lunedì 21 ottobre 2013

Eroi non dimenticati... Una lapide ricordo per i caduti di Miano...!


Da circa trent'anni il monumento ai caduti di Miano non conserva più alla sua base la lapide in bronzo che un tempo riportava l'elenco di tutti i soldati caduti originari di Miano; oggi dopo numerosi atti teppistici e dopo le sottrazioni di alcune parti, il monumento è stato restaurato, ma, purtroppo, una semplice lastra di marmo bianco riporta, alla sua base, una generica dedica "Ai Caduti di Miano"! 
Per capire le origini e l'importanza di questo monumento ripercorriamo un po' a ritroso le vicende storiche correlate a esso.
L'idea di un monumento che ricordasse le gesta dei combattenti della Grande Guerra (prima guerra mondiale), originari di Miano, nacque da parte di un gruppo di militanti, ex combattenti, riuniti in un'associazione di reduci. La parte scultorea fu affidata al celebre artista scultore: Filippo Cifariello, padre dello sfortunato attore del cinema degli anni '50. 
La sua inaugurazione avvenne con una solenne celebrazione, la mattina del 5 maggio 1935. 
Foto del giorno della inaugurazione ripresa dalla villa Russo.
Ecco la cronaca riportata dal giornale "Il Mattino", del martedì seguente:

Dal giornale il Mattino del 7 maggio 1935:
"Domenica, il popolo di Miano ha vissuto una giornata di intensa commozione per la austera cerimonia dello scoprimento del Monuemnto ai caduti , ed ha ricordato le ore eroiche del sacrificio dei suoi settantuno figli immmolatisi per la Patria nella grande guerra.
Il monumento, che è pregevole opera di Filippo Cifariello, è  stato scoperto, dopo il discorso ufficiale [...] (segue lista di nomi delle autorità dell'epoca presenti).

Alla cerimonia inoltre sono intervenuti la signora Cerboni-Rossi delegata Provinciale dell'Associazione famiglie dei caduti in Guerra, la signora Centi Direttrice generale delle scuole, il dott. Boccuzzi che rappresentava il Questore e numerose personalità e rappresentanze.
 [...]
 
Bassorilevo in bronzo, poi trafugato

Particolare della piazzetta nel giorno dell'inaugurazione



















Dopo il discorso spesso interrotto da ovazioni, il parroco Nardi ha impartito la benedizione, quindi tra la piu profonda commozione della folla e mentre la banda del 31 Reggimento Fanteria, intonava l'Inno del Piave ha avuto luogo la cerimonia dello scoprimento.
Frontespizio dell'opuscoletto celebrativo
Il monumento in bronzo che abbiamo detto è opera di Filippo Cifariello, circondato da una artistica e suggestiva aiuola fiorita creata dal cav. Flaminio, rappresenta una vittoria alata che stringe tra le mani due alte palme. La simbolica  figura poggia su un masso granitico su cui sono incisi, a lettere rosse, i nomi delle battaglie combattute nella Grande Guerra. Sulla base, sotto il Bollettino della Vittoria, è scritto:
"Brevemente vissero - Romanamente caddero - Qui rivivono"  ( ndr).
Ai piedi del monumento  vengono quindi deposte due corone di alloro con nastri azzurri, rispettivamente omaggio dei caduti e dell'Associazione  Combattenti [...]".




Foto di oggi
 

















Inizialmente, attorno al monumento, erano poste delle ogive metalliche, collegate tra loro da catene e, all'interno, un piccola aiuola fiorita con una dedica in marmo bianco. Alla base del piedistallo, che simboleggia i monti delle celebri battaglie, erano poste quattro lastre di bronzo, una per ogni lato: sul lato anteriore c'era una lastra forgiata come una pergamenta, sulla quale erano incisi i nomi dei 71 caduti, contornati con frasche di alloro. Mentre, sulle lastre laterali, di cui solo una abbiamo anche la foto, erano rapppresentate, rispettivamente, un soldato morto giacente su un cannone e incoronato da una figura di "Gloria alata" e, sull'altra, era rappresentato un aereo in ricognizione. Non ricordiamo il soggetto della quarta lastra, ma probabilmente doveva essere scritto il nome del comitato e l'anno di realizzazione.
Purtroppo, come abbiamo accennato all'inizio del racconto, anche questo bel monumento ha subito nel corso degli ultimi decenni diversi attentati vandalici e delle spoliazioni. Circa 30 anni fa fu privato delle quattro lastre di bronzo. 
 
Lapide in bronzo con la lista di nomi, prima del furto
Una decina di anni fa la statua della "Gloria alata", che si vede sulla sommità, già privata in precedenza dei due rami di palma, fu letteralmente scaraventata al suolo con forza, per opera di ignoti balordi, con il preciso intento di trafugarla e poterla quindi vendere al mercato dei metalli, per il solo valore venale, noncuranti che essa fosse invece un'opera d'arte del famoso scultore Cifarelli. 
Per fortuna il furto non fu portato a compimento e le forze dell'ordine riuscirono a recuperare la refurtiva. 
La statua aveva comunque subito dei seri danni, ma, grazie all'interessamento delle istituzioni e di alcune associazioni locali, fu subito restaurata e riposizionata sul vecchio piedistallo, a distanza di soli pochi mesi dopo l'evento infausto. 
Le due palme in bronzo furono ricostruite e riattaccate nelle mani della statua.
Riportiamo l'elenco dei nomi dei soldati caduti, che un tempo si leggevano sulla lastra di bronzo centrale, affinchè non se ne perda ora in avanti la loro memoria... con la speranza che possano ritornare al più presto incisi, al loro posto, come un tempo.


Oggi, 25 aprile 2019, i cittadini di Miano, raccolti nel comitato civico "Vivi Miano", con l'intervento dei rappresentanti della Chiesa e delle Istituzioni locali, hanno rimesso al loro posto l'elenco dei 71 nomi dei soldati caduti originari di Miano, dando degna sistemazione al monumento. Il desiderio espresso in questa pagina di cultura è stato esaudito. Grazie!

Salvatore Fioretto
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