Ogni
giorno, utilizzando la moderna rete dei trasporti cittadina, soprattutto la
"Linea 1" della metropolitana di Napoli, ricorrente è trovare scritta
l'indicazione del quartiere di Piscinola, sia sulle locandine segnaletiche
delle stazioni, che sugli orari dei treni.
Anche attraverso gli altoparlanti, viene ripetutamente annunciato, da una "voce spiker" registrata, sia sulle banchine
delle stazioni che a bordo dei treni, il sopraggiungere di un
treno diretto a Piscinola; l'annuncio viene letto anche in lingua inglese, per
i tanti turisti che visitano la città di Napoli: "Train to Piscinola"
oppure "Piscinola Station"...
Lo stesso avviene per la linea metropolitana interprovinciale
della "EAV" (Ente Autonomo Volturno: Piscinola - Aversa, linea lunga 10 chilometri), battezzata già
dall'inaugurazione come: "Linea Arcobaleno", perché contiene per le decorazioni di ogni
stazione un colore "a tema", scelto dall'iride dell'arcobaleno. Il capolinea di
"Piscinola-Scampia", che rappresenta la stazione terminale del lato
napoletano, contiene tutti i sette colori dell'arcobaleno...
Stazione di Piscinola-Scampia (Linea EAV) |
Possiamo quindi affermare che oggi il nome di Piscinola, antico
quartiere di Napoli, è conosciuto e diffuso in ogni angolo della città.
Tuttavia, c'è da dire che il toponimo di "Piscinola" non rappresenta
un unicum della città di Napoli e della sua provincia, ma altre località,
villaggi e frazioni d'Italia hanno la stessa denominazione della "Piscinola" di Napoli.
La
più importante tra queste, anche dal punto di vista storico, è "Piscinola"
(o Piscinula) borgata di Roma, situata nel quartiere di Trastevere, la
cui origine è similmente attribuita, come nel nostro caso, al ritrovamento nella
zona di un'antica cisterna per contenere l'acqua. Alcuni studiosi ritengono che
il luogo sia stato in epoca romana la sede di uno stabilimento termale, con la
presenza di vasche e piscine, delle cui vestigia il centro di Roma era un tempo
colmo e, probabilmente, ne abbia condizionato il suo toponimo.
In
questo luogo dell'Urbe, furono erette tre antiche e importanti basiliche
cristiane: "San Benedetto in Piscinula", "Santo
Stefano in Piscinula" e "San Lorenzo in Piscinula".
Della
chiesa di S. Benedetto in Piscinula, l'unica oggi esistente, sappiamo da
fonti quasi leggendarie, che fu eretta, nel 543 sulle rovine della Domus Aniciorum
(o casa degli Anici), da parte di una nobile ed antichissima famiglia romana
alla quale sarebbe appartenuto S. Benedetto da Norcia. La struttura muraria ed
alcuni capitelli della chiesa rivelano l'antichita dell'edificio. Dopo il saccheggio di Roberto il Guiscardo, avvenuto del 1084, la
chiesa fu riedificata e ampliata.
Chiesa di San Benedetto a Piscinula (Trastevere RM) |
Le
prime notizie documentate risalgono al 1192, quando Cencio Camerario, nel suo Liber
Censuum, menziona la chiesa "San Benedetto de Pescina".
Nel XV secolo fu restaurato il tetto, ad opera dell'antica e nobile famiglia dei
Castellani. Nel 1678 fu rifatta la facciata e ai lati furono costruiti il
collegio di S. Anselmo, adibito ai Benedettini di passaggio a Roma, e
l'ospedale fondato da don Lami e funzionante fino al 1726, ossia fino a quando
Filippo Raguzzini, per incarico di Benedetto XIII, inaugurò l'Ospedale dedicato
a S. Maria e a S. Gallicano; entrambe opere poi scomparse nei secoli
successivi.
Il
campanile, in laterizi con elementi di spoglio in marmo, è a pianta quadrata,
conserva anche la più antica campana di Roma datata 1069. L’interno, a tre
navate con colonne risalenti ai primi secoli dell’Impero, custodisce un
pregevole pavimento cosmatesco in porfido e serpentino, del XII secolo ed un
dipinto, del XIV secolo, posto sull’altare maggiore, che raffigura la Vergine con
il Bambino.
Chiesa di San Benedetto a Piscinula (Trastevere RM) |
Molto
importante il piccolo oratorio, a pianta trapezoidale con volta a crociera,
impostata su quattro colonne dall’alto plinto, con capitelli medioevali del
secolo VIII. Costruita, intorno al XIII secolo, nel lato sinistro del portico, troviamo la ben nota Cappella della Vergine. L’altare, consacrato nel 1604
ed abbellito da una bella lastra in porfido di tipo cosmatesco, custodisce il venerato affresco trecentesco della
Madonna con Bambino, denominata "Madonna della Misericordia".
Da questo oratorio si accede in una cella molto angusta che la
tradizione vuole sia stata la dimora ed il luogo di penitenza del giovane
Benedetto da Norcia, durante la sua permanenza romana, intorno all'anno 495.
Di
notevole importanza storico-monumentale è la presenza nella zona della nobile
residenza della famiglia Mattei.
Ettore Roessler Franz, "Via Piscinula" a Trastevere |
In questa borgata di Roma un tempo c'erano numerose Taverne, e alcune sono state immortalate in
celebri dipinti, come quello del pittore danese, Ditlev Blunck, nel 1836,
intitolato "Osteria la Gensola" (l'osteria si trovava sulla via che da Piazza Piscinula menava verso il Tevere). Scorci della Piscinula
romana scomparsa, sono stati immortalati anche negli acquerelli del celebre
pittore tedesco Ettore Roessler Franz, alcuni riproposti in questo post.
Tra
le antiche testimonianze storiche, sappiamo che nell'anno 1556, Tullia d'Aragona,
celebre cortigiana, scrittrice e poetessa del Rinascimento italiano, viveva in
una taverna in Piazza San Lorenzo a Piscinula, di Trastevere.
Ditlev Blunck, "Osteria la Gensola" |
A
Roma esistevano anche le chiese di "Sant'Andrea in Piscinula" e
"San Tommaso in Piscinula", Nella toponomastica romana troviamo,
oltre la "Piazza Piscinula", anche la citata strada, denominata
"Via Piscinula".
A
Sessa Aurunca (CE) un tempo esisteva la "Certosa di Santo Stefano in
Piscinola". Nel libro "Memorie critiche-storiche della chiesa
di Sessa Aurunca", scritto da Mons. Giovanni Maria Diamare; ed.
Artigianelli, anno 1906, pag. 147), si legge: [...] La certosa di Santo
Stefano in Piscinola più non esiste ma nelle pertinenza di San Castrese, verso
il territorio di Cellole, esiste il fondo chiamato Piscinola, che già
apparteneva a' Cassinesi e vi era un'abazia. [...]
Piazza Piscinula a Trastevere |
Dalle
carte antiche si scopre che in questo territorio esistevano, oltre la chiesa di
Santo Stefano, anche quella dedicata a Sant'Erasmo, martire a
Formia nell'anno 303, e la chiesa di San Marco ad Anticolo (rif. Bolla
di Atenulfo, Metropolita di Capua, dell'anno 1032).
Ancora
oggi qui troviamo presente la chiesa di "San Giuseppe in
Piscinola", che in antichità faceva parte di un complesso
monastico appartenente all'abbazia di Montecassino. Non si conosce il periodo
di fondazione della chiesa, ma essa viene già citata in alcune visite pastorali del XVIII
secolo. Questo territorio è stato abitato fin dal periodo neolitico, come dimostrano
i rinvenimenti archeologici e, ancor prima della occupazione Romana, era abitato
dalle popolazioni italiche degli Ausoni e degli Aurunci.
Via Piscinola, a Spigno Saturnia |
A
Sessa Aurunca si trova anche una piccola località di nome "Piscinola", contenente una "Masseria Piscinola".
A Spigno Saturnia (LT) una strada è intitolata "Via Piscinola". Nella
cittadina di Gianola (provincia di Latina) abbiamo un altro importante riferimento toponimo
riguardante una località che porta il nome di Pescinola. Nel libro sull’architetto
”Palladio”, scritto da De Luca, nel 1990, Vol. 3-4, nella nota 9), a pag.22, si
legge: “La zona è denominata “Pescinola” e in effetti alla foce del
fiumicello vi sono i resti di una peschiera fin sotto al primo stabilimento
balneare. Un’altra peschiera era nell’insenatura del Fiume Gianola, le cui
strutture sono ancora visibili sotto i moli del porticciuolo costruito dal
marchese Afan de Rovera. Questi impianti dovevano certamente appartenere al
complesso residenziale del promontorio.”
Via Pescinola a Trastevere |
Sempre a Gianola (LT) troviamo oggi due strade del centro civico dedicate a Pescinola: Via
Pescinola e Via Santo Janni a Pescinola.
Discorso
particolare merita "Piscinola dei Marsi", che si trova nel
comprensorio del comune di Pescina (AQ), come rilevasi nel testo: "Collezione
degli atti dell'amministrazione delle imposte dirette, del catasto e del
macinato del Regno d'Italia", ed. Italia - Dir. Gen. Imposte
Dirette", anno 1916, a pagina 348, sotto il territorio di Pescina, sono
elencate le località di "Bisegna, Cocullo, Collarmele, Ortona dei Marsi
e Pescinola". A Pescina hanno avuto i natali personaggi
illustri della storia d'Italia, come Ignazio Silone e il Cardinale Mazzarino, successore del Cardinale Richelieu alla corte francese.
A
Piscinola dei Marsi è nata anche Regina Rossi in Milli, educatrice e madre della celebre scrittrice e poetessa Giannina Milli.
Vicino
l'Aquila, esiste anche un castello chiamato "Castello di Piscinola".
Nei
Comuni di Civitanova del Sannio (BN) e di Rocca Imperiale - Nocara (CS), si
attestano le presenze di contrade di nome "Piscinola".
Via Pescinola e Via Santo Ianni a Pescinola, Gianola (LT) |
Tra
i rilievi di origine vulcanica dei Campi Flegrei, esiste la "Montagna
di Piscinola".
A
Boscotrecase (NA) e a Locorotondo (TA) troviamo, invece, due località
denominate "Piscinella" similmente alla Piscinella napoletana:
località menzionata nelle antiche carte medioevali, forse primitivo
insediamento da cui nacque la nostra Piscinola.
In
Toscana, in terra di Siena, troviamo ancora un'altra località omonima, chiamata: "Piscinola
di Quirico".
Clamoroso
è l'errore storico commesso nel XVIII secolo, allorché in alcuni documenti fu
confuso il Casale di Piscinola con quello di Pisciotta. Infatti, nel libro
"Corografia, storica e statistica dell'Italia delle sue Isole", di
Attilio Orlandini Zuccagni, vol. II, Firenze, anno 1845, si legge:
"[...] Ridicolo poi si rese il benedetino Beretta confondendo la
borgata di Pisciotta con Piscinola Casale di Napoli, distante 90 e più miglia."
Di
questa erronea attribuzione toponima si fa cenno anche in una lettera indirizzata
al biografo e scrittore Giovanni Bernardino Tafuri.
Veduta esterna della doppia stazione di Piscinola-Scampia |
Sapere
che "Piscinola" non è soltanto napoletana, è motivo di curiosità
letteraria, ma anche di interesse storico-antropologico, perché dimostra che
dei popoli, vissuti nei secoli scorsi, in territori distanti anche diverse
centinaia di chilometri, hanno voluto indicare similmente i loro luoghi, per le importanti caratteristiche orografiche o per le opere idrauliche ivi esistenti. Sono state infatti le presenze di vasche e cisterne, utilizzate negli
antichi insediamenti, sia per il fabbisogno umano e per le pratiche agricole e
sia, come si è visto, nell'allevamento ittico, a
determinare l'attribuzione di questo antico toponimo.
Oggi,
quindi, sappiamo che il quartiere di Piscinola non è l'unico centro
d'Italia a chiamarsi così, pertanto sarà buona consuetudine indicare in futuro il
nostro quartiere come: "Piscinola di Napoli".
Salvatore
Fioretto
Le foto inserite in questo post sono state liberamente tratte dai siti web dove erano pubblicate, sono qui utilizzate senza scopi di lucro o altri fini, ma solo per la libera diffusione della cultura.
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