mercoledì 24 settembre 2025

1939... Centenario della canonizzazione di Sant'Alfonso, un "villino" inaugurato a Marianella...

In occasione della ricorrenza della nascita di Sant'Alfonso Maria dei Liguori, che capita il 27 settembre prossimo, pubblichiamo questa bella testimonianza che decrive la cerimonia di inaugurazione dello spazio attrezzato adiacente alla casa natale di Sant'Alfonso a Marianella, denominata "Villa S. Alfonso", avvenuto il 2 luglio 1939, con l'erezione di una statua in marmo a mezzo busto del Santo sul portale d'ingresso del piazzale. 
Il racconto è stato tratto dal periodico mensile: “S. Alfonso”, del 2 luglio 1939, anno X, n.7 - pagg. 128-129):

 

 ----------------------------  o  O  o  -----------------------------

 

"Per le feste centenarie di S. Alfonso M. dei Liguori

Marianella.

Cento anni or sono, il 26 maggio 1839 la S. Chiesa coronava la fulgida fronte di S. Alfonso M. dei Liguori, il Santo della Preghiera, il Dottore incomparabile, l’Illustre Fondatore di una Congregazione di Missionari, della più splendida gloria che si possa dare ad un uomo, della corona della Canonizzazione. E Marianella, ridente borgata della bellissima Napoli, non doveva essere l’ultima a festeggiare il glorioso centenario del grande avvenimento, anzi la prima, mentre essa il 27 settembre del 1696 aveva la gloria di fargli i natali, come canta bellamente una canzonetta popolare:

Venturosa Marianella
Che la culla gli donò.

Per iniziativa del solerte Superiore P. Egidio M. Centrella si è voluto iniziare la ricorrenza del sì bel Centenario con la inaugurazione di un villino dedicato proprio a S. Alfonso, villino che non solo abbellisce questo raro cimelio alfonsiano, ma serve ancora a bonificare alquanto la zona circostante la Culla del glorioso nostro Santo Fondatore.
Si è detto che Marianella doveva essere la prima, ed essa infatti ha anticipato di un mese l’inizio delle feste centenarie.
Il 26 aprile, giorno sacro alla Madonna del Buon Consiglio, si inaugurava la Villa S. Alfonso. A rendere più solenne la inaugurazione vi prendeva parte il M. R. Provinciale P. Biagio Parlato, nonché la massima parte della Comunità di Napoli; il Superiore, P. Jacovino, P. Javarone, P. Carioti, P. Romano e diversi Fratelli laici. Alla festa gentile veniva ancora invitata un’eletta schiera di nostri amici e devoti di S. Alfonso specie quelli con loro contributo avevano cooperato all’erezione del Villino.
Notavasi fra essi il carissimo Ingegnere Di Maro che più di tutti si era cooperato con i suoi consigli e con la sua direzione, e tutto l’aveva fatto per divozione a S. Alfonso. Ci onorò della sua presenza il Console Cuoco che più munifico era stato nella sua offerta, e con lui il Dott. Landi, Cuozzo, Lambo, Cristiano, Ciccarelli, Errichiello, Saetta. Anche la Direttrice Magliano, circondata da un’eletta schiera di Insegnanti, come la Di Maro, Cristiano, Lambo
 (la prof.ssa Marzia Magliano era la direttrice scolastica della scuola "Torquato Tasso" di Piscinola e quindi anche il corpo docenti menzionati sono della scuola di Piscinola, che a quei tempi ospitava anche gli studenti residenti a Marianella - n.d.r.), non volle mancare a rendere con la sua presenza un tributo di ossequio e di venerazione a S. Alfonso. Intervenne anche la rappresentanza della Stampa e vi parteciparono i corrispondenti locali del “Mattino” e del “Popolo di Roma”.
La cerimonia ebbe inizio con la benedizione delle due statue, una della Madonna istallata nell’edicoletta interna del giardinetto e rappresentate la Immacolata Concezione, la seconda un mezzo busto marmoreo di S. Alfonso, posto sull’arco d’ingresso. La benedizione liturgica fu data dal M. Rev. P. Superiore Centrella e il sacro rito fu accompagnato da cantici spirituali eseguiti dalla Schola Cantorum diretta dal Prof. Saetta. A seguito della Benedizione vi furono poche parole di circostanza dette dal Rev. P. Di Chio. Con grande soddisfazione ed approvazione degli uditori il Padre, con parola disinvolta e molto appropriata, esordendo con dire che la presente cerimonia era come una dolce parentesi alla vita movimentata del mondo e alla psicosi di guerra che tutti pervade, aggiunse che era dovere dei Redentoristi ringraziare quanti avevano loro procurato questo sollievo spirituale e in primo luogo S. Alfonso, che con la sua vita santa, aveva meritato tanta gloria essenziale ed accidentale; in secondo luogo gl’invitati che con la loro offerta avevano cooperato all’erezione della Statua e del villino; in terzo luogo il P. Centrella che con sacrifici e stenti aveva ideato ed attuato il progetto.

Lapide marmorea posta sulla facciata del palazzo 
di Marianella che appartenne alla famiglia Liguori

La festicciola fu conchiusa con un rito sacro; fu cantato il Te Deum  e data la Benedizione col SS. Sacramento.
Le feste centenarie iniziatesi con tanta solennità si sono continuate e continueranno ancora per tutto l’anno: e l’ultima domenica di Maggio come la più prossima al 26, data precisa della Santificazione di S. Alfonso si è cantata una Messa solenne con Comunione generale, a cui hanno preso parte le Associazioni della Madonna del Perpetuo Soccorso e di S. Alfonso.
Fidenti dell’aiuto del Buon Dio ci auguriamo che dette feste così bene  iniziatesi possono seguire e completare con ogni solennità a profitto delle anime nostre e ad onore del gran Servo di Dio e Dottore della Chiesa universale: S. Alfonso M. dei Liguori."

Salvatore Fioretto 


Cappella del Tesoro di San Gennaro, statua reliquario d'argento raffigurante Sant'Alfonso M. dei Liguori

Nessun commento:

Posta un commento