore di Gesù di Mugnano, per il caro "Scauzone" della venerabile Suor Maria Pia Brando. 
Questo post è dedicato a tutti i cittadini di Mugnano che si apprestano a festeggiare di nuovo il Cuore di Gesù, dopo la sospensione di due anni imposta dalla "Pandemia", è dedicato ancora a tutti i devoti e a tutti quelli che amano ricordare queste belle tradizioni di una volta.
Buona Festa a tutti!

Salvatore Fioretto 

Ringraziamo lo scrittore e ricercatore storico di Mugnano, dott. Carmine Cecere, per averci autorizzato alla pubblicazione delle foto tratte dal sito/blog: "MugnanoStoria". 

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Il discorso di dedica al cuore di Gesù durante la processione in via Fiori, fine anni '70 
(foto tratta dal gruppo FB "Festa del Sacro Cuore", che ringraziaamo)




4 commenti:

  1. Sicuramente San Biagio, pur essendo il santo patrono di Mugnano, di sicuro non si offende nel vedere la moltitudine di gente che come sempre accorre a commemorare il Sacro Cuore di Gesù. Del resto 'o Masto è sempe 'o Masto. Tuttavia: evviva San Biagio, evviva il Sacro Cuore di Gesù!

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  2. Anche noi tifiamo sempre per il "Masto", soprattutto perché protegge anche PISCINOLA e noi gli vogliamo un gran bene...! San Biagio capirà...

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