Foto di fra Ludovico da Casoria poco più che trentenne |
Ci piace oggi narrare un simpatico aneddoto, di un incidente, diciamo "di immagine", capitato al Santo, che fu causato inconsapevolmente da un ragazzetto originario di Piscinola, durante una visita ispettiva condotta nel 1864, dall'allora Prefetto di Napoli. Padre Ludovico, oltre ad avere tanti amici e persone che lo stimavano, aveva anche molti avversari e nemici che cercavano di ostacolarlo...
L'episodio è descritto nel bel libro di Giuseppe Pesce, dal titolo: "Casoria 1861. La difficile Unità. I Rocco, Proto e Padre Ludovico", dal quale prendiamo in prestito la curiosa notizia che ci interessa.
"Gli istituti – a cui
si aggiungevano quelli di Casoria e Pozzuoli – contavano 300 accattoncelli, 118 moretti e 364 esterni
indirizzati ai mestieri di sarto, calzolaio, falegname, ebanista, tipografo e
legatore di libri. Ma i più inclinati studiavano anche musica (vari strumenti,
dal pianoforte al violino ai fiati) e ovviamente a leggere e scrivere. Paolo
Emilio Imbriani visitò i vari istituti in veste di delegato scolastico e fece
una buona relazione, presentata anche alla Provincia di Napoli. Dove tuttavia
l’apposita commissione, pur confermando il sussidio economico, invitò il
Municipio a mandare degli insegnanti comunali per impartire lezioni di
“catechismo sociale”, ovvero l’educazione civica.
Il grande impegno di
p. Ludovico, che andava oltre Napoli – già nel maggio del 1860 aveva fondato a
Firenze un “Collegio per morette” con Anna Maria Lapini – gli valse un
importantissimo riconoscimento da Vittorio Emanuele II, che il 4 gennaio 1863
lo nominò addirittura Cavaliere dell’ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.
Alla fine di luglio
del 1864, tuttavia, una visita del Prefetto di Napoli Rodolfo d’Afflitto
scatenò un grave incidente. Un ragazzino giunto da pochi giorni in collegio,
interrogato dal prefetto, rispose che il suo re era Francesco II, (era un
errore di ignoranza familiare, tant’è vero che sosteneva anche che la sua
“nazione" fosse Piscinola).
D’Afflitto sollevò
un putiferio, ma p. Ludovico lo prese in contropiede, andando a protestare dal
questore Nicola Amore e minacciando di lasciare Napoli per trasferirsi in
Francia o in Germania dove lo invitavano ad aprire i suoi istituti."
Appena possibile dedicheremo un post biografico a questo grande personaggio, che fu insegnante nella piccola scuola pubblica esistente all'epoca a Piscinola e fondatore di una casa di accoglienza e formazione degli "accattoncelli" anche in questo quartiere.
Salvatore Fioretto
Dipinto allegorico con le opere filantropiche e gli Ordini religiosi fondati da San Ludovico |
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