E' questa una considerazione un po' personale, tra il fare poetico e un'analisi verista di un mondo che è risultato profondamente cambiato negli ultimi 40 anni... Un amaro sfogo, tra tristezza e rabbia, dove il desiderio di riscatto non vuole cedere il posto alla rassegnazione...!
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Quando passiamo lì vicino, ti osserviamo e con mal celata ilarità, consideriamo un
poco intrusa la tua isolata presenza in questo lembo di quartiere che un tempo
era "campagna viva" e oggi è avido di verde..., ma tu essendo Pioppo
della varietà "Cipressino"... lo sai bene che non sei autoctono del nostro
territorio, bensì diffuso e tradizionalmente legato alla grande Pianura Padana
e alle vicine zone lacustre e fluviali settentrionali...
Sarà che "menti
illuminate" hanno fatto seguire anche a te il passo dei tempi di questo
effimero progresso che, ignorante dei valori storici del territorio, come già
fatto per caseggiati, cortili ecc., con l'utilizzo del cemento armato, sei
stato utilizzato per sostituire il millenario nostro "Pioppo Nero",
e quello che gli antichi piscinolesi chiamavano "Chiuppo Cutolino",
perché prolifico a fornire loro legacci per la potatura delle viti
("cutoli"), e poi pali tutori ("spalatruni"),
"furcine", "ancille per panari", pali per recinzioni, assi
per i forni, ecc. ecc.
"Pioppo nero" , foto da una campagna di Piscinola |
La loro presenza rappresentano una eloquente ribellione della natura!!
Queste cose si avvertono perchè nel nostro DNA c'è ancora traccia di quella sensibilità per la natura, che ci faceva parte integrante di un ecosistema antico. Purtroppo si è alterato quel rapporto millenario, senza definire un limite di conservazione, che era pur necessario, il tutto eseguito sempre per far fronte alle continue emergenze sociali.
Pioppo "cutolino" , foto da una campagna di Piscinola |
Purtroppo siamo riusciti a gustare ed assimilare solo l'ultimo decennio di vita di quel "mondo" e, poi, abbiamo sofferto per aver visto tutto lo scempio di una metamorfosi scellerata, senza margini di confini e senza pietà...!
Che gli antichi piscinolesi, soprattutto quei sapienti contadini di una volta, abbiano pietà di noi, cittadini del XXI secolo...!
Salvatore Fioretto
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