domenica 5 settembre 2021

"Fore 'o trentotto" e... un tram per il Casale...! Parte seconda

La nostra ricerca storica, che non presenta soste, annovera un'altra importante scoperta documentale, ed è quella che presentiamo in questo post, a compendio dell'articolo pubblicato il 23 settembre del 2013, dal titolo "Fore 'o trentotto" e ... un tram per il Casale...!". 
Si tratta del testo del Regio Decreto di autorizzazione per la costruzione della bretella tranviaria Miano-Piscinola, dell'anno 1926. La notizia è stata tratta dal "Bollettino Ufficiale del Ministero dei Lavori Pubblici".
Ecco il testo e le foto:

DECRETO REALE 2 maggio 1926, n.847, (1) che autorizza a costruire ed esercitare un tronco tranviario dal raddoppio di Miano, sulla tranvia di Napoli-Secondigliano, sino a Piscinola.

(Numero di pubblicazione della Gazzetta Ufficiale, 1160).

VITTORIO EMANUELE III

PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA’ DELLA NAZIONE

RE D’ITALIA

Visto il progetto portante il bollo dell’ufficio del registro di Napoli in data 10 febbraio 1926, presentato il 25 stesso mese dalla “Società Belga tranvie di Capodimonte” per la costruzione e l’esercizio di un tronco tranviario dal raddoppio di Miano sulla tranvia Napoli Secondigliano, sino a Piscinola;

Visto il testo unico delle disposizioni di legge per le ferrovie concesse all’industria privata, le tranvie a trazione meccanica e gli automobili, approvato con il Nostro decreto 9 maggio 1912, n. 1447;
Sentito il Consiglio superiore dei Lavori Pubblici;
Sulla proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato per i lavori pubblici;

Abbiamo decretato e decretiamo:

Art.1.

La “Società Belga per le tranvie di Capodimonte” è autorizzata a costruire ed esercitare un tronco tranviario dal raddoppio di Miano, sulla tranvia Napoli-Secondigliano, sino a Piscinola.

Art.2.

La costruzione del tronco tranviario di cui sopra, dovrà essere eseguita in conformità al progetto dalla Società anzidetta presentato il 25 febbraio 1926, portante il bollo dell’ufficio del registro di Napoli in data 10 stesso mese e tenute presenti le osservazioni contenute nel voto n. 797 emesso sul progetto in parola, in data 16 aprile 1926, dal consiglio superiore dei Lavori Pubblici.

Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo di Stato sia inserito nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d’Italia mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato a Roma, addì 2 maggio 1926.

VITTORIO EMANUELE.

GIURATI.

Visto, il Guardiasigilli: Rocco

Registrato alla Corte dei conti , addì 27 maggio 1926.

Atti del Governo, registro 248, foglio 139. – COOP

   (1) Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del Regno n.124, del 29 maggio 1926.




Per leggere il testo della prima parte, ecco il link:


Via Miano, di fronte all'ex deposito officina del Garrittone

A compendio della notizia storica, ci piace aggiungere una piccola descrizione, molto poetica: rappresentante un "ritratto" del nostro territorio, che ha visto per tanti anni questo mezzo di locomozione, ecologico per eccellenza, attraversare le sue strade e le numerose campagne... E' uno scritto di Giovanni Artieri, tratto dal libro "Italia mia".

[…] Noi napoletani siamo grandi cacciatori di fantasmi, ammalati di curiose nostalgie di luoghi o di persone “mai viste”, di scene fantastiche, di realtà leggendarie; ma ci facciamo personaggi di noi stessi, ricontemplandoci nelle prospettive del tempo, traverso i cristalli deformanti, ma così ricchi di poetici tremori, della nostalgia […]. 
Una trepida tenerezza poetica, quella mattina, mi spingeva su per la salita di Santa Teresa, verso Materdei, dove la collina riposa un breve ripiano e continua per il ponte della Sanità, che si vede in fondo alla strada grandiosa aperta da Pietro Colletta. Ma non si vede il palazzo reale; si vede soltanto ciò che una volta si chiamava il Tondo, un altro ripiano, circolare ombrato di pioppi giganteschi […] una volta un tram verde che conduceva dalla piazza Dante ai paesini di provincia verso il Nord della città: Marianella, Piscinola, Marano; ed anche questa altura, nel silenzio della campagna (ancora campagna a quell’epoca) avevano fondato una fabbrica di birra, uno stabilimento” a vapore” levando un alto camino per lo sfogo del fumo […].

Salvatore Fioretto




Deposito officina del Garrittone, a Capodimonte


Diverse foto delle Tranvie di Capodimonte sono state tratte dal sito degli amici dell'"Associazione Clamfer", che ringraziamo per la consueta e generosa disponibilità.

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