In
ricordo dell'umanità di un tempo che animava le strade del quartiere di Piscinola.
Eravamo alla metà anni
settanta e a Piscinola, diversamente da oggi, non c'erano negozianti stabili
che vendevano il pesce fresco. La distribuzione al dettaglio dei prodotti
ittici, come avveniva in ogni rione di Napoli, era appannaggio di piccoli
ambulanti, i quali, con carrettini trainati a mano, percorrevano le strade di
Piscinola con le loro inconfondibili voci di richiamo, diventate poi simboli e
oleografie della città.... Il pesce venduto proveniva da Mugnano che da tempo
immemorabile aveva il suo mercato Ittico...
Oggi, a distanza di decenni, ricordo una donna energica, piccola di statura, sempre vestita di nero per i suoi lutti, ma di una personalità forte ed esuberante, una donna di altri tempi..., si chiamava Luisella ed era originaria di Mugnano. Aveva preso in fitto un piccolo basso, in dialetto si direbbe molto semplicemente un "pertuso"... verso la parte bassa del quartiere, contrada chiamata da secoli dagli antichi abitanti con il toponimo di: Abbascio Miano. Quel locale le era necessario per riparare durante la notte le sue “spaselle” di castagno (cassettine di legno per contenere ed esporre il pesce) e il suo carrettino di legno, che lei ogni giorno trainava, con non poca fatica, a forza delle sue piccole braccia, su e giù tra "Cape e coppe" e "Abbascio Miano"...
Non so nemmeno se fosse sposata e se avesse figli; lei conosceva mia madre e aveva con lei un buon rapporto di amicizia, forse si conoscevano fin dalla loro gioventù. Luisella comprava all'ingrosso il pesce fresco al mercato ittico di Mugnano, che una volta si faceva al termine dell'odierna Via Aldo Moro, per poi venderlo a dettaglio nei suoi inconfondibili "cuoppetielli" di carta gialla..., le "fredde" e inquinanti bustine di plastica, in uso oggi per contenere il pesce, allora non si sapeva nemmeno cosa fossero..!
Lei, a piedi e da sola, percorreva ogni giorno, di buon ora, con il suo carrettino o con grandi cesti, la strada solitaria che da Mugnano raggiungeva Piscinola: oggi si chiama Via Cupa Perillo. Nel ritornare a sera a casa, prendeva una delle corse della mitica ferrovia Napoli Piedimonte d'Alife...
Luisella era anche un piccolo corriere...; allora i telefoni privati non erano molto diffusi, anzi nessuno li aveva in Provincia e quelli pubblici non servivano a molto, se non ci si metteva daccordo sull'ora di chiamata... Molte persone originarie di Mugnano oppure che avevano parenti a Mugnano, si affidavano alla sua preziosa "opera comunicatrice" e quindi lei provvedeva a scambiare i messaggi di conoscenti su e giù, facendo da spola tra Mugnano e Piscinola.
Ricordo la "voce caratteristica" che lei emetteva a mo' di richiamo per pubblicizzare il pesce fresco, inutile dire che non capivo niente di quello che diceva..., ma quella era la sua voce inconfondibile e tutti la riconoscevano come la voce di Luisella 'a pisciavinnela.... I prodotti venduti erano sempre freschi e la sua clientela selezionata e affezionata.
Ero ancora un bambino quando lei girovagava per Piscinola e aveva già oltrepassato abbondantemente i 50 anni.
Quando chiusero via Vecchia Miano, per permettere la ricostruzione delle abitazioni del “Dopoterremoto”... o meglio, quando distrussero l'umanità che era presente in Abbascio Miano..., non l'ho incontrata più. Non so se sia morta e nemmeno come ha trascorso questi anni della sua vita.
Luisella era una donna energica, fiera, combattiva, una delle classiche donne del meridione, che hanno fatto onore e grande l'Italia e Napoli nel dopoguerra.
Grazie Luisella, grande donna del Sud, ti voglio bene, ovunque tu sia....!
Salvatore Fioretto
(Tutti i diritti per la pubblicazione dei testi del blog sono riservati all'autore, ai sensi della legislazione vigente)
La prima foto in alto è stata tratta dal web, mentre la seconda (quella stilizzata con un programma di grafica), è l'antica colombaia presente nel giardino del seicentesco "Palazzo Grammatico" a Piscinola.
Oggi, a distanza di decenni, ricordo una donna energica, piccola di statura, sempre vestita di nero per i suoi lutti, ma di una personalità forte ed esuberante, una donna di altri tempi..., si chiamava Luisella ed era originaria di Mugnano. Aveva preso in fitto un piccolo basso, in dialetto si direbbe molto semplicemente un "pertuso"... verso la parte bassa del quartiere, contrada chiamata da secoli dagli antichi abitanti con il toponimo di: Abbascio Miano. Quel locale le era necessario per riparare durante la notte le sue “spaselle” di castagno (cassettine di legno per contenere ed esporre il pesce) e il suo carrettino di legno, che lei ogni giorno trainava, con non poca fatica, a forza delle sue piccole braccia, su e giù tra "Cape e coppe" e "Abbascio Miano"...
Non so nemmeno se fosse sposata e se avesse figli; lei conosceva mia madre e aveva con lei un buon rapporto di amicizia, forse si conoscevano fin dalla loro gioventù. Luisella comprava all'ingrosso il pesce fresco al mercato ittico di Mugnano, che una volta si faceva al termine dell'odierna Via Aldo Moro, per poi venderlo a dettaglio nei suoi inconfondibili "cuoppetielli" di carta gialla..., le "fredde" e inquinanti bustine di plastica, in uso oggi per contenere il pesce, allora non si sapeva nemmeno cosa fossero..!
Lei, a piedi e da sola, percorreva ogni giorno, di buon ora, con il suo carrettino o con grandi cesti, la strada solitaria che da Mugnano raggiungeva Piscinola: oggi si chiama Via Cupa Perillo. Nel ritornare a sera a casa, prendeva una delle corse della mitica ferrovia Napoli Piedimonte d'Alife...
Luisella era anche un piccolo corriere...; allora i telefoni privati non erano molto diffusi, anzi nessuno li aveva in Provincia e quelli pubblici non servivano a molto, se non ci si metteva daccordo sull'ora di chiamata... Molte persone originarie di Mugnano oppure che avevano parenti a Mugnano, si affidavano alla sua preziosa "opera comunicatrice" e quindi lei provvedeva a scambiare i messaggi di conoscenti su e giù, facendo da spola tra Mugnano e Piscinola.
Ricordo la "voce caratteristica" che lei emetteva a mo' di richiamo per pubblicizzare il pesce fresco, inutile dire che non capivo niente di quello che diceva..., ma quella era la sua voce inconfondibile e tutti la riconoscevano come la voce di Luisella 'a pisciavinnela.... I prodotti venduti erano sempre freschi e la sua clientela selezionata e affezionata.
Ero ancora un bambino quando lei girovagava per Piscinola e aveva già oltrepassato abbondantemente i 50 anni.
Quando chiusero via Vecchia Miano, per permettere la ricostruzione delle abitazioni del “Dopoterremoto”... o meglio, quando distrussero l'umanità che era presente in Abbascio Miano..., non l'ho incontrata più. Non so se sia morta e nemmeno come ha trascorso questi anni della sua vita.
Luisella era una donna energica, fiera, combattiva, una delle classiche donne del meridione, che hanno fatto onore e grande l'Italia e Napoli nel dopoguerra.
Grazie Luisella, grande donna del Sud, ti voglio bene, ovunque tu sia....!
Salvatore Fioretto
(Tutti i diritti per la pubblicazione dei testi del blog sono riservati all'autore, ai sensi della legislazione vigente)
La prima foto in alto è stata tratta dal web, mentre la seconda (quella stilizzata con un programma di grafica), è l'antica colombaia presente nel giardino del seicentesco "Palazzo Grammatico" a Piscinola.