Ai lettori assidui del blog questo nome non dovrebbe risultare nuovo, perché egli è stato tante volte riportato a margine dei post, a ringraziamento della sua collaborazione e per il contributo documentale e fotografico fornito, infatti egli è soprattutto una persona generosa e sensibile, sempre disponibile a ogni forma di collaborazione, principalmente per gli argomenti di cui è appassionato. Cecere è nato a Napoli, nell'anno 1962, risiede nel Comune di Villaricca, ma ha trascorso gran parte della sua gioventù nel comune di Mugnano.
Sul finire degli anni Settanta ha aderito al Movimento Biblico Cattolico di Mugnano, nel
quale si dedicava ad animare musicalmente le attività religiose, oltre il tempo libero. Di quel periodo ricorda, con particolare commozione, l'esperienza che visse frequentando gli incontri che si tenevano nella chiesetta lignea nel rione Don Guanella, tra Miano e Piscinola. In quella piccola, ma graziosa struttura in legno, svolgeva inizialmente il suo ministero, il Reverendo don
Benito Ricciardiello, che lì amava circondarsi della bella gioventù di questo Movimento.
Virtuosista della chitarra,
agli inizi degli anni ottanta ha formato un gruppo musicale con il quale si è
esibito in alcuni teatri della provincia di Napoli e nei teatrini delle parrocchie. Cavallo di battaglia del gruppo era lo spettacolo intitolato: “Progetto
Uomo”.
Di questo spettacolo musicale Carmine è stato l'autore ed ha curato la regia. Egli è stato anche autore di molte poesie scritte in lingua napoletana e di canzoni di carattere religioso. Ma la principale passione di Carmine Cecere è stata ed è tutt'oggi, la storia locale, ha infatti collaborato, per circa tre anni, a partire dal 2005, al settimanale “Provincia Oggi”, curando una rubrica settimanale concernente argomenti storici e di cultura varia. Attualmente è anche Webmaster del sito di internet http://www.mugnanostoria.it. Il sito contiene interessantissime monografie riguardanti argomenti di storia.
Carmine Cecere è un prolifico scrittore di saggi storici e di romanzi, come si noterà, ha una bibliografia di degno rispetto, in quasi cinque anni ha scritto diversi romanzi e libri di storia riguardanti Mugnano ed alcuni comuni limitrofi.
Seguendo l'anno di pubblicazione, ha scritto:
-“Il
Brigante Barbù”, racconto a sfondo storico, Roma 2010;
-“Storie
della storia a nord di Napoli”, Roma 2010;
-“Mugnano inizio
secolo ventesimo”, Roma 2010;
-“Il
Ritiro del Carmine”, Roma 2010;
-“Istituzione
dello Stato civile a Mugnano di Napoli”, Roma 2011;
-“I
matrimoni mugnanesi del XIX secolo”, Roma 2012;
-“Mugnano
tascabile, dal XX al XXI secolo”, Roma 2013;
-“La luna
con gli occhi, il naso e la bocca”. Romanzo. Roma 2013;
-“Cuore
Nero”. Romanzo. Roma 2013;
-“Buon
Lavoro!”. Romanzo. Roma 2013;
-“Alla
corte di“re bomba” nel bel mezzo del ‘48”. Romanzo. Roma 2013.
-“1915-2015
Centenario della Grande Guerra. In memoria dei caduti mugnanesi”storia, Roma
2014;
-“1915-2015
Centenario della Grande Guerra. In memoria dei caduti calvizzanesi” storia,
Roma 2014;
-“1915-2015
Centenario della Grande Guerra. In memoria dei caduti di Villaricca” storia,
Roma 2014;
-“Il
postino di El Alamein”. Romanzo. Roma 2015;
-“Il Tenente Fuoco”. Romanzo. Roma 2015.
Per presentare il poeta, ecco tre poesie che Cecere ha voluto dedicare alla cara "Piedimonte" e alla sua Mugnano...
Alla fermata del tempo
La siepe si riveste
sotto i raggi del sole, di nuovo le formiche sulla stretta traiettoria.
Su i rami di un noce,
ancora nudo, due passeri
l’odore del ferro
della vecchia Piedimonte
col suo trenino fermo lì, nella stazione dei ricordi. Il venticello delle quattordici accoglie i passeggeri, sbadigli e valige di cartone, vecchi coi baveri alzati e ragazzine a spogliare fiori. Si ritorna a casa,
nel tempo in cui la luce
non aveva falsi toni,
si ritorna indietro per ascoltare i suoni, le rime dei giorni che furono, i passi dei nostri padri,
i passi dei nostri figli.
Passeggiate campestri
A ridosso
della vetusta villa Venusio,
tra i frutteti, all'ombra dei rovi
e degli anni quieti:
si facevano battaglie
tenendo strette spade di legno
a cavalcioni di cani pulciosi,
felici di giocare con noi.
Noi piccoli scugnizzi,
cuccioli randagi
per sentieri polverosi
nei giorni di un giugno che fu;
coi piedi nei sandali rotti
e braccia come piccoli alianti:
si saltava a turno
Tutto intorno, rimembro,
nuvole disordinate di verde,
silenziosi noci i cui rami
incorniciavano
la via ultima di ogni uomo.
Il tempo scandito
dalle foglie cadute,
dai solchi lasciati
nei viottoli solitari ma vivi.
Rincorrevamo lucertole
per ore ed ore,
seguendo le loro infinite traiettorie,
ruzzolando nella polvere,
tenendo il loro incerto destino
chiuso nelle nostre mani,
nei cappi dei fili d'erba
fatti con antica maestria;
e al calar della sera
voci di madri riempivano l'aria,
giovani urla chiamavano figli,
ombre al calar della sera,
in una Mugnano lontana,
forse più viva, forse più vera.
Quanno sunaveno ‘e
campane d''o Ritiro (*)
‘Nmiezo
‘o palazzo
‘nu munno sano: vanno e venene dananze ‘a vocca d''o furno figliole allere,‘mbrattate ‘e farina, che mmanne ‘nmprufumate
‘e millefiori 'e cannella.
‘Nfornano e sfornano, da giovedì a ssabbato, che piccerilli attuorno che pazzeano, c’alluccano
e guardano ‘e mamme
ca ‘ppriparano ‘a Pasca.
Sonano ’e campane d''o Ritiro,
e je me ricordo ancora,
e me ricordo ‘o vestetiello
nuovo pe' ll’occasione,
che scarpetelle bbianche:
e guaje a chi me spurcave.
Sonano ‘e campane d''o Ritiro,
dint’all’aria
prufume ‘e scjure ‘e pesco,
sapure ‘e vita,
d’erba selvatica,
prufume ‘e tantu tiempo fa.
(*) Chiesa e convento delle suore carmelitane, detto del "Ritiro del Carmine".
Auguro al caro amico Carmine la pubblicazione di tanti altri saggi e romanzi e che le sue passioni possano godere di tanti successi e soddisfazioni, in nome della cultura, di cui egli è un generoso diffusore.
Salvatore Fioretto
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Pagina culturale del quartiere di Piscinola e del territorio a nord di Napoli. "Se vuoi essere universale, parla della tua terra...".
Peccato che nessuno di quelli che contano nel campo della cultura apprezzi chi inizia dal basso e dona con passione, e con numerosi sforzi, il frutto di ricerche atto ad appagare la fame di conoscenza, in special modo di tutti quelli che desiderano di riappropriarsi delle proprie radici, le storie che hanno fatto la storia italiana e di questo nostro territorio. Complimenti a Salvatore Fioretto per il blog.
RispondiEliminaCarmine Cecere io ti ringrazio per tutto quello che hai fatto
RispondiEliminaQuanti ricordi, il trio la tua chitarra e una voce che emozionava, mi piaceva tanto ascoltarti (er piccola, scema e trasparente 😉). È stato bello ritrovarti dopo circa 40 anni con un bagaglio ricco di successi in vari campi. Complimenti !
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