In edizione straordinaria, ricordiamo una persona che è stato tra noi e ha dato la sua vita per un ideale di pace, nel corso di una guerra scellerata e ingiusta, scoppiata nel cuore dell'Europa venti anni fa, questa persona si chiamava Gabriele Moreno Locatelli. Fu per molti anni frate minimo della comunità del Frullone, con il nome di fra Gabriele.
Locatelli è morto per un gesto di profonda coscienza civile: vi
partecipò per portare in salvo eventuali feriti. Non lo hanno dimenticato i
cittadini di Sarajevo che gli hanno voluto dedicare una piazza, dopo una
petizione popolare, a pochi metri da Vrbanja.
L'Associazione "Noi e Piscinola", in
collaborazione con il Teatro Area Nord di Piscinola, ha organizzato un
evento in memoria di Gabriele Moreno Locatelli.
Fra Gabriele, come lo chiamavano in molti, ha frequentato molti giovani del quartiere di Piscinola e dintorni.
Quindi Sabato 19 ottobre, alle ore 18,00, presso la Cappella "Madonna del Soccorso" annessa al Palazzo seicentesco dei principi DE LUNA a Piscinola (parte alta di Via Vittorio Emanuele), ci sarà una celebrazione liturgica in suo ricordo. Alle 19,00, invece, presso il Teatro TAN, a due passi dalla Cappella, sarà proiettato un film che narra la vicenda di Gabriele Moreno Locatelli a Serajevo: un Film con la regia di Giancarlo Bocci, che sarà presente alla proiezione. Saranno presenti anche alcuni degli amici di Gabriele, che verranno a Piscinola da tutta Italia.
Quindi Sabato 19 ottobre, alle ore 18,00, presso la Cappella "Madonna del Soccorso" annessa al Palazzo seicentesco dei principi DE LUNA a Piscinola (parte alta di Via Vittorio Emanuele), ci sarà una celebrazione liturgica in suo ricordo. Alle 19,00, invece, presso il Teatro TAN, a due passi dalla Cappella, sarà proiettato un film che narra la vicenda di Gabriele Moreno Locatelli a Serajevo: un Film con la regia di Giancarlo Bocci, che sarà presente alla proiezione. Saranno presenti anche alcuni degli amici di Gabriele, che verranno a Piscinola da tutta Italia.
L'ingresso al teatro è gratuito.
Salvatore Fioretto
Caro Gabriele Moreno,
Siamo ancora qui, a vent'anni esatti dal momento in cui sei
stato colpito su questo ponte. Alcuni di noi non ti hanno conosciuto, hanno
solo sentito parlare di te. Non è la tua morte violenta e non voluta che ci ha
portati qui, ma la tua vita, per quello che nelle varie tappe della tua ricerca
continua hai cercato di esprimere. Hai camminato tanto a piedi scalzi. Avevi
imparato a incontrare le persone partendo dai piedi. Una solidarietà la tua,
che era da subito condivisione e camminare insieme. Era anche denuncia a fianco
di tutti i senzascarpe, i meno dotati e meno fortunati nella vita. Eri
particolarmente attento e tenero con i bambini più sfortunati.
Tu sei stato ucciso; ma qui a Sarajevo – come per Tonino
Bello e altri che qui in Bosnia hanno consegnato la vita – hai consumato la tua
ricerca appassionata, il senso profondo del tuo esistere. La tua solidarietà
era diretta, concreta, di persona, senza misura e senza esibizionismi. Si
direbbe che eri l'antieroe per eccellenza.
E' stato il tuo ultimo esporti per sapere della sorte degli
altri amici che erano con te su questo ponte, a permettere di essere centrato
dal cecchino che ha sparato. Il tuo ultimo grido lancinante, che si è unito a
quello di tutti coloro che sono stati colpiti. L'urlo contro la guerra, la più
grande ingiustizia contro le persone e i popoli; ma anche il grido di chi crede
che non c'è una vita solo dopo la morte, ma una vita che viene espressa al
sommo grado con la morte stessa. Su questo ponte stavi esprimendo la tua
fedeltà agli amici, la solidarietà alla popolazione di Sarajevo tenuta in
ostaggio dalla guerra. Non le parole, ma la tua persona e il tuo camminare, il
trovarti su questo ponte dice quanto è stata profonda e diretta la ricerca e la
determinazione per la pace.
Piedi scalzi, condivisione, giustizia e pari dignità per le
persone e per i popoli, impegno diretto a costo vita per la pace nella
concretezza del quotidiano: non sono metafore, ma l'orizzonte che è aperto per
ciascuno di noi. E' quanto attende tutta l'Umanità, Terra compresa. Per questo,
senza retorica, crediamo anche noi in questo momento, “Gabriele Moreno vive”.
don Albino Bizzotto
Presidente, Beati i costruttori di pace
Un grande esempio dell'alto SENSO CIVICO dei PISCINOLESI, ieri a PISCINOLA al Tan-off!
RispondiEliminaNell'ambito della manifestazione TAN-OFF, indetta dal Teatro Area NOrd, grazie alla disponibilità di Lello Serao, l'associazione "NOi e Piscinola" ieri 19/10/2013 ha organizzato, a Piscinola, una giornata di memoria per il pacifista Gabriele Moreno Locatelli.
Alle ore 17:00 vi è stato un momento di preghiera con la messa nella cappellina "De Luna" in Via Vittorio Emanuele, per poi passare al Teatro Area Nord, dove si è tenuto un incontro con il regista Giancarlo Bocchi e la visione del film Morte di un pacifista - un film di Giancarlo Bocchi.
Moreno è legato al nostro territorio in quanto, circa 25 anni fa, era un Francescano scalzo, di Via Raffaele Marfella.
Ieri sera anche quelli, come me, che non hanno conosciuto Moreno Locatelli in vita, lo hanno ri-conosciuto e amato come uno di noi, uno che è in mezzo a noi, con l'esempio del sacrificio della sua vita per La PACE! Le intense emozioni vissute e la commozione, palpabile nel viso di tutti noi partecipanti, resteranno indimenticate e indimenticabili nei cuori di ognuno di noi, costruttori di PACE! Il mio personale plauso a Natale Cuozzo, all'associazione NOI&PISCINOLA e al Teatro Area Nord per averci fatto dono di una tale ricchezza!!