Per la prossima ricorrenza napoletana del 19 settembre, quando si commemora il Martirio di San Gennaro, patrono di Napoli, abbiamo scelto di pubblicare un passo del racconto tratto dal terzo volume del romanzo scritto da Alessandro Dumas, intitolato "Le Corricolo" (Paris 1845). L'opera dello scrittore francese è il resoconto del viaggio condotto nel Regno di Napoli, e principalmente a Napoli, nel quale si descrivono tutte le bellezze e le meraviglie visitate e conosciute. Dumas racconta anche la fantomatica storiella del "miracolo" estorto dai francesi, la conseguente rocanbolesca sostituzione del Patrono (con S. Antonio) condotta dai napoletani e la rapida sua reintregrazione al primo segno di eruzione del Vesuvio... Successivamente fu lo stesso Dumas a smentire la veridicità di questa parte del racconto, affermando di averlo inventato di sana pianta...
Ecco l'elogio a San Gennaro:
"San Gennaro risale, per la sua origine, ai primi secoli della Chiesa.
Vescovo, ha predicato la parola di Cristo e ha convertito al vero culto migliaia
di pagani; martire, ha sopportato tutte le torture inventate dalla crudeltà dei
suoi carnefici e ha sparso il suo sangue per la fede; innalzato al cielo, prima
di lasciare questo mondo dove tanto aveva sofferto, ha rivolta a Dio una
preghiera suprema per far cessare la persecuzione degl'imperatori.
San Gennaro non è un santo di creazione moderna; non è un patrono banale e
volgare, che accetti le offerte di tutti i devoti, accordi la sua protezione al
primo venuto e s'incarichi degl'interessi di tutti; il suo corpo non è stato
ricomposto nelle catacombe a spese di altri martiri piú o meno sconosciuti, come
quello di santa Filomena; il suo sangue non è sgorgato da un'immagine di
pietra, come quello della Madonna dell'Arco; insomma gli altri santi hanno,
sì, qualche miracolo nella loro vita — miracoli trasmessi a noi dalla tradizione
e dalla storia —, mentre il miracolo di san Gennaro si è perpetuato fino ai
giorni nostri e si rinnova due volte all'anno, per la maggior gloria della città
di Napoli e la maggior confusione degli atei.
Ma a ciò si limitano i suoi doveri di cristiano e la sua carità di
cosmopolita.
Cittadino prima di tutto, san Gennaro non ama in realtà che la sua patria;
la protegge contro ogni pericolo, la vendica di tutti i nemici:
Civi, patrono, vindici,
come dice una vecchia tradizione napoletana. Il mondo intero fosse minacciato
da un secondo diluvio, e san Gennaro non alzerebbe neanche il mignolo per
impedirlo; ma la minima goccia d'acqua possa nuocere ai raccolti della sua buona
città, e san Gennaro muoverà cielo e terra per ricondurre il bel tempo.
San Gennaro non sarebbe esistito senza Napoli, né Napoli potrebbe esistere
senza san Gennaro. É vero che non v'è città al mondo che piú volte di questa sia
stata conquistata e dominata dallo straniero; ma, grazie all'intervento attivo e
vigilante del suo protettore, i conquistatori sono spariti e Napoli è rimasta.
I Normanni hanno regnato su Napoli, ma san Gennaro li ha scacciati.
Gli Svevi hanno regnato su Napoli, ma san Gennaro li ha scacciati.
Gli Angioini hanno regnato su Napoli, ma san Gennaro li ha scacciati.
Gli Aragonesi hanno usurpato a loro volta il trono, ma san Gennaro li ha
puniti.
Gli Spagnuoli hanno tiranneggiata Napoli, e san Gennaro li ha battuti.
Infine i Francesi hanno occupato Napoli, e san Gennaro li ha messi alla
porta.
E chi sa che cosa farà san Gennaro per la sua patria!...
Quale che sia la dominazione, indigena o straniera, legittima o usurpatrice,
equanime o dispotica, che grava su questo bel paese, v'è una credenza in fondo
al cuore di ogni napoletano, credenza che li rende pazienti fino allo stoicismo:
ed è che tutti i re e tutti i governi passeranno, e in sostanza non rimarranno
se non il popolo e san Gennaro." (A. Dumas)
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In occasione della festività di San Gennaro, la redazione di Piscinolablog augura buon onomastico a tutti i lettori che si chiamano "Gennaro", e buona festa patronale alla città di Napoli e alla Regione Campania.
Auguri anche a tutti i napoletani che si trovano sparsi per il mondo, perchè il 19 settembre è la festa principale della napoletanità!
Buona festa di San Gennaro!
Salvatore Fioretto
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