Largo centro storico (sul fondo chiesa SS. Assunta) |
Il centro storico di Miano aveva una sala cinematografica tutta sua, anche se di capienza ridotta, che si chiamava "Cinema Vittoria", ma era da tutti chiamata bonariamente "Pidocchietto". Non si è mai saputo di preciso l'origine del curioso soprannome del Cinema, forse esso deriva dalle sue piccole dimensioni e, contrariamente, ironia della sorte, si stipava di tanta gente, soprattutto di anziani e di mamme, che accompagnavano numerosi pargoli; addirittura portavano con sé anche il cibo cucinato da casa, che consumavano durante la visione del film!
Io in questo locale ci lavoravo, quando uscivo dalla scuola elementare. Vendevo caramelle, ed un altro compagno mio, che vendeva gassose, si chiamava "Zepechione" e abitava al vico
Parisi, dove ci abitava pure il musicista James Senese ed il poeta Giuseppe Capaldo, che scrisse la famosa canzone
conosciuta per il mondo: "’A tazza ‘e
cafè".
Ritornando al cinema “Pidocchietto”,
era sempre pieno di militari, anzi, c'è da aggiungere che nel quartiere di Miano la presenza di
militari era ormai di casa, considerata la vicinanza di ben tre caserme.
Mi ricordo che il tecnico del cinema si chiamava Michele, e aveva una vespa motom; lo andavano a prendere in qualche cantina nelle vicinanze, perché spesso, e diverse volte, montava la pellicola del film che si stava proiettando in sala al contrario. Immaginate quello che succedeva nella sala tra il pubblico...?! Succedeva il finimondo! Lo schiamazzo perdurava fino a quando non si aggiustava la pellicola.
Io prendevo come paga 200 lire a settimana, in compenso, però, mi vedevo tutti i film gratis e, poi,… di tanto in tanto, mi succhiavo mezza caramella, per poi rincartarla di nuovo…
Una confessione, da non condannare, per la mia tenera età di allora…
Le bigliettaie della sala all'epoca erano le sorelle Brizzi, mentre, il gestore, era un certo “Don Gennaro”.
Poi ci stava Don Armando, detto ‘o Nasone, che era il mio titolare.
Ricordo ancora le lunghe trattative di compravendita di biglietti, specie tra ragazzi, le frasi ricorrenti che si sentivano erano: “Te 'o vvuò vennere ‘o posto?” oppure “Te 'o vvuò accattà ‘o posto?” Questo succedeva quasi alla fine di un film.
Ricordo, in particolare, gli immancabili film Western, e quelli di guerra tra sudisti e nordisti americani. Durante la marcia dei soldati, io e gli altri amici seduti in sala ci mettevano a fare un assordante rumore con i sedili e poi ci mettevamo a gridare tutti insieme: "Arrivano 'e nuoste"!
Da Miano a Piscinola all'epoca ricordo che c'erano quattro sale cinematografiche: “Vittoria”, “Avvenire”, “Europa” e “Selis”. Tante volte, da un film all’altro che uscivano nelle sale cinematografiche, queste quattro sale del territoro si passavano le pellicole tra loro.
Ho voglia di quella mezza caramella…
Centro storico di Miano visto dall'alto, foto metà anni '50 (particolare da cartolina Peroni) |
Mi ricordo che il tecnico del cinema si chiamava Michele, e aveva una vespa motom; lo andavano a prendere in qualche cantina nelle vicinanze, perché spesso, e diverse volte, montava la pellicola del film che si stava proiettando in sala al contrario. Immaginate quello che succedeva nella sala tra il pubblico...?! Succedeva il finimondo! Lo schiamazzo perdurava fino a quando non si aggiustava la pellicola.
Stabilimento Birra Peroni, visto dall'alto e centro storico di Miano |
Io prendevo come paga 200 lire a settimana, in compenso, però, mi vedevo tutti i film gratis e, poi,… di tanto in tanto, mi succhiavo mezza caramella, per poi rincartarla di nuovo…
Una confessione, da non condannare, per la mia tenera età di allora…
Le bigliettaie della sala all'epoca erano le sorelle Brizzi, mentre, il gestore, era un certo “Don Gennaro”.
Poi ci stava Don Armando, detto ‘o Nasone, che era il mio titolare.
Ricordo ancora le lunghe trattative di compravendita di biglietti, specie tra ragazzi, le frasi ricorrenti che si sentivano erano: “Te 'o vvuò vennere ‘o posto?” oppure “Te 'o vvuò accattà ‘o posto?” Questo succedeva quasi alla fine di un film.
Ricordo, in particolare, gli immancabili film Western, e quelli di guerra tra sudisti e nordisti americani. Durante la marcia dei soldati, io e gli altri amici seduti in sala ci mettevano a fare un assordante rumore con i sedili e poi ci mettevamo a gridare tutti insieme: "Arrivano 'e nuoste"!
Da Miano a Piscinola all'epoca ricordo che c'erano quattro sale cinematografiche: “Vittoria”, “Avvenire”, “Europa” e “Selis”. Tante volte, da un film all’altro che uscivano nelle sale cinematografiche, queste quattro sale del territoro si passavano le pellicole tra loro.
Ho voglia di quella mezza caramella…
Mario Vastarella
Ringraziamo l'amico Mario per averci raccontato questa bella testimonianza della sua gioventù e della vita a Miano di alcuni decenni fa.
Centro Storico di Miano, a lato edificio Villa Russo (foto attuale antichizzata) |
Nessun commento:
Posta un commento