Il dilemma se persiste ancora una
realtà comunitaria nel nostro quartiere non è recente, infatti, dibattiti,
studi di sociologia e di antropologia si sono sprecati nei decenni scorsi,
possiamo dire anche oltre misura. Per chiarire questo dubbio, soprattutto dopo
gli scellerati interventi di decostruzione e ricostruzione del secolo scorso,
che seguirono quello infausto sisma del 1980, dobbiamo ricorrere
all'osservazione della realtà e constatiamo, infatti, che gran parte degli
interventi perpetuati su larga scala al tessuto urbanistico di Piscinola, in
maniera diremo forzata, non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati, che erano
di sviluppo e di crescita sociale di questa parte di periferia, facendo
prevalere l'anonimia, la disaggregazione, il degrado urbano, la perdita dei
legami umani, la perdita delle tradizioni e il dissolvimento dell'aggregato
comunitario. Ma non proprio tutto è andato perso...
Piscinola, 6 agosto.... come ogni
anno a questa parte...a qualsiasi piscinolese, verace che si rispetti, la data
non può passare inosservata, ma sta a significare "la festa di
Piscinola", la rievocazione annuale del suo Protettore...
Decenni sono trascorsi, tante generazioni si sono succedute... ma qui resiste per fortuna questo "baricentro" inossidabile, che non si dissolve, perché millenario, perché il Santissimo Salvatore, oltre che Dio, è per Piscinola anche un emblema, un simbolo nel quale si identifica l'intera comunità Piscinolese... è il Suo Protettore storico!
Non sappiano esattamente da quanti secoli questa antica comunità ha assunto Gesù Trasfigurato quale proprio Patronus; forse, come attestano le fonti storiche, già a partire dal X secolo, ma probabilmente ancora prima... Qui le tracce storiche si perdono nella notte dei tempi, quello che però sappiamo è che, allora come oggi, da secoli e secoli lontani, il Salvatore è stato considerato l'essenza civica di questa comunità, la sua Anima, il suo Vindice, il suo Nume Tutelare... il Patrono... Un Protettore secolare a cui intere generazioni, in pace e in guerra, con invasioni e con devastazioni, con peste e con carestie, nelle vicissitudini varie della vita, lieti e tristi, hanno riposto in Lui le proprie speranze, le proprie aspettative. Un Santo civico, pur essendo la Divinità, è soprattutto un "simbolo" di aggregazione sociale, che da secoli, se non da millenni, viene considerato come un “Padre anziano”, a cui confidare le proprie amarezze e le proprie speranze.
Decenni sono trascorsi, tante generazioni si sono succedute... ma qui resiste per fortuna questo "baricentro" inossidabile, che non si dissolve, perché millenario, perché il Santissimo Salvatore, oltre che Dio, è per Piscinola anche un emblema, un simbolo nel quale si identifica l'intera comunità Piscinolese... è il Suo Protettore storico!
Non sappiano esattamente da quanti secoli questa antica comunità ha assunto Gesù Trasfigurato quale proprio Patronus; forse, come attestano le fonti storiche, già a partire dal X secolo, ma probabilmente ancora prima... Qui le tracce storiche si perdono nella notte dei tempi, quello che però sappiamo è che, allora come oggi, da secoli e secoli lontani, il Salvatore è stato considerato l'essenza civica di questa comunità, la sua Anima, il suo Vindice, il suo Nume Tutelare... il Patrono... Un Protettore secolare a cui intere generazioni, in pace e in guerra, con invasioni e con devastazioni, con peste e con carestie, nelle vicissitudini varie della vita, lieti e tristi, hanno riposto in Lui le proprie speranze, le proprie aspettative. Un Santo civico, pur essendo la Divinità, è soprattutto un "simbolo" di aggregazione sociale, che da secoli, se non da millenni, viene considerato come un “Padre anziano”, a cui confidare le proprie amarezze e le proprie speranze.
Tanto è radicata la Sua figura
storica e la Sua valenza civica, che in antico tempo, fuori alla chiesa del Salvatore
si soleva far adunare l’Università di Piscinola (Comune), per discutere dei
problemi urgenti, perché era un luogo sacro e caro a tutti i piscinolesi, richiamando
i cittadini con il suono delle campane, a distesa… In una carta celebrata nel
1323 si legge: "I paesani di questo
villaggio avuto avessero un culto speciale verso il Santissimo
Salvatore....!".
Quando anni fa iniziai a
raccogliere le testimonianze su Piscinola e progettai i primi rudimenti del mio
Libro, non ebbi esitazioni nell'intitolarlo al Salvatore, richiamando l'antico
toponimo di Piscinola: la "Terra del Salvatore", proprio per rivitalizzare questo
antico legame del Salvatore con Piscinola, infatti nelle pagine introduttive
del libro, così scrissi: "Questo
culto particolarissimo verso il Santissimo Salvatore, oltre al toponimo, ha
sempre contraddistinto e accompagnato, per oltre mille anni le vicende civili e
religiose, sia liete che tristi, della intera comunità piscinolese e per tale
motivo questo libro ne ha assunto il titolo, con l'intento di rendere omaggio a
Piscinola, "la Terra del Salvatore".
Il Salvatore, quindi, oltre al significato sacro, è anche un simbolo civico, che aggrega, unisce una comunità intera, che ogni anno si ritrova insieme, unita al Suo cospetto, nella sua festa delle feste... quella del 6 agosto... Viva il Salvatore!!
Il Salvatore, quindi, oltre al significato sacro, è anche un simbolo civico, che aggrega, unisce una comunità intera, che ogni anno si ritrova insieme, unita al Suo cospetto, nella sua festa delle feste... quella del 6 agosto... Viva il Salvatore!!
Salvatore Fioretto
(Tutti i diritti per la pubblicazione dei testi del blog sono riservati all'autore, ai sensi della legislazione vigente)
(Tutti i diritti per la pubblicazione dei testi del blog sono riservati all'autore, ai sensi della legislazione vigente)
A tal proposito al link allegato qui sotto il libro di Salvatore Fioretto dedicato al patrono di Piscinola!!
RispondiEliminahttp://www.unilibro.it/libro/fioretto-salvatore/piscinola-la-terra-del-salvatore-una-terra-la-sua-gente-le-sue-tradizioni-/9788865811252?ref=profile