Felice
Pignataro è stato soprattutto un artista
muralista che ha dedicato la sua vita per il riscatto delle periferie napoletane, in particolare di Scampia, Piscinola e Secondigliano, a lui si deve la creazione del Carnevale del Gridas, che oggi conta una attività ormai trentennale.
Grande è notevole fu l'attività artistica di Felice, soprattutto nella realizzazione dei murales sui muri grigi delle strade dei quartieri di Scampia, Piscinola e di Secondigliano; forse egli è stato un pioniere italiano di quest'arte, oggi tanto diffusa soprattutto nelle periferie delle metropoli del bel paese.
Le sue opere Felice le realizzava in compagnia dei ragazzi raccolti nei vari quartieri, che oltre a coinvolgerli nel lavoro artistico, mirava a trasmettere loro un messaggio di libertà e di speranza. Il Gridas (Gruppo RIsveglio DAl Sonno) fu fondato proprio con l'intento di promuovere iniziative a supporto della gioventù del territorio, affinché questa si ritrovasse in un luogo ospitale, in grado di raccoglierli dalla strada e insegnare loro il concetto di comunità e socialità.
L'esperienza napoletana fu estesa anche lontano da Napoli, da Reggio Calabria a Trento; così il numero dei murales è andato via via crescendo nel tempo, fino a superare abbondantemente il
centinaio di opere. Alla realizzazione delle opere si unirono, nel tempo, molteplici gruppi, associazioni e movimenti. I murales sono diventati così la voce di quelli che non hanno voce,
perché non hanno accesso ai media e non hanno a disposizione neanche una
rete TV. Internet era allora ancora un'utopia...
I murales sono stati un’operazione che ha procurato gioia, in tutti i partecipanti e questo ha reso più accettabile la vita: per Felice è stato un atto di amore, impagabile!
A Felice Pignataro sarà dedicato uno spazio artistico, con un murales, all'interno del costruendo accesso a Scampia, della stazione delle metropolitana di Napoli.
Le foto postate riguardano due murales realizzati a Piscinola, precisamente in Piazza Bernardino Tafuri (Muro di recinzione della scuola "T. Tasso" e muro di recinzione del Lotto 14B. Il primo non esiste più perche il muro è stato demolito, mentre il secondo è ancora presente anche se merita di un energico intervento di restauro).
Salvatore Fioretto (Tutti i diritti per la pubblicazione dei testi del blog sono riservati all'autore, ai sensi della legislazione vigente)
Non vedo quelli che fanno sul muro di recinzione del campo sportivo vicino casa mia. Anna Cascella
RispondiEliminaPeccato per il primo murales... Un abbraccio, Antonio.
RispondiEliminaSe ti piacciono, fai le foto e le inseriamo in una pagina ad hoc. Ciao Anna, e tieniti pronta per l'autunno, per l'evento....che poi ti dirò...
RispondiEliminaPer il secondo murales potremmo ancora salvarlo, prima che lo coprano definitivamente con un altro murales. I colori sono sbiaditi ed è appena percettibile, basterebbe ricalcarlo con vernice nuova, dato che abbiamo anche le foto a colori.
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