Erano due antichissimi Casali, e sono ancora oggi due
abitati storici, confinanti e molto vicini tra loro, soprattutto dal punto di vista storico-antropologico. Il primo centro è rimasto Comune
autonomo, mentre l'altro è diventato uno dei tanti quartieri sparsi nella sterminata
periferia nord della metropoli napoletana. Parliamo di Mugnano e di Piscinola. Due
centri urbani e territoriali, questi, sempre legati storicamente tra loro, che hanno tante cose in comune.
I cari lettori, che seguono costantemente queste pagine del blog, hanno
potuto verificare quanti sono stati gli eventi e i personaggi storici che sono stati descritti
fino ad oggi nei vari post pubblicati, che risultano collegati sia alla storia di Piscinola e sia a quella di Mugnano, come ad esempio: il patriota Aniello Migliaccio, il mons. Salvatore Cavallo, il padre missionario Nicola
Frascogna, e poi i personaggi del popolo: Giuseppina Bianco, Luisella, ...
Dal punto di vista storico-amministrativo, le due realtà territoriali: Mugnano e
Piscinola, sono state unite tra loro fin dal periodo del "Decennio Francese", quando, con la
suddivisione amministrativa messa in atto dagli occupanti transalpini, si videro creare i Distretti e i Circondari, che insieme, nella vasta area
territoriale napoletana, costituirono lo scheletro della nascente "Provincia di Napoli"; siamo nell'anno 1806.
Mugnano amministrava uno dei nove "Circondari" con i quali era stato suddiviso il Distretto di Casoria, (gli altri erano: Casoria, Giugliano, Arzano, Caivano, Afragola, Pomigliano d'Arco, S. Antimo, Frattamaggiore).
Proprio in questo momento storico furono modificate le lapidi toponomastiche: a Piscinola, quella che specificava l'appartenenza del Comune al Circondario di Mugnano, fu sostituita con quella che definiva il nascente "Villaggio di Piscinola", nell'ambito del quartiere di San Carlo All'Arena di Napoli.
Una di questa lapide è sopravvissuta fino ai nostri tempi e si trova all'inizio di Via del Plebiscito a Piscinola. Mentre a Mugnano è sopravvissuta, invece, la lapide che definiva lo status di capoluogo di Circondario nel distretto di Casoria (come si può vedere nella foto qui sopra). 
Per descrivere il territorio utilizzeremo due testimonianze
storiche e una terza un po' poetica. Le due testimonianze storiche sono quelle del poeta
Giacomimo Pugliese, che fu attivo nel XIII secolo, e quella dello storico Summonte.
Eccole in ordine: Il Poeta
Giacomino Pugliese (XIII sec.), attivo presso la corte di Federico II, così
descrive la “Liburia”, “Niun luogo al
mondo, era più giocondo, di quel tratto della Liburia, pieno di ricchezza,
utile, ameno, abbondante di seminati, di frutti, di prati di albereti. Quivi su
l’uno e l’altro fianco della Via che da Napoli correva quasi diritta all’Anfiteatro
dell’antica Capua, tagliando a mezzo quella distesa verdeggiante di campi,
spargevansi numerosi villaggi e Casali, assai più che non siano oggi. Perché
nei documenti del tempo, coi nomi tuttora vivi di Casolla, S’Adiutori,
Teberola, Saviano, Piro, Pascariola ed altri, ricorrono quelli, oggi periti di
casa Aurea, Raviosa, Pastorano, Decazano e altri”. ![]() |
| Meleto: maturazione delle mele annurche su letto di paglia |
La Liburia era la denominazione data nel Medioevo per indicare l'intera estensione territoriale, che in origine comprendeva l'area geografica posta tra il ducato di Napoli e il principato di Capua.
Lo storico Summonte, citando i Casali esistenti nel XIV secolo intorno alla città di
Napoli, tra cui quelli di Piscinola, Marianella e Mugnano, così scrive “[…] Questi Casali sono abbondantissimi di frutta di ogni sorta e
qualità[…]. Sono anco fertilissimi di vini preziosi e delicati, di frumento, di
lino finissimo e canapo di grande qualità, di bellissime sete, vittovaglie di
ogni sorte, selve, nocellami, polli, uccelli, et animali quadrupedi, così da
fatica come da taglio: gli abitatori di questi Casali, quasi ogni giorno
vengono a Napoli a vendere le loro cose”.
La terza e ultima testimonianza, che è sicuramente più poetica, è quella da
me declamata nello scorso mese di settembre, nella storica villa Vulpes di
Mugnano, nel corso del "Salotto Letterario", organizzato dagli amici
Vittorio Calabrese e Salvatore Salatiello, dal titolo: "Artieri e
Artisti, in salotto al chiaro di luna", seconda edizione, 2020". Ecco il video della registrazione del
mio intervento con le due poesie dedicate alla ferrovia Piedimonte e alla Masseria di Piscinola.
Salvatore Fioretto
Questo post è dedicato all'amico, storico, poeta e scrittore, Carmine Cecere, il quale in questi anni ha dedicato tante delle sue energie per la ricerca storica su Mugnano, pubblicando molti testi di storia patria.



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