venerdì 7 giugno 2024

Un marianellese con S. Alfonso nel Cuore... Padre Francesco Minervino

"Il P. Francesco Minervino è passato da questo mondo al Cielo il giorno 15 ottobre 1988 nella nostra casa di Pagani. Il confratello dalla seconda metà del mese di agosto era stato ricoverato prima al Vecchio e poi al Nuovo Pellegrini di Napoli per una grave anemia perniciosa che gradualmente e per successive complicazioni lo ha condotto alla fine della sua vita.
Il P. Minervino Francesco era nato a Marianella di Napoli il giorno 11 giugno 1909. Entrò nel nostro Educandato di Ciorani il 27 settembre 1920, ha professato nella nostra Congregazione il 3 ottobre 1925 a Pagani, ha fatto i suoi studi ginnasiali e filosofici a Cortona e quelli teologici a S. Angelo a Cupolo ed è stato ordinato Sacerdote il 1 novembre 1932 a S. Angelo a Cupolo.
Nelle note bibliografiche ci ha lasciato un resoconto completo della sua vita e delle sue attività. Così scrive: “La mia vocazione si deve al fatto che facevo il chierichetto nella cappella di Marianella. Con l’aiuto del P. Schiavone e di don Camillo De Risio entrai nell’Educandato di Ciorani”.
Il P. Minervino ha realizzato la sua vocazione vivendo nelle nostre co­munità di Morcone, S. Angelo a Cupolo, S. Andrea Jonio, Tropea, Tea­no, Curato, Marianella, Napoli, Pompei, Pagani.
Egli stesso ci attesta che è sempre stato missionario e predicatore. Ci ha lasciato un elenco di numerosissime Missioni popolari alle quali ha partecipato e di alcune predicazioni soprattutto sulla Madonna e su argomenti vari. Tra i suoi appunti si legge: “Conto gli anni del mio sacerdozio dai mesi di maggio che ho predicato. L’anno scorso (1980) furono più i giorni che sono stato in predicazione che quelli a riposo
“.
 
Per 15 anni è stato penitenziere a Pompei. Per un solo anno (1933) il P. Minervino è stato lettore nello studentato a S. Angelo a Cupolo.
Il confratello inoltre ha ricevuto come incarichi speciali nella nostra Provincia quelli di Procuratore Provinciale, Consultore Provinciale, Superiore della casa di Napoli, Maestro di secondo Noviziato, ed Archivista Provinciale.
Durante il periodo della sua permanenza a Napoli è stato Assistente di Azione Cattolica femminile del quartiere di Montesanto e nella comunità parrocchiale di S. Domenico Soriano.
Il P. Minervino ha anche scritto alcuni libri di utilità comune: “Le nostre Missioni” (3 vol.); lunghi schemi sulle istruzioni e prediche; un Catalogo dei primi membri della Congregazione e della Provincia Napoletana (2 vol.); un Inventario dei documenti custoditi in archivio; un opuscolo “Per vivere con Dio quale regolamento di vita cristiana“, e molti articoli per le riviste e i giornali.
Negli ultimi due anni della vita ha curato la pubblicazione della Rivista S. Alfonso.
Credo che il ricordo del P. Francesco Minervino resterà vivo nell’animo di molti confratelli e di molta gente che lo hanno incontrato ed hanno potuto ammirare il suo zelo apostolico e la sua comprensione e benevolenza nel sacramento della Riconciliazione.
Spesso ripeteva: “A me interessa lavorare per Dio e per le anime“.
Il suo spiccato senso di appartenenza alla Congregazione e alla Provincia, il suo amore a sant’Alfonso e alla sua opera, il suo instancabile lavoro missionario ci spronano a non risparmiare le nostre energie perché ciò che costituisce l’eredità alfonsiana più autentica possa oggi incrementarsi e migliorare per mezzo della nostra collaborazione e la nostra partecipazione.
L’interesse che il P. Minervino ha dimostrato nel riordinamento dell’archivio è stato in questi anni ammirato ed incoraggiato a più livelli e a più riprese.
Questa sua opera susciti interesse alla documentazione e allo studio della nostra storia soprattutto in qualche confratello che possa continuare a lavorare nello stesso settore con pari amore e generosità.
Colgo l’occasione per ringraziare sentitamente i confratelli e i laici che si sono offerti per assicurargli una assistenza continua e notturna in ospedale ed esorto tutti a voler pregare perché il caro confratello possa ottenere un copioso premio per le sue buone opere."

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